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L’ARMATA BRANCALEONE DEL BANANA - SU INSISTENZA DI FITTO, BERLUSCONI FERMA IL DOCUMENTO DEI PARLAMENTARI ANTI-BRUNETTA - RENATINO SE NE FREGA DEL “RENZUSCONI” E FA IL PASSEROTTO SOLITARIO

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Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

RENATO BRUNETTA PUBBLICA LA FOTO CON BERLUSCONI RENATO BRUNETTA PUBBLICA LA FOTO CON BERLUSCONI

Il correntone, il correntino e lo spiffero. Dentro Forza Italia rimane sempre una buona dose di ironia nonostante la rumba che stanno ballando. L’ironia degli uomini di Verdini che segnalano la nascita di un correntone che si riconosce nel documento di Paolo Romani per celebrare l’anniversario del Patto del Nazareno e che raccoglierebbe il consenso della netta maggioranza dei parlamentari.

 

BERLUSCONI BRUNETTA RENZI BERLUSCONI BRUNETTA RENZI

Poi c’è il correntino, quello di Fitto: la vera spina nel fianco del Cav. Infine, dicono i verdiniani, c’è lo spiffero solitario che rappresenterebbe Brunetta. Il quale, a dire il vero, interpreta un sentimento diffuso tra i deputati: il Patto del Nazareno sta uccidendo Forza Italia. Ma questi stessi deputati non hanno il coraggio di dirlo pubblicamente e molti di loro sono disposti a firmare il documento scritto da Romani, con la sponda di Gelmini, Toti e Verdini: sanno che un eventuale crollo del Nazareno si trascinerebbe la legislatura.

 

E allora primum vivere... Brunetta non è tipo che si ferma. Promette battaglia nella riunione dei deputati mercoledì alla presenza di Berlusconi. «Alla fine - spiega Brunetta - vincerò io e convincerò Berlusconi perché sono il più bello, il più intelligente e il più buono, anche se appaio ruvido e spigoloso».

Raffaele Fitto Raffaele Fitto

 

Come autoironia non c’è male, ma il capogruppo deve fare i conti con chi vuole le sue dimissioni perché le sue durissime posizioni anti-renziane («le riforme vanno fermate in attesa di un accordo sul Quirinale, altrimenti sarà guerra in Parlamento») non rappresentano la linea del partito. Il capogruppo, dicono i suoi nemici, non può fare una battaglia minoritaria nel nome della maggioranza dei deputati: se non è d’accordo si tiri fuori. 

A Brunetta di dimettersi non passa per l’anticamera del cervello: «Mi sfiduciassero se ne hanno il coraggio». Non lo sfiora neanche la reprimenda di Berlusconi che pubblicamente lo ha smentito, rassicurando Renzi che si va avanti con le riforme e con il Patto del Nazareno. 
 

CAV. FERMA RACCOLTA FIRME
Più che la casa della libertà, Forza Italia sembra la casa del vento e delle correnti, con porte e finestre che sbattono rumorosamente. Berlusconi ha invece bisogno di un minimo di tranquillità per trattare sul candidato quirinalizio, di fare vedere di avere il grosso delle truppe sotto controllo. E poi domani è previsto l’incontro con Alfano e la delegazione dei centristi. Un incontro che alcuni, illudendosi, vorrebbero foriero di un nuovo inizio del centrodestra.

gelmini toti 3gelmini toti 3

 

«Se la proposta di Alfano si muove nella direzione di guardare oltre il Quirinale per il centrodestra - osserva Osvaldo Napoli - essa ha un valore e un significato di grande rilievo». Insomma, non è questo il momento per incendiare la casa. Così Raffaele Fitto ha chiamato il Cav. chiedendogli di bloccare l’iniziativa di Romani, Gelmini, Verdini, Toti.

 

Il ragionamento che gli ha fatto Fitto è stato il seguente: ora che Renzi è in difficoltà, con i sondaggi che lo danno in picchiata, noi che facciamo, arrivano i nostri? E poi, caro presidente, il nostro incontro dei giorni scorsi è servito a riprendere il dialogo: se fai raccogliere le firme torniamo tutti sulle barricate. Risultato: firme bloccate.
 

DECADENZA BERLUSCONI IL BACIO DI PAOLO ROMANI ALLA BERNINI DECADENZA BERLUSCONI IL BACIO DI PAOLO ROMANI ALLA BERNINI

ROMANI E I SOTTOSCRITTORI 
Il documento celebra l’anniversario dell’incontro nella sede del Pd, al Nazareno, che avrebbe consentito a Fi e a Berlusconi di tornare centrali sulla scena politica, di riprendere il cammino delle riforme iniziato nel 2005 dal centrodestra. «La differenza di opinioni non può spingersi a danneggiare il nostro movimento politico ed il presidente Berlusconi avvalorando un presunto sostegno di Fi a questo governo, sostegno che né nei numeri né in migliaia di votazioni è mai esistito, o l’esistenza di fantomatici e oscuri “interessi”».

 

Solo dopo le riforme si potrà fare «un dibattito sul rinnovamento della forma partito e sulle prospettive del centrodestra». Uno stop a Fitto e alle primarie. Su questo documento già si calcolava di arrivare a oltre 100 firme su 140 parlamentari di Fi. Poi l’intervento del Cav. Così Romani spiega di aver voluto solo verificare il grado di adesione a una posizione politica: «Ho riscontrato l’adesione della grande maggioranza dei senatori». I fittiani invece fanno presente che la sottoscrizione era veramente partita tanto che nel documento c’è scritto «i sottoscrittori ribadiscono...».