DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA…
Tommaso Labranca per "Libero Quotidiano"
Chissà cosa penserà di tutto questo Beppe Grillo che in un lontano spot per lo yogurt indossava una felpa con la scritta «University of Catanzaro». Molti risero credendo che laggiù non vi fosse ateneo. Invece c'è. Si chiama Magna Graecia e ora offre ai suoi studenti i corsi di un nuovo docente: Francesco Saverio Caruso. Non è un omonimo dell’obliato Masaniello no global che urlicchiò per qualche tempo nei servizi del TG3. È proprio lui. Catanzaro, tra Ionio e Tirreno, era nota come la "Città tra i due mari".
E anche come la "Città dei tre colli", quelli che appaiono nel suo stemma. Da oggi, per progressione numerica, sarà anche la "Città dei quattro palmenti". Quelli ai quali Caruso mangerà grazie alla cattedra di "Sociologia dell'ambiente e del territorio".
Notizia triste. E non perché un arruffapopoli oggi ricopre un ruolo formativo per gli studenti. È triste l'afflosciamento dell'indole "rebelde" colui che nel 2007 aveva definito "assassini" Marco Biagi e Tiziano Treu e che oggi, per difendersi dalle critiche, risponde così: «Dopo anni e anni di studi e ricerca, dopo l’accesso previo concorso pubblico…»
Previo concorso pubblico! Dalle parole come pallottole al linguaggio da denuncia smarrimento patente. Analizziamo quella dichiarazione leopardiana di «anni e anni di studi». Nella risposta che l'offeso Caruso ha dato al suo principale accusatore, Ivan Cardamone (Forza Italia), presidente del consiglio comunale di Catanzaro, si legge: conseguimento del titolo di dottore di ricerca in sociologia, assegnazione previo concorso pubblico (e due!) di un assegno di ricerca post-doc, diverse pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali di fascia A, incarichi di insegnamento presso l'Università della Calabria e di Napoli (lui al nord si rifiuta di insegnare), relazioni presentate a convegni mondiali a Delhi, Lisbona, Bruxelles, Murcia, Londra…
Quando il Caruso avrà trovato il tempo di fare tutta questa brillante carriera accademica impegnato com'era a okkupare sale studio bolognesi, a collaborare con la Rete Meridionale del Sud Ribelle, ad affrontare una impegnativa lista di appuntamenti in pretura per aggressioni a poliziotti et al.
E poi la politica con Rifondazione Comunista, cosa di cui lo stesso Bertinotti si pentì. Nel 2008 Caruso, dopo essere stato trombato alle elezioni, dichiarò che da allora in poi avrebbe fatto il «sovversivo a tempo pieno». Evidentemente la crisi ha tagliato non solo le ordinazioni in campo metalmeccanico, ma ha anche drasticamente ridotto la domanda di sovversivi full-time. E allora, coda tra le gambe e vai col posto fisso. Meglio se statale. Caruso non è il primo e non sarà l'ultimo.
I punk che gridavano «No future» oggi scendono in piazza per «avere un futuro». I frequentatori dei centri sociali che contestavano il lavoro oggi protestano per un lavoro fisso alle Poste. Un’altra pugnalata nel cuore di Antonello Venditti. Compagno di scuola, compagno di niente… sei finito in banca pure tu? Meglio, risponde il compagno Caruso. Sono finito all'università di Catanzaro. Come dire: banca o cattedra, purché se Magna. Graecia.
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