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SPEZZEREMO LE RENI ALLA MELONI - NELL’ULTRA DESTRA DI SALVINI E LE PEN SPAZIO ALLE SVASTICHELLE DI AFD E AI POLACCHI PRO-PUTIN (MANCANO SOLO IL MACELLAIO DI GROZNY KADYROV E JACK LO SQUARTATORE) – IL PIANO DI SALVINI È DI AVERE UN GRUPPO CHE IL GIORNO DOPO LE ELEZIONI POSSA VANTARE PIÙ SEGGI DEI CONSERVATORI DI GIORGIA MELONI. I VETI DI POPOLARI E CONSERVATORI EUROPEI, SCAGLIATI CONTRO LE PEN E ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND, RENDONO IMPOSSIBILE L’OBIETTIVO DI UNA MAGGIORANZA DI CENTRODESTRA IN EUROPA…
Federico Capurso per la Stampa - Estratti
Marine Le Pen e Matteo Salvini non si nascondono più: «Cerchiamo alleati». Vogliono costruire un gruppo europeo «il più grande possibile», accogliendo nella famiglia di “Identità e democrazia” partiti e delegazioni dell’ultradestra, senza troppi filtri all’ingresso.
(...) A breve Salvini dovrebbe incontrare la leader dell’estrema destra tedesca di Alternative fur Deutschland, Alice Weidel, per rinsaldare il patto.
E sempre sulla linea tra Bruxelles e Roma si vocifera già da alcuni giorni di contatti e ammiccamenti anche con il giovane partito dell’ultradestra polacca Konfederacja, che vanta posizioni molto simili a quelle dei protonazisti filorusse, no-vax, anti-femministe e critiche nei confronti dell’Europa.
(...)
L’obiettivo dei nazionalisti è offrire, il giorno dopo le elezioni, numeri sufficienti a costruire una maggioranza pura di centrodestra, evitando di far tornare al governo i Socialisti europei. Quello personale di Salvini, invece, è di avere un gruppo che il giorno dopo le elezioni possa vantare più seggi dei Conservatori di Giorgia Meloni. C’è un problema, però. I veti di Popolari e Conservatori europei, scagliati contro Le Pen e Alternative fur Deutschland, stanno rendendo difficile, quasi impossibile, il piano di una maggioranza di centrodestra.
Pesano soprattutto le posizioni filorusse, inconciliabili con la politica estera sostenuta dai Popolari e dai Conservatori. Tanto che il partito di Le Pen ieri festeggiava per aver finito di rimborsare gli oltre 6 milioni di euro di “prestito russo” ottenuto dal Rassemblement National nel 2014. Il debito era con la First czech russian bank, poi fallita, e passato nel 2016 a una società privata interamente russa. «È un sollievo» commenta il tesoriere del partito, speranzoso di poter così allontanare, dalla campagna elettorale per le Europee, i sospetti di un loro «allineamento con la Russia».
matteo salvini e marine le pen a pontida
Il rischio di essere esclusi dai tavoli delle trattative a Bruxelles, come già accaduto nell’ultima legislatura, fa paura alla coppia Salvini-Le Pen. Entro la fine dell’anno organizzeranno un evento a Roma invitando tutti i partiti della destra europea, con la speranza che raccolgano l’invito soprattutto quei movimenti in cerca di un gruppo a Bruxelles. E ognuno potrà decidere se stare dentro o fuori dal gruppo di Id il giorno dopo il voto. «Vedremo i risultati e poi proporremo la costituzione di un gruppo - spiega Le Pen -. Ognuno deciderà a quel punto se desidera partecipare o meno. L’unico tema è ottenere la maggioranza». E provare, per una volta, a contare qualcosa di più dello stigma che portano con sé.
alice weidel
matteo salvini marine le pen mangiano a pontida
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