alessandra todde

“CI SONO DELLE IRREGOLARITÀ FORMALI CHE POSSONO DETERMINARE SANZIONI PECUNIARIE MA NON LA DECADENZA” – L’AVVOCATO DI ALESSANDRA TODDE COMMENTA IL PROCEDIMENTO APERTO DAL COLLEGIO DI GARANZIA ELETTORALE CHE HA DICHIARATO DECADUTA LA TODDE DA CONSIGLIERE REGIONALE PER IRREGOLARITA’ NELLA RENDICONTAZIONE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE: “STO CERCANDO DI CAPIRE MEGLIO LA SITUAZIONE CHE A PRIMA VISTA MI PARE ASSURDA” - SE IL RILIEVO FOSSE CONFERMATO TODDE PERDEREBBE LA PRESIDENZA DELLA SARDEGNA – INTANTO LEI OSTENTA SERENITA’: “HO PIENA FIDUCIA SULLE AZIONI FATTE DAL COMITATO CHE MI HA RAPPRESENTATO PER LE ELEZIONI E HO LA PIENA LEGITTIMAZIONE DI CONTINUARE A LAVORARE PER I SARDI E COSÌ FARÒ”

alessandra todde giuseppe conte

1 - RISCHIO DECADENZA TODDE,’NO IRREGOLARITÀ SOSTANZIALI MA FORMALI’

(ANSA) – CAGLIARI, 04 GEN – “Sto cercando di capire meglio la situazione che a prima vista mi pare una situazione abbastanza assurda, perché sostanzialmente non c’è nessuna irregolarità sostanziale, ma ci sono delle irregolarità formali che possono determinare sanzioni pecuniarie, ma non certo la decadenza”.

 

Lo dice all’ANSA l’avvocato Benedetto Ballero, dello studio cui la presidente Alessandra Todde si è rivolta per tutelarsi nel procedimento aperto dal Collegio di garanzia elettorale, e che ha potuto vedere l’ingiunzione-ordinanza soltanto a tarda sera. Per il legale il provvedimento “appare forzato e anche un’invasione del risultato elettorale, perché non si può determinare una decadenza per un brufolino, tra le altre cose contestano una fattura che è arrivata dopo, di 130 euro dell’Enel per un locale”. Sette i profili di irregolarità contestati, uno già chiarito con una memoria.

 

ALESSANDRA TODDE

“La cosa certa – aggiunge Ballero – è che per scelta prioritaria, la presidente non ha ricevuto un contributo né ha fatto alcuna spesa personalmente e quindi ovviamente non si possono contestare i mancati adempimenti che deve rispettare chi si occupa della campagna elettorale”. In sintesi Alessandra Todde avrebbe scelto di non essere in prima persona la referente della propria campagna, in termini economici, dunque la tesi è che nulla le si potrebbe contestare.

 

“Il mandatario deve essere nominato per fare spese o ricevere contributi, chi non fa né spese né contributi non deve nominare il mandatario”, chiarisce il legale. Quali sono i prossimi passi al momento non è ancora chiaro, anche perché al momento sarebbe l’unico caso in Italia in cui viene pronunciata una decadenza in questo modo: “Essendo un provvedimento amministrativo, preso da un organo amministrativo per quanto straordinario, le regole dovrebbero dire che è impugnabile al Tar, ma stiamo ancora valutando i termini”, spiega, facendo capire che il ricorso al tribunale ordinario non sarebbe l’unica strada percorribile.

ALESSANDRA TODDE GIUSEPPE CONTE

 

2 - TODDE, ‘SONO LEGITTIMATA AD ANDARE AVANTI’

(ANSA) – CAGLIARI, 04 GEN – “Sono serenamente al lavoro, come potete vedere, dopo anche un confronto con la mia maggioranza. Ovviamente l’atto amministrativo è arrivato dalla Corte d’Appello di ieri, seguirà il suo percorso e sarà ovviamente gestito dai miei avvocati.

 

Io ribadisco la piena fiducia nei confronti della magistratura, la piena fiducia ovviamente su quelle che sono le azioni che sono state fatte dal comitato che mi ha rappresentato per le elezioni e quindi quello che io posso dire è che ho la piena motivazione e la piena legittimazione di continuare a lavorare per i sardi e così farò”. Lo ha detto la presidente della Regione sarda Alessandra Todde.

Christian Solinas Alessandra todde

 

“Voglio ricordare a tutti che noi siamo stati eletti per servire i sardi e questo chiaramente non finisce fino a quando non ci sono atti definitivi quindi noi continuiamo a lavorare con assoluta motivazione perché per questo siamo stati eletti e per questo riceviamo soldi pubblici quindi ci mancherebbe che non continuiamo a lavorare in maniera motivata come dobbiamo fare – ha proseguito la governatrice a rischio decadenza dopo l’ordinanza-ingiunzione del comitato di garanzia che ha analizzato le spese elettorali della presidente – Il tema della legittimazione non si pone, ripeto, nella misura in cui non ci sono atti definitivi, quindi il Consiglio regionale farà il suo percorso e nel frattempo continuiamo a lavorare con assoluta motivazione e soprattutto con assoluta legittimazione”.

 

BERSANI TODDE

3 - PASTICCIO SARDO

Estratto dell’articolo di Alessandro Di Matteo per “la Stampa”

 

È vero terremoto quello che ha colpito la giunta regionale della Sardegna ieri sera poco prima dell'ora di cena. A quel punto infatti arriva la notizia che può rimettere tutto in discussione a neanche un anno dalle elezioni vinte da Alessandra Todde e dal "campo largo": il Collegio regionale di garanzia elettorale della Corte d'appello fa sapere di avere emesso una dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliere regionale per la presidente M5s, a causa di irregolarità nella rendicontazione della campagna elettorale.

 

Provvedimento che comporterebbe anche destituzione dalla guida della regione. Di fatto, se la decisione venisse confermata, significherebbe azzerare tutto e tornare a votare.

ALESSANDRA TODDE - PATRICK ZAKI

Uno scossone che disorienta l'intero fronte progressista, ma che coglie di sorpresa anche il centrodestra, come appare evidente dal silenzio di tutti i principali leader politici. L'unica a farsi sentire è proprio Todde, pochi minuti dopo, con una nota nella quale assicura che darà battaglia: «La notifica della Corte d'appello è un atto amministrativo, che impugnerò nelle sedi opportune».

 

La presidente non dice molto di più, si limita a ribadire «piena fiducia nella magistratura», ma precisa: «Non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell'interesse del popolo sardo». La notifica della Corte d'appello dovrà essere ratificata dal consiglio regionale, ma di fatto questo viene dato per scontato anche da esponenti della maggioranza che sostiene Todde. L'unica vera possibile via d'uscita è appunto il ricorso annunciato dalla presidente, che non intende mollare, convinta che tutto verrà chiarito «nelle sedi opportune». Al gruppo M5s in consiglio regionale avrebbe garantito: «State tranquilli, si risolverà tutto. Continuiamo a lavorare».

ALESSANDRA TODDE

 

Una sicurezza che però è meno granitica dalle parti del Pd. Esponenti dem della Sardegna raccontano di essere stati colti di sorpresa dalla notizia: «È una situazione mai successa in Italia. Stiamo cercando di capire a quale quadro normativo fare riferimento. . .» . Quello che viene contestato, raccontano, è «la mancanza di nome del mandatario elettorale e la rendicontazione. Cose sanabili, secondo noi». Ma un parlamentare nazionale, non della Sardegna, avverte: «Bisogna capire, se davvero non avessero indicato il mandatario sarebbe un problema non banale...».

 

Nel rendiconto presentato dai 5 stelle, a firma del senatore Ettore Licheri, si parla di 90.570 euro di finanziamento, a fronte di spese per 90.629 euro. I soldi arrivano per la gran parte da M5s nazionale (55mila euro) e dal Pd (18mila euro). Per il resto si tratta perlopiù di piccole donazioni di singoli parlamentari, come lo stesso Licheri, Chiara Appendino, Emiliano Fenu e via dicendo, qualche centinaio di euro ciascuno. […]

 

 

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