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DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA…
“STALKING MAI PIU’ ESTINTO PER DENARO” - DOPO CHE UN GIUDICE A TORINO AVEVA CHIUSO UN CASO CON UNA SOMMA RIPARATORIA DI 1500 EURO A FAVORE DELLA VITTIMA (CONTRARIA), IL SENATO INTERVIENE CON DELLE CORREZIONI ALLA LEGGE: “MEGLIO TARDI CHE MAI”
Marco Galluzzo per Corriere.it
Millecinquecento euro per riparare il danno ed estinguere il reato. Il giudice d’accordo, la vittima, una donna, contraria. Lui, lo stalker, con una sentenza del tribunale di Torino uscito indenne da una storia giudiziaria grazie al denaro.
Ci è voluto un verdetto, quindi un caso mediatico, infine un polverone politico, per correggere una norma che tutti i partiti, dal Pd a Forza Italia, dicono da mesi sbagliata. Ma la sentenza del giudice è arrivata prima delle correzioni in corso al Senato e ieri tutti si sono affrettati a dichiarare che «meglio tardi che mai» (le opposizioni) oppure «ora andiamo spediti», il Pd e il ministero della Giustizia: insomma il vulnus della legge sullo stalking sarà superato in fretta dal Senato, forse già la settimana prossima, grazie a un emendamento al disegno di legge sui crimini domestici.
Intanto la Procura generale di Torino ha già impugnato la sentenza. È stato per primo il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini, a dire che la correzione era urgente, e che di fronte alla prima giurisprudenza tutti devono ora muoversi con celerità.
È stato poi il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ad emettere una nota ufficiale dicendo che come Guardasigilli aveva da pochi giorni dato parere favorevole all’emendamento del suo partito in Senato. «Il reato di stalking deve essere cancellato da quelli per i quali è possibile dichiarare l’estinzione in forza delle condotte riparatorie dell’imputato», è la tesi dell’ufficio legislativo del ministero, che rafforza gli sforzi di correzione della legge in Parlamento.
C’è chi ha parlato di mercificazione, o monetizzazione, di un reato odioso. Chi da alcuni mesi, come Mara Carfagna di Forza Italia, oltre ai sindacati, segnala che la legge contiene un vizio di scrittura e di sostanza non indifferente. Ad oggi, per i casi di stalking meno gravi, quelli a querela di parte rimettibile, il giudice può accogliere una richiesta di risarcimento in denaro da parte dell’autore del reato, anche contro il parere della vittima, ed è proprio il caso che si è verificato a Torino.
La senatrice Francesca Puglisi (Pd), nell’ambito dei lavori parlamentari sulla tutela degli orfani dei crimini domestici, calendarizzata dalla Commissione giustizia la prossima settimana, con il parere favorevole del ministro Orlando sta cercando una correzione rapida. E visto che le norme che tutelano le vittime di crimini domestici sono sostenute in modo bipartisan è molto probabile che la correzione sia in arrivo in tempi veloci.
«La sentenza emessa dal tribunale di Torino in merito al caso di stalking non punisce il colpevole ma ferisce una seconda volta la vittima. Lo stalking non può essere ricompreso in una logica di giustizia riparativa. Se una norma scritta male produce sentenze assurde è necessario correggerla», riassume Orfini.
Si tratta di «un errore del legislatore», è la tesi di Anna Ronfani, avvocato penalista e vicepresidente di Telefono Rosa Torino: «Considerare come bagattellare una fattispecie di reato di questo genere — spiega — mercificando così la dignità della persona offesa è sbagliato. Ma non si può dare la colpa al giudice. È la norma a essere sbagliata».
Insomma ormai sono tutti d’accordo nel dire che lo stalking «va tolto dai reati ammessi alla giustizia riparatrice. La sentenza di Torino ci dice che dobbiamo fare presto.I partiti appoggino subito la correzione», è l’incoraggiamento della senatrice pd Puglisi, presidente della Commissione contro il femminicidio, che ringrazia il ministro Orlando per aver dato via libera all’emendamento «a mia prima firma inserito nel disegno di legge sugli orfani dei crimini domestici».
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