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L’AFFARE DELLA VILLA LA RUSSA-SANTANCHÈ ARRIVA IN PARLAMENTO – IL MOVIMENTO CINQUE STELLE HA DEPOSITATO UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PER VERIFICARE LA REGOLARITÀ DELLA COMPRAVENDITA CON DELLA CASA A FORTE DEI MARMI, ACQUISTATA E POI RIVENDUTA (CON MAXI-PLUSVALENZA DA 1 MILIONE) NEL GIRO DI UN’ORA DA DIMITRI KUNZ E LAURA DE CICCO, RISPETTIVAMENTE COMPAGNO DELLA MINISTRA E MOGLIE DI ‘GNAZIO – L’INTRECCIO CON “VISIBILIA”: IL 10 GIUGNO PARTE IL RICORSO CHE FA PARTIRE LE INDAGINI SUI CONTI DELLA SOCIETÀ…

1. ARRIVA IN PARLAMENTO IL CASO DELLA VILLA LA RUSSA-SANTANCHÉ

Da “La Verità”

 

DANIELA SANTANCHE E IGNAZIO LA RUSSA

«Il Movimento 5 Stelle alla Camera ha depositato un’interrogazione al ministro della Giustizia per chiedergli di verificare se la compravendita immobiliare svolta dai soci Dimitri Kuntz e Laura De Cicco, rispettivamente compagno della ministra Santanché e moglie del presidente del Senato La Russa, sia compatibile con la normativa vigente in materia antiriciclaggio».

 

Lo afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera. «Diversi media hanno riportato la notizia secondo cui Kuntz-De Cicco avrebbero acquistato una villa di particolare pregio presso la località balneare di Forte dei Marmi per poi rivenderla, nemmeno un’ora dopo, maturando una plusvalenza di un milione di euro», aggiunge.

 

LA VILLA DI FORTE DEI MARMI COMPRATA E RIVENDUTA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA

«È necessario fare piena luce su operazioni di questo genere, specie quando toccano alte cariche istituzionali che devono essere esempio di responsabilità politica, etica e morale».

 

In particolare, i due soci, lo scorso 12 gennaio, sono stati protagonisti di un’acquisizione e vendita lampo di una villa di 350 metri quadrati su tre livelli, con ampio giardino e piscina, immersa nel verde del parco della Versiliana. […]

 

2. IL COLPO GOBBO KUNZ-DE CICCO E L’INTRECCIO CON VISIBILIA

Estratto dell’articolo di Antonio Massari per “il Fatto quotidiano”

 

DANIELA SANTANCHE E DIMITRI KUNZ D ASBURGO

Se è vero che “la fortuna aiuta gli audaci”, come sostiene il famoso proverbio, nell’affare di villa Alberoni entrambi i fattori spiccano in dimensioni colossali. Innanzitutto il duo Dimitri Kunz e Laura De Cicco – rispettivamente compagni della ministra Santanchè e del presidente del Senato La Russa – individua un immobile di gran pregio e lo ottiene a un prezzo stracciato (stando alle quotazioni di mercato).

 

IGNAZIO LA RUSSA CON LA MOGLIE LAURA DE CICCO

Se non bastasse, acquistatolo per 2,5 milioni, lo rivende nel giro di un’ora a 3,5. Ma non finisce qui. Di tasca propria il duo tira fuori appena 300mila euro. Tutto il resto ce lo mette, nei fatti, il futuro acquirente, l’imprenditore Antonio Rapisarda. E non è ancora finita. Rapisarda scuce 2,5 milioni 24 ore prima del rogito. E se non bastasse ancora, due mesi prima, stacca due assegni da 500mila nelle mani dell’audace coppia. Il Fatto ha potuto visionare i documenti della doppia, fortunatissima compravendita. Analizziamoli insieme.

 

MELONI DI LOTTA E DI GOVERNO - VIGNETTA BY VAURO

Intanto, va premesso che l’estate 2022, per Dimitri Kunz, non è un’estate qualunque. Il 10 giugno alcuni azionisti di minoranza della società di Santanchè, la Visibilia Editore Spa, hanno depositato un ricorso che fa partire le indagini della Procura di Milano e la Gdf si presenta in sede per acquisirne le scritture contabili.

 

Il 5 luglio, meno di un mese dopo, il compagno dell’attuale ministra è in possesso delle chiavi della villa del prof. Francesco Alberoni. Lo si evince […] dal contratto preliminare di vendita siglato il 20 luglio tra Alberoni, assistito dall’avvocata Elisabetta Nati, Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena e Laura De Cicco.

 

Forse presagendo la possibilità di rivendere l’immobile, già nel contratto preliminare Kunz e De Cicco si impegnano ad acquistarlo “per sé o per persona o società da designare in sede di stipula dell’atto notarile”. Se è vero ciò che sostiene Kunz, ovvero che Rapisarda viene coinvolto mesi dopo, in quel momento “la persona o la società da designare” sono nulla più che un auspicio.

 

I DUE ROGITI PER LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA E POI VENDUTA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

Ma tant’è: l’auspicio si avvera alla perfezione perché […] nella futura compravendita avranno un ruolo sia una persona fisica sia una società. Il prezzo concordato è di 2,5 milioni esente Iva (a carico dell’acquirente).

 

Passiamo alle modalità di pagamento: “Quanto a euro 100mila” si legge nell’atto, saranno pagati “a mezzo di 2 assegni circolari di euro 50 mila cadauno, di cui il primo emesso dalla banca Bnl il 13 luglio 2022” e il “secondo emesso dalla banca Deutsche Bank il 13 luglio 2022”. I due assegni, si legge nell’atto, sono stati consegnati prima della sottoscrizione del preliminare.

IGNAZIO LA RUSSA CON LA MOGLIE LAURA DE CICCO

 

Il 5 luglio, quindi prima che siano stati versati gli assegni, la coppia di acquirenti ha già ricevuto le chiavi dell’immobile al quale “il prof. Alberoni potrà liberamente accedere fino al 15 settembre 2022”. “Quanto ad Euro 250 mila”, prosegue il preliminare, saranno versati a “mezzo bonifico bancario” entro “due giorni da oggi, a titolo di ulteriore caparra confirmatoria”. L’anticipo è quindi di 350mila euro. Resta il grosso della somma: 2,15 milioni. Che in base agli accordi “verranno versati contestualmente alla sottoscrizione del Rogito notarile da effettuarsi entro e non oltre il 31 dicembre 2022 a mezzo bonifico bancario”.

 

LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

Non possiamo sapere se Kunz e De Cicco avevano il denaro sufficiente per mantenere l’impegno. Sappiamo però che a luglio versano 350 mila euro e non un centesimo di più. Il 20 luglio Kunz fa partire due bonifici da 25 mila da un conto Bnl, due da 15 mila da Intesa Sanpaolo, il 21 due bonifici per un totale di 20 mila da un conto di Intesa San Paolo e un altro da 50 mila da Banca Sella. Laura Di Cicco il 22 luglio invia un bonifico da 125 mila da un conto Deutsch Bank. Finita qui.

 

Il 7 ottobre la coppia è seduta intorno a un tavolo con notaio e Rapisarda. Anzi, per la precisione, con la società Springstar, in “qualità di promissaria acquirente”: sulla base del preliminare di vendita stipulato con Alberoni nasce un ulteriore preliminare di vendita. Sulla carta l’immobile è ancora di Alberoni ma la coppia Kunz-De Cicco può già incassare una plusvalenza. Rapisarda versa a ciascuno di loro un assegno di 500 mila euro per un totale di 1 milione. Non male.

 

DIMITRI KUNZ D ASBURGO E DANIELA SANTANCHE

E se questa è la parte fortunata della storia, 48 ore prima c’è stata l’ennesima brutta notizia, poiché il 5 ottobre Kunz e Santanchè vengono iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di falso in bilancio e bancarotta dai pm di Milano Roberto Fontana e Maria Gravina. Santanchè ha sempre sostenuto di non aver mai saputo, in quei giorni della sua iscrizione, immaginiamo abbia almeno saputo della plusvalenza realizzata in tempo record dal compagno che, pur non avendo obblighi legali, sarebbe potuta confluire nelle casse di un’azienda che, per evitare la bancarotta, necessitava d’essere risanata in fretta.

 

[…] Peraltro, come rivelato dal Fatto, il 5 novembre 2022, tre giorni dopo la notizia dell’indagine della Procura di Milano, Ignazio La Russa, marito della “socia” in affari di Kunz, […] consiglia la sua amica e compagna di partito, Santanchè di evitare l’accusa di bancarotta di Visibilia per provare a garantirsi la permanenza nel governo Meloni. E come, se non risanando i conti?

 

LA VILLA A FORTE DEI MARMI COMPRATA DALLA MOGLIE DI IGNAZIO LA RUSSA E DA DIMITRI KUNZ FIDANZATO DI DANIELA SANTANCHE

[…] Ma continuiamo. Il 10 gennaio Kunz e De Cicco ricevono da Rapisarda, rispettivamente, due bonifici da 1,225 milioni su una filiale del Monte dei Paschi di Siena di Milano.

 

E il 10 gennaio, non soltanto sono entrambi in ritardo di 10 giorni sull’accodo previsto dal preliminare firmato con Alberoni (il rogito doveva chiudersi il 31 dicembre), ma, di conseguenza, incassano 2,5 milioni senza essere proprietari dell’immobile che devono vendere. Bisogna infatti aspettare 48 ore, ovvero il 12 gennaio, per finalizzare la vendita tra Alberoni, Kunz e De Cicco.

 

[… A questo punto parte il timer: villa Alberoni deve essere venduta immediatamente a Rapisarda. Nell’arco di un’ora siamo di nuovo dinanzi al notaio: la società Springstar […] dichiara di “aver agito nell’interesse” di Rapisarda che sta, finalmente, per diventare il proprietario. Nell’atto si legge che rispetto al preliminare di ottobre Kunz e De Cicco accordano una “riduzione” di 100 mila euro in virtù di “alcune irregolarità edilizie riscontrate e ad oggi risolte”. Il prezzo viene fissato in 3,45 milioni. A quel punto, però, Bankitalia segnala l’operazione sospetta e tutto finisce in Procura a Milano.

 

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