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"NON CI PUO' FAR CONDIZIONARE DAGLI UMORI DEI SOCIAL" - ANCHE L'AMICO (O EX?) GIOVANNI TOTI BACCHETTA SALVINI SU VACCINI E GREEN PASS: "DEVE FIDARSI DEI SUOI GOVERNATORI, QUELLI CHE NEGLI OSPEDALI CI VANNO E QUINDI SANNO CHE I NON VACCINATI SONO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA. UNA FORMAZIONE POLITICA CHE VUOLE CANDIDARSI A GUIDARE IL PAESE, PUÒ ESSERE INTERLOCUTRICE DI UNA MINORANZA DI GRUPPI ANTISISTEMA, ESPRESSIONE DI UNA CULTURA ANTIMODERNISTA E COMPLOTTISTA?"

Adriana Logroscino per il "Corriere della Sera"

 

Qualche settimana fa aveva proposto la vaccinazione obbligatoria degli over 50. Ora, rispetto all'estensione del green pass, invita Salvini a fidarsi dei suoi governatori, quelli che «negli ospedali ci vanno e quindi sanno che i non vaccinati sono la stragrande maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva».

giovanni toti marco bucci matteo salvini

 

Giovanni Toti, presidente della Liguria e leader della formazione di centrodestra Coraggio Italia, è un pro-vax della primissima ora. Presidente Toti, Salvini frena sull'estensione del green pass: calcolo o convinzione?

«Vedremo cosa faranno gli esponenti della Lega in Consiglio dei ministri. Questo è quello che conta. Se le esternazioni di Salvini fossero il risultato di un calcolo politico, sarebbero a mio avviso un calcolo sbagliato. Gli italiani, lo confermano anche i sondaggi, vorrebbero l'obbligo vaccinale, figuriamoci se non sono favorevoli a un uso più largo del green pass. La priorità, in questo momento, è la sicurezza che passa dalla sicurezza nei luoghi di lavoro e ovunque sia possibile».

 

E quelli che temono il vaccino e sentono l'estensione del green pass come una compressione della propria libertà?

giovanni toti marco bucci edoardo rixi matteo salvini

«Una minoranza. Rumorosa, ma sempre una minoranza. Gruppi antisistema, espressione di una cultura antimodernista e complottista che non si fida delle istituzioni. Che ritiene lo Stato imbrogli i cittadini. Una formazione politica che vuole candidarsi a guidare il Paese, può essere interlocutrice benevola di questa minoranza?».

 

Alla base delle posizioni di Salvini può esserci anche una competizione con Fratelli d'Italia, che ha un bacino elettorale simile a quello della Lega, ma è all'opposizione del governo Draghi. Non crede?

«Certo, che in vista delle scadenze elettorali si inneschi una competizione tra partiti vicini, è fisiologico ed è comprensibile. Ma dubito che competere sull'estensione del green pass sia una tattica vincente sotto il profilo del consenso. E in ogni caso Lega e FdI sono l'architrave di un centrodestra che si candida a governare il Paese dopo Draghi.

 

matteo salvini giovanni toti

Le rispettive classi dirigenti devono dimostrare di averla una cultura di governo, non possono farsi determinare dagli umori dei social. Va detto che sul green pass si sono create posizioni trasversali non solo nella Lega, ma anche in altre culture politiche: Cacciari è contrario in nome di un principio di libertà».

 

Ecco, Cacciari non è un «antisistema». Alle sue obiezioni, cosa risponde?

 «L'idea che si difenda la libertà non estendendo l'obbligo di green pass è frutto di un grande equivoco: l'alternativa non è tra l'obbligo di esibirlo o la libera circolazione, ma tra l'obbligo di esibirlo e un nuovo lockdown con le relative limitazioni. Limitazioni che per alcuni, come le attività commerciali, significa non lavorare e non guadagnare. E per tutti si traduce in una nuova battuta d'arresto per l'economia del Paese, che non ci possiamo permettere. La ripresa ha bisogno di stabilità. Non facciamo le cicale con i dati di oggi per poi pentircene domani. È già capitato».

 

TOTI MELONI SALVINI

Salvini chiede tamponi gratis: potrebbe essere un compromesso perché l'obbligo di green pass non sia un salasso per i non vaccinati?

«I tamponi sono come il termometro: servono perché misurano la febbre. I vaccini sono come l'antipiretico: la curano, cioè, nel caso del Covid, fermano il diffondersi dell'infezione. Non c'è nesso, non facciamo salti logici. Spero il governo estenda il più possibile l'obbligo di green pass, senza contropartite».

 

Leghisti di razza, come Zaia e Fedriga, non seguono la linea di Salvini. Un caso che siano presidenti di Regione?

«No. I presidenti di Regione vedono nelle corsie degli ospedali che effetto ha il virus sui non vaccinati».

TOTI RIXI SALVINI