renzi pd

L’ECLISSI DI MATTEO – DALLA SCONFITTA DEL REFERENDUM HA PERSO IL 15% DEI SEGUACI AL NAZARENO – BERSANI INDIVIDUA IN ORLANDO IL “NUOVO PRODI”, ED IL MINISTRO MARCA LE DISTANZE DAL DUCETTO DI RIGNANO – SE CONSULTA SMANTELLA ITALICUM, CONGRESSO IN AUTUNNO: TANTO NON SI VOTA – IN CASO CONTRARIO, VOTO A GIUGNO E PENSIONE AI PEONES

 

Dagonota

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Aria pesante al Nazareno per Matteuccio. Da quando ha perso il referendum, il Ducetto di Rignano avrebbe già perso il 15% di seguaci dentro il Pd. Per ribaltare la situazione, Renzi conta di spadellare sabato a Rimini la nuova segreteria, così da riconquistare il centro della scena.

 

BERSANIBERSANI

Sono in tanti, però, quelli che vogliono smarcarsi dall’ex premier. Uno di questi è Andrea Orlando. Il ministro della Giustizia sta facendo di tutto per allontanarsi da Matteo. E Pierluigi Bersani comincia a pensare che possa essere proprio il ligure il “nuovo Prodi” che mezzo Pd sta cercando con il lanternino.

 

andrea orlandoandrea orlando

Umori che non sfuggono agli spioni del Nazareno. Così, Matteo sta accarezzando una contromossa. Qualora la Corte Costituzionale dovesse smantellare totalmente l’impianto dell’Italicum, allontanando la possibilità di elezioni anticipate, Matteuccio sta ragionando sull’eventualità di convocare per l’autunno un Congresso Pd: così da essere lui a dare le carte (cioè, preparare le liste) in vista del voto nella primavera del 2018.

 

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Se, al contrario, dalla Consulta uscirà una sentenza che non esclude un voto anticipato (giugno?), allora l’accelerazione la subirà la proposta di legge che consentirà ai peones di accumulare i versamenti contributi all’Inps, e non perdere il vitalizio.