matteo ricci massimiliano santini

“IO PUBBLICO UFFICIALE DI FATTO? PAROLA STRANA, MAI SENTITA" – MASSIMILIANO SANTINI, BRACCIO DESTRO DELL’EX SINDACO DI PESARO MATTEO RICCI, CANDIDATO DEL CAMPO LARGO ALLA PRESIDENZA DELLE MARCHE, SI È AVVALSO DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE PER IL CASO “AFFIDOPOLI” DAVANTI AGLI INQUIRENTI: "LA RICOSTRUZIONE DEI FLUSSI DI DENARO È STATA FATTA DALLA PROCURA. QUANDO SARÀ IL MOMENTO RACCONTERO' LA MIA VERITÀ” – DOMANI TOCCHERA’ A RICCI ESSERE INTERROGATO: ANCHE A LUI I MAGISTRATI CONTESTANO LA CORRUZIONE. MENTRE SANTINI AVREBBE CONSEGUITO CONCRETISSIME “UTILITÀ”, L’EX SINDACO AVREBBE TRATTO UN VANTAGGIO INTANGIBILE DA QUEGLI AFFIDAMENTI, IL BENEFICIO IN TERMINI DI POPOLARITÀ…

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Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

matteo ricci massimiliano santini

Temporeggia, Massimiliano Santini. Il collaboratore di Matteo Ricci, l’uomo al quale la finanza di Pesaro imputa vantaggi personali dagli affidamenti diretti di eventi e iniziative comunali, resta in silenzio di fronte ai magistrati. 

 

Poi, all’uscita di un colloquio tanto garbato quanto rapido (20 minuti), si lascia sfuggire una frase che evoca il cuore delle accuse: «Dire che sono stato un “pubblico ufficiale” — dice — significa usare una parola un po’ strana, mai sentita». Eppure quella definizione campeggia in grassetto nell’avviso di garanzia a firma del procuratore capo Marco Mescolini e della sostituta Maria Letizia Fucci:

 

«Santini, nella qualità di incaricato di pubblico servizio e nei fatti anche di pubblico ufficiale» interferiva con gli incarichi in questione «nella gestione dell’iter amministrativo propedeutico e conseguente all’emissione delle determinazioni di spesa relative alla realizzazione delle opere pubbliche e/o iniziative pubbliche del Comune di Pesaro». 

 

massimiliano santini

Assistito (e forse frenato) dall’avvocato Paola Righetti Saragoni Lunghi, il braccio destro dell’ex sindaco aggiunge poi giusto una frase che anticipa la linea difensiva: «Quando sarà il momento opportuno avrò la possibilità e il dovere di rispondere alle domande e raccontare quella che reputo essere la mia esperienza e la mia verità. La ricostruzione dei flussi di denaro è stata fatta dalla Procura e al momento ci atteniamo a quello». L’informazione di garanzia non lo coglie impreparato. 

 

Un anno fa, esattamente come gli altri, Santini aveva subito una perquisizione. In quell’occasione, i finanzieri acquisirono documenti e cellulari, di cui venne fatta poi una copia forense. 

 

(...)

Vi sono 45 mila euro corrisposti tramite due bonifici dalla onlus «per utilizzo marchio e gestione format evento Palio dei Bracieri» ma vi sono anche i 57 mila offerti dalla stessa Opera Maestra per spese personali di Santini: «Uso della carta di credito di Opera Maestra in Italia e all’estero, diversi soggiorni in varie strutture alloggiative sul territorio nazionale, per lui, la sua famiglia e altri ospiti, il noleggio di attrezzature sciistiche, l’acquisto di un telefono cellulare, l’acquisto di mobili di arredo eccetera». 

matteo ricci valentino rossi

 

Santini tace mentre Ricci annuncia che parlerà (mercoledì è atteso l’interrogatorio in Procura). Le strategie divergono anche perché i ruoli non coincidono: Ricci, europarlamentare (Pd) ha un elettorato al quale dare risposte, Santini no. A entrambi i magistrati contestano la corruzione, ma se Ricci avrebbe tratto un vantaggio intangibile da quegli affidamenti — il beneficio in termini di popolarità — Santini avrebbe conseguito concretissime «utilità». 

 

C’è poi un altro aspetto da considerare, quello relativo al le mansioni di Santini, investito del suo potere dallo stesso Ricci. Fu l’europarlamentare dem a conferire «la formale legittimazione a farsi portatore della volontà del sindaco in relazione a eventi pubblici e/o attività pubbliche così consentendo che lo stesso ponesse materialmente in essere atti di gestione amministrativa, sostituendosi di fatto nelle funzioni istruttorie e preparatorie dei responsabili di servizio». Una scorciatoia procedurale, quella di Ricci e Santini, secondo i pubblici ministeri, che avrebbe escluso (o esautorato) altri funzionari responsabili. 

matteo ricci casco valentino rossi

 

La via breve agli affidamenti richiedeva anche, stando alle accuse, la promozione mediatica di Santini. Si dava, infatti, «ampio risalto sui media alla nomina e all’azione di Massimiliano Santini, quale elemento propulsore della sua azione di direzione del comune di Pesaro nel settore degli eventi pubblici, nonché a ogni iniziativa che le medesime associazioni ponevano in essere per il Comune». 

 

Santini non spiega, dunque, ma Ricci potrebbe. 

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