DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Salvaggiulo per “La Stampa”
Si accende lo scontro sulla giustizia dopo l'accelerazione su intercettazioni e prescrizione, con il ritorno alla legge ex Cirielli […]. Il M5S contesta al governo di «salvare i corrotti in modo vergognoso».
Il Pd parla di «giustizia di classe, dura con i briganti e debole con i galantuomini». Il governo risponde definendo gli oppositori «turisti della democrazia». E oggi è atteso l'intervento del ministro della giustizia Carlo Nordio, oltre che dei leader dell'opposizione Elly Schlein e Giuseppe Conte, al congresso palermitano di Area, la principale corrente progressista della magistratura, che ieri ha lanciato un allarme per i «segnali di tirannia della maggioranza […]». E un appello a «resistere alla restaurazione, uscendo dalla aule dei tribunali».
All'indomani del voto della Camera sul decreto intercettazioni, è Federico Cafiero De Raho, ex procuratore nazionale antimafia oggi deputato M5S, a rilanciare: «Il governo protegge corrotti e corruttori, pubblici ufficiali e politici che commettono reati contro la pubblica amministrazione. Altro che sovranisti della legalità, stanno smantellando tutta la legislazione che combatte l'intreccio tra mafia e corruzione».
Un attacco che arriva proprio mentre i ministri Nordio e Piantedosi presiedono a Palermo la conferenza internazionale con delegazioni di 30 Paesi sulla cooperazione antimafia. Una kermesse nel nome di Falcone e Borsellino, ospitata non a caso nell'aula bunker dell'Ucciardone che ospitò negli Anni 80 il primo maxiprocesso alla mafia.
Da questo luogo simbolico risponde il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove: «Il governo ha preservato le intercettazioni contro la criminalità organizzata e per i reati più gravi. Il M5S, per bocca di Cafiero de Raho, farnetica di presunti ed inesistenti regali ai corrotti. Delle due l'una: o non sanno quel che dicono e vivono l'impegno parlamentare come turisti della democrazia, o siamo alla malafede più conclamata. Proveremo con dei disegnini».
Parole che Cafiero definisce «offensive». La polemica proseguirà oggi, sempre a Palermo ma a qualche centinaio di metri di distanza, nella sala del rettorato un tempo sede del tribunale dell'inquisizione dove si svolge il congresso di Area, la corrente progressista delle toghe.
il messaggio in inglese di edmondo cirielli 3
Un congresso molto politico, segnato dalla relazione del segretario Eugenio Albamonte, che non ha solo contestato le riforme del governo Meloni, ma ha tracciato un quadro generale di «attacco portato alla giurisdizione su diversi piani, convergenti verso un drastico ridimensionamento del potere giudiziario quale strumento di controllo della legalità».
[...] La magistratura progressista rivendica un ruolo attivo come «baluardo dei diritti degli ultimi, che stanno retrocedendo», come ha detto Lia Sava, procuratrice generale di Palermo. Un interventismo contestato dal vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, secondo cui «il pm non è un'autorità morale e la ricerca del bene comune non è suo compito, è tempo che la politica riprenda la sorte della sua virtù pubblica».
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