DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Flaminia Bussotti per il Messaggero
Martin Schulz si è dimesso con effetto immediato dalla guida del partito socialdemocratico: la sua traiettoria ha attraversato come una meteora il firmamento Spd per poi precipitare, in appena un anno, al suolo senza chance alcuna di tornare a brillare. In una riunione ieri della direzione è stata nominata all'unanimità a succedergli Andrea Nahles, capogruppo al Bundestag. La sua elezione dovrà essere sancita da un congresso straordinario il 22 aprile a Wiesbaden. È il terzo congresso da dicembre, il che la dice lunga sulla crisi in cui versa la Spd dopo la disastrosa prova alle elezioni a settembre (20,5%).
Il piano originario era che la Nahles venisse nominata subito commissaria ad interim ma nuovi dissensi nella Spd hanno suggerito di assegnare l'interim a un altro big, Olaf Scholz, che nel prossimo governo di larghe intese, sempre che ci si arrivi, dovrebbe diventare ministro delle finanze e vicecancelliere. La mossa serve a tacitare le polemiche e a non compromettere le già incerte sorti del referendum sulla grande coalizione. Dal 20 febbraio al 2 marzo oltre 460mila iscritti Spd voteranno sì o no all'accordo sulla Groko negoziato fra la Cdu-Csu e la Spd. Il malumore nella base è grande e l'esito della votazione non è affatto scontato: l'ala sinistra e i giovani Jusos sono contrari, convinti che tornare al governo con Angela Merkel è un suicidio e che per la Spd sarebbe meglio rimettersi in sesto all'opposizione.
Olaf Scholz nuovo ministro delle Finanze
LE TENSIONI
Le diatribe interne, su nomine interne e poltrone di governo, hanno fatto crollare la Spd: secondo l'ultimo sondaggio è precipitata al 16,5%, un punto e mezzo in più dei populisti dell'AfD (12,6% alle elezioni). In vista della riunione della direzione, e di quella che sembrava una scontata nomina della Nahles al vertice, diverse voci contrarie si sono levate criticando che se si chiede di votare sulla Groko si dovrebbe darle anche l'opportunità di votare sul leader.
Dissenso a Berlino, Sassonia-Anhalt e Schleswig-Holstein, dove la sindaca di Flensburg Simone Lange ha annunciato che si candiderà contro la Nahles al congresso per dare una chance ai delegati di scegliere. Il sindaco di Berlino Michael Müller aveva criticato la proposta di nominare la Nahles commissaria ad interim. Nulla contro di lei ma per questo ci sono i viceleader: che ci stanno a fare se no sei vicepresidenti?
Ferma restando la spada di Damocle del referendum sulla Groko, la radiografica attuale nella Spd è la seguente: addio definitivo di Schulz dalla scena politica, Groko all'orizzonte ma ancora in forse e ruolo protagonista della Nahles: prima donna alla guida della Spd, sanguigna e pasionaria con fama di avere intrigato per defenestrare tre leader (Scharping, Müntefering e Schulz) ed etichettata dai media come Trümmerfrau, le donne che dopo il '45 sgombravano le strade dalle macerie dei bombardamenti.
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