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La Camera applaude a lungo la testimonianza del deputato Pd Filippo Sensi, che per illustrare la norma sul 'bodyshaming' e 'fatshaming' (cioè la tendenza, fortemente acuita dall'utilizzo dei social network, di giudicare, offendere o deridere una persona per una sua peculiarità fisica), racconta la sua storia. "Sono stato per tutta la vita e sono - cito - un cicciabomba, un cannoniere, un panzone, un trippone, una palla di lardo. Una volta un ragazzino mi gridò: 'Sensi mi fai senso', lo ricordo come fosse adesso", ha detto Sensi ai deputati.
Sensi, ex portavoce di Matteo Renzi premier, ha perso molti chili negli ultimi anni, eppure parla dell'obesità come se ancora la portasse addosso, descrivendo lo "stigma riservato" ai tanti chili di troppo "come diversità intollerabile, ridicola, degna soltanto di disprezzo e di derisione", dunque invita i colleghi a "considerare con attenzione queste specificità poiché riguardano le questioni del corpo". "Chiunque mi conosce sa che sul mio peso scherzo, ci sorrido, lo esorcizzo, ma mi ci misuro ogni giorno - confessa Sensi - e sento questo sguardo che pesa, che mi pesa - già - che mi pesa. Non tutti ci riescono e facciamo finta sia un passo avanti scherzarci su, ma quando sei ragazzo, o magari ragazza, è ancora più difficile, maledettamente più difficile".
"Non tutti ci scherzano su", spesso "ci si chiude in casa e si seppellisce la derisione mangiando. Ancora, ancora e ancora. Il cibo come anestesia, stordimento per non sentirli più, per non sentirsi più. Perdersi lì dentro perché nessuno ci trovi, tanto nessuno ci cerca", continua l'esponente dem. "Il 'bodyshaming' e 'fatshaming' hanno conseguenze. Queste mortificazioni hanno conseguenze". Dunque Sensi cita uno studio dell'università della Florida che mostra come questi fenomeni mettano chi li subisce "a rischio di ingrassare ulteriormente e notevolmente", agevolando "comportamenti autodistruttivi, anoressia, bulimia, suicidio", attivando la "vergogna del corpo che abitiamo".
La richiesta, contenuta nell'ordine del giorno, è "di fare prevenzione, di sostenere e supportare chi ne è vittima, evitando che la vergogna sia un destino ineluttabile, una condanna sancita dallo sguardo degli altri che può essere il gesto più violento e aggressivo di cui siamo capaci". Applausi per Sensi, con i colleghi Pd che si levano in piedi.
La Camera ha poi approvato il testo con 234 voti a favore, nessun contrario e 131 astenuti, e ora toccherà al Senato. Gli 8 articoli rappresentano un'estensione della legge sul cyberbullismo approvata nel 2017 e annoverano tra le novità più significative un numero telefonico di assistenza attivo 24 ore su 24 (il 114), una app anti-violenza e un monitoraggio costante su tutte le scuole italiane.
È previsto inoltre l'impiego di strumenti penali, con la modifica del reato di atti persecutori inserendo anche le "condotte di reiterata minaccia e molestia che pongono la vittima in una condizione di emarginazione". Viene modificata anche la contravvenzione prevista in caso di inosservanza dell'obbligo scolastico da parte dei genitori. Si passa dall'attuale multa di 30 euro ad una sanzione dai 100 ai 1.000 euro.
La proposta di legge, inoltre, chiede al Ministero dell'Istruzione un costante monitoraggio sugli istituti italiani per "determinare l'estensione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo tra gli studenti, la percezione degli stessi fenomeni da parte dei docenti e dei dirigenti scolastici e, più in generale, la qualità del clima della classe". Lo stesso Miur dovrà creare una piattaforma di e-learning destinata ai docenti e finalizzata all'adozione di strategie antibullismo.
Il servizio di assistenza alle vittime viene istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e sarà accessibile tramite il 114, attivo 24 ore su 24 in maniera gratuita. Prevista anche la versione per smartphone, che prevederà anche un servizio di messaggistica istantanea. Infine, per avere un quadro sulla situazione e sulla diffusione del fenomeno in Italia, l'Istat dovrà assicurare una rilevazione annuale "sugli atti di bullismo che ne misuri le caratteristiche fondamentali e individui i soggetti più a rischio".
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