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Gian Guido Vecchi per il Corriere della Sera
«Sì, gliel'ho chiesto: ma tu mi hai detto tutto? E lui ha detto sì». L'avvocato Carlo Fusco non vuole né può entrare nei particolari, «pregiudicherei il lavoro di chi mi sostituirà », ma la sua decisione rappresenta un altro colpo di scena nel caso Vatileaks. Da ieri non è più il difensore di Paolo Gabriele, «lascio l'incarico per divergenze sulla linea difensiva», spiega. E anche l'altro legale, l'avvocato Cristiana Arru, «sta valutando» che cosa fare, «per ora resta ma deve parlare con l'assistito».
Il processo all'ex maggiordomo del Papa inizierà tra un mese circa, «Paoletto» il 13 agosto è stato rinviato a giudizio per «furto aggravato» di documenti dall'appartamento di Benedetto XVI, la prima udienza sarà fissata dopo il 20 settembre. E adesso si dovrà cercare un altro difensore. Perché?
Fusco spiega di averne parlato con Gabriele il 23 agosto, «è una decisione presa assieme, una scelta dolorosa, ma restiamo amici», e dice che il problema riguarda la «strategia processuale, come comportarsi in aula» più che l'essenza della sua linea difensiva: «Da quello che conosco, confermo quello che ho già detto: nessun complotto, ha fatto tutto da solo».
Cattolicissimo e impegnato nel movimento dei Focolari, l'avvocato Fusco dice proprio così: «Da quello che conosco». Anche se aggiunge di «avere la massima fiducia» in Gabriele. Resta la possibilità che nella decisione «presa assieme» abbiano avuto un peso gli sviluppi dell'inchiesta. Il tradimento al Papa, le opacità .
Le indagini «sono ancora all'inizio», hanno spiegato in Vaticano. Si è deciso di dare la «precedenza» al reato di furto aggravato ma dopo la «chiusura parziale dell'istruttoria» restano da chiarire le responsabilità per i reati più gravi, «delitti contro lo Stato e i poteri dello stesso, calunnia e diffamazione».
Al momento ci sono tre o quattro persone indiziate ma non ancora formalmente indagate, si setacciano computer e tabulati telefonici, si cercano prove e riscontri: se arriveranno «si dovrà fare un altro processo». Il sospetto è che Gabriele - troppo loquace e «manipolabile» e desideroso di tessere una rete di relazioni - non abbia affatto agito da solo né che sia stato in contatto con il solo Gianluigi Nuzzi, autore del libro Sua Santità .
PAPA E PAOLO GABRIELE
PADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI
carlo fusco
TARCISIO BERTONE PADRE GEORG PAPA BENEDETTO XVI
PAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE
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