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ACQUAROLI SOTT'ACQUA – IN PIENA EMERGENZA ALLUVIONE, LA REGIONE MARCHE GOVERNATA DA FRANCESCO ACQUAROLI DI FRATELLI D’ITALIA SI OCCUPAVA DI BALLI POPOLARI E CINGHIALI - L'ASSESSORE REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE STEFANO AGUZZI ERA A UN APPUNTAMENTO ELETTORALE AL "CINEMA GABBIANO" MENTRE ACQUAROLI A UNA CENA CON CROSETTO…

Estratto Dell'articolo Di Martina Marinangeli Per il Messaggero

 

ACQUAROLI CROSETTO

In piena emergenza alluvione, mentre le Marche contavano le vittime e cercavano i dispersi ancora da recuperare, la giunta regionale si riuniva per approvare il finanziamento da 50mila euro della legge sulla tutela del Saltarello, un ballo folcloristico regionale.

 

È lunedì 19, lo stesso giorno della conferenza stampa con mezzo esecutivo schierato - governatore Francesco Acquaroli in testa - per fare un punto sul disastro che ha messo in ginocchio le province di Ancona e Pesaro. Esatto, proprio lo scorso lunedì, quando le Marche intere, con gli occhi sbarrati, tentavano di prendere coscienza di cosa fosse davvero accaduto in quella drammatica notte tra il 15 ed il 16 settembre. Nella stessa seduta, oltre ai fondi per il Saltarello, la giunta approva anche altri atti del tutto scollegati dalle circostanze, tra cui «i progetti di ammodernamento delle strutture regionali di mattazione e di lavorazione delle carni provenienti da abbattimenti selettivi di ungulati».

GIORGIA MELONI FRANCESCO ACQUAROLI

 

A coronamento di questo pot-pourri fuori dal mondo, c'è poi la delibera 1181 con cui si approva lo «schema di convenzione tra la Regione Marche e la Provincia di Ancona per la regolazione di attività espropriative inerenti l'intervento di completamento per la riduzione del rischio idrogeologico nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del settembre 2006. Bacino idrografico del fiume Aspio. Rio Scaricalasino». Sempre sul pezzo.

 

«ERO CONCENTRATO SU ALTRO» Ma a stridere più di tutte con il contesto drammatico che stanno vivendo le Marche è senza dubbio la delibera sul Saltarello.

FRANCESCO ACQUAROLI GIORGIA MELONI

 

L'assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi si giustifica così: (...) Mentre andava in scena l'appuntamento elettorale al cinema Gabbiano - e siamo quasi alle 22 - «ci avvertono che a Senigallia hanno dato l'allarme e che è il caso di rientrare. Sono rimasto nella zona del Misa fino alle 23 e non stava succedendo niente». «Ho preso coscienza di quanto drammatica fosse la situazione dopo mezzanotte, mentre andavo verso la sala operativa ad Ancona», ha concluso l'assessore. Intanto, dalle indagine dei carabinieri è emerso come il sistema di registrazione delle chiamate al centralino della sala operativa della protezione civile non funzionasse da aprile.

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