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1. L'AUTOCRITICA DI RENZI: "VOTATE PER CHI VI PARE MA NON MANDATE BUFFONI IL 25 MAGGIO"
Ansa.it
I gufi e il Pd. I buffoni e chi vuole che l'Italia abbia un futuro. E su questa contrapposizione che il premier Matteo Renzi ha ormai deciso di giocare la sua sfida a Beppe Grillo per una volata finale per le Europee dove l'Ue appare, giorno dopo giorno, più che altro un convitato di pietra.
La partita, infatti, è quasi tutta sui temi nazionali con Renzi nel duplice ruolo di premier e segretario Pd. Un ruolo che il 'rottamatore' cerca di volgere a suo favore: da un lato rilancia sui tagli alle tasse, dall'altro chiama gli elettori a votare chi si rimbocca le maniche per l'Italia e non chi "scommette sulla sua sconfitta".
E' un duello, ormai, quello tra Renzi e Grillo. Ed è soprattutto contro il M5S che il premier mostra il suo volto più duro. "C'è una parte delle forze politiche che punta a insultare, non a cambiare l'Italia, prima di essere del Pd, di FI, di M5S dobbiamo ricordarci di essere italiani", è l'appello di Renzi, oggi ospite de 'L'Arena', su Raiuno.
E su Grillo, il premier-segretario non molla di un centimetro. "Mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo. Grillo scommette tutto sul fatto che l'Italia salti in aria e vada tutto male", afferma, cercando di spegnere qualsiasi ipotesi di vittoria per i 5 Stelle: "stanno facendo meno piazza e meno gente, e prenderanno meno voti".
Parole con cui Renzi interviene anche sulla 'guerra dei numeri' che da ieri impazza sui comizi dei due leader, con la piazza di Reggio Emilia come teatro dello scontro e Grillo che, coniando in un post un nuovo epiteto per Renzi - "gnocco fritto" - contesta i dati sulle presenze alla manifestazione di ieri del Pd e a quella del M5S del 9 maggio.
La tesi dell'ex comico - corroborata da foto - è che la piazza grillina era gremita quanto quella renziana. E lo scontro sui numeri è su tutte le piazze d'Italia, con i militanti 5 Stelle che sul web provocano con l'hashtag #noncenessuno e i dem che rispondono con "#inpiazza", con tanto di immagini di piazze gremite.
Piazze che Renzi calca ormai da giorni, a suon di slogan e fatti, e rivendicando l'azione del governo: dagli 80 euro "mensili e per sempre" al rinnovato interesse dei gruppi internazionali per l'Italia fino al ruolo chiave del dl lavoro nel salvataggio Electrolux. Oggi, dopo tanto girare, Renzi è tornato a Palazzo Chigi dove i dossier sul tavolo restano tanti a cominciare da quello, spinosissimo, dell'Expo, sul quale il premier torna con parole severe: "chi prende tangenti non metta più piede nei palazzi della politica".
Ma, parlando in tv, il premier evoca anche un futuro abbassamento delle tasse per le imprese, rispetto alle quali "il sistema politico può smettere di rompere le scatole". E a chi grida al baratro risponde che c'è anche un Italia che va avanti, che attira investitori.
"Martedì sarò in Puglia per un importante investimento di un'azienda tedesca, mercoledì ci sarà un'importante accordo attorno a Fincantieri", annuncia il premier. Con l'affondo finale, tutto contro Grillo: "votate per chi vi pare ma non mandate buffoni il 25 maggio".
2. BERLUSCONI: GRILLO UN PAZZO, LO VOTANO I DISPERATI
Ansa.it
"Grillo è un pazzo. A me Grillo fa paura per questo vorrei spiegare agli italiani che votano Grillo che non votano un progetto politico, che non c'è, ma lo votano perché sono disperati, sono furiosi, sono inviperiti, sono incazzati".
Lo dice Silvio Berlusconi ai microfoni di Radio Lombardia. "Grillo è un pericolo assoluto per il nostro Paese, lui dice che vuole distruggere tutto. Via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, i partiti e la democrazia. Il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio".
''Un'uscita dall'euro sarebbe un errore. Noi non la proponiamo affatto. Ma diciamo chiaramente che l'euro, così com'è, è destinato a fallire'': così Berlusconi alla Welt am Sonntag, sostenendo fra l'altro che la Bce debba ''in futuro garantire i debiti degli Stati e stampare moneta''.
''Forse mi sono espresso in modo infelice, e mi scuso con coloro che si sono sentiti offesi'', ha detto ancora Berlusconi alla Welt am Sonntag, a proposito della recente affermazione sul fatto che i tedeschi non riconoscerebbero l'esistenza dei lager. Ribadendo che le sue parole sono state divulgate fuori contesto, ha criticato certa stampa estera in Italia che, in modo ''forse un po' pigro si limita a fare da cassa di risonanza'' ai media di sinistra italiani.
''Io mi limito a dire che Kohl ha unito la Germania e la cancelliera Merkel, con la politica economica che sostiene, sta dividendo l'Europa'': così Berlusconi alla Welt am Sonntag. ''Questo mi dispiace in modo particolare - ha aggiunto - anche perché con Frau Merkel abbiamo qualcosa in comune relativamente ai valori di base e alle questioni di comprensione culturale''.
"In Beppe Grillo vedo le caratteristiche dei leader più sanguinari della storia, da Robespierre a Stalin a Pol Pot": lo ha detto Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico a Torino durante un'iniziativa elettorale commentando la battuta di ieri del leader di M5S ("Io sono oltre Hitler").
"Quando Beppe Grillo dice di essere oltre Hitler io gli credo: e' la verità . Dobbiamo prenderlo sul serio. Dobbiamo averne paura": così Berlusconi in collegamento telefonico con Torino con il Club Forza Silvio Piemonte.
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