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LO IUS SOLI DEI PEONES - I PARLAMENTARI CHE RISCHIANO LA RICANDIDATURA SE NE SBATTONO DI RIFORME DELLA CITTADINANZA ED ELETTORALE: PRIMA PASSANO (O VENGONO BOCCIATE) E PRIMA SI VA AL VOTO. E PER QUALCUNO ANCHE DUE MESI FANNO LA DIFFERENZA - MANCONI: ''CRESCONO LE ADESIONI ALLO SCIOPERO DELLA FAME PER LO IUS SOLI'' - GASPARRI: ''UNO SCIOPERO RADICAL CHIC CHE È UN'OFFESA PER GLI ITALIANI''

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MANIFESTANTE PRO IUS SOLI

1.L' ENIGMA DEL VOTO DIETRO LO IUS SOLI

Fabio Martini per La Stampa

 

I continui cambi di posizione di partiti e partitini sulle due riforme strategiche - Ius soli e legge elettorale - sono alimentati da un enigma che coinvolge tutti i parlamentari: le Camere saranno sciolte (un po') anticipatamente a marzo, o si andrà a scadenza naturale, con elezioni ai primi di maggio? Matteo Renzi, per tante ragioni, vorrebbe votare il prima possibile, seguendo questo schema: riforma elettorale da approvare a tambur battente, legge di Stabilità entro l' anno, scioglimento anticipato a gennaio ed elezioni il 4 o l' 11 marzo.

 

I «peones» di tutti gli schieramenti puntano invece a restare il più possibile in Parlamento. Scommettendo su uno scioglimento a scadenza naturale, con elezioni il 29 aprile o il 6 maggio. Gli sponsor del «lungo addio» interpretano come favorevole alle proprie speranze l' auspicio del presidente del Consiglio, condiviso dal Capo dello Stato, di una «conclusione ordinata della legislatura».

 

IUS SOLI

I senatori dell' Ala di Denis Verdini intanto si sono messi avanti col lavoro: dopo un periodo di «riflessione» hanno votato il Def e ora sono pronti a dare una mano sullo Ius soli, una disponibilità che rende meno impervia l' approvazione di una legge controversa come poche altre.

 

 

luigi manconi con i genitori di giulio regeni

2.IUS SOLI: MANCONI, CRESCONO ADESIONI A SCIOPERO DELLA FAME

 (ANSA) - "Come anticipato, lunedì 9 ottobre il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio attuerà la sua giornata di sciopero della fame a sostegno dell'iniziativa "Non è mai troppo tardi", per l'approvazione della legge sullo Ius Soli. Cresce, nel frattempo, il numero delle adesioni - al momento sono oltre 600 - provenienti da tutta Italia e da tutti gli ambiti della vita sociale.

 

Hanno aderito: il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, l'ex Ministro dell'Istruzione, Maria Grazia Carrozza, il senatore Roberto Cociancich, responsabile Pd per la Cooperazione allo sviluppo, un gruppo di monaci della comunità di Bose, guidati dal priore Enzo Bianchi, gli eurodeputati Cecile Kyenge e Curzio Maltese, il sindaco di Messina, Renato Accorinti, la segretaria e il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo e Marco Cappato, il responsabile immigrazione Acli, Antonio Russo, la presidente e tutti i membri della giunta del secondo municipio del Comune di Roma, l'ex Senatore Marco Perduca, Eros Cruccolini, garante dei detenuti del comune di Firenze, Franco Corleone la scrittrice Igiaba Scego, docenti e studenti di tantissime università".

luigi manconi

 

Lo rende noto il presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Luigi Manconi.

 

3.IUS SOLI: GASPARRI, OFFESA A ITALIANI SCIOPERO RADICAL CHIC

 (ANSA) - "Con i terremotati abbandonati e le scuole che crollano è un'offesa agli italiani lo sciopero della fame radical chic di tanti sventurati per lo ius soli. Mentre milioni di italiani sono disoccupati, senza casa o con pensioni da fame, i governi Pd sperperano 5 miliardi per gli extracomunitari che entrano illegalmente in Italia, regalano soldi ai campi rom, trasportano da noi centinaia di migliaia di clandestini". Lo afferma Maurizio Gasparri, senatore di Fi.

maurizio gasparri

 

"In Italia - prosegue - ogni anno 200mila stranieri diventano cittadini italiani. Non servono leggi per moltiplicare questi numeri generosi, ma semmai per rendere più severe le verifiche. Delrio, Bindi, Migliore e altri si fanno beffe degli italiani e vogliono regalare cittadinanza e soldi agli stranieri. Il Pd e compagni disprezzano il nostro popolo e scavano la fossa politica della sinistra. Al Senato la legge non ha i numeri. Tra i cittadini poi il rifiuto è ancora più netto. Il finto sciopero della fame è una buffonata e un gesto di irresponsabilità. Delrio, piuttosto, da ministro delle Infrastrutture si occupi dei terremotati abbandonati dal governo e delle scuole che crollano o faccia un digiuno di poltrone e si dimetta".

annamaria bernini maurizio gasparri