DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”
[…] Michel Barnier, ex commissario europeo per il Mercato interno e capo negoziatore della Brexit, guarda con positività alle trattative fra i Paesi europei sui temi economici. […] Il politico francese nato nelle Alpi della Savoia è calmo nel definire l'attuale situazione sul futuro dei conti pubblici Ue […]
Ci sono molti stalli nei negoziati in Europa in questo momento, dal Patto di Stabilità al Mes. Perché?
«Ogni sette anni dobbiamo costruire una prospettiva finanziaria per l'Unione europea. La crisi del Covid ci ha colpito duramente e l'economia era instabile. Ora la situazione si è irrobustita e dobbiamo andare avanti. […]».
C'è un problema anche con il primo ministro ungherese Viktor Orban. C'è la possibilità che Giorgia Meloni sia più vicina a Budapest che a Bruxelles?
«Una questione chiave è la guerra in Ucraina. C'è una differenza tra Orban e la posizione della maggioranza degli Stati membri nei confronti della Russia. Il dialogo con Orban è complicato ma lui sa dove sono le linee rosse e sa, ovviamente, che è nell'interesse dell'Ungheria rimanere un attore forte all'interno dell'Ue».
L'Italia ha un governo di destra molto forte. È un problema, visto che si parla apertamente di veti?
«[…] dobbiamo stare attenti affinché i capi di Stato di tutta Europa agiscano a favore dell'unità dei 27 Stati membri. È interesse di ogni Paese avere una Ue forte, così come è interesse dell'Italia essere e restare in prima linea nel progetto europeo come lo è da sessant'anni. Sotto questo versante occorre capire se l'Italia vuole stare in prima fila o no».
Meloni può difendere gli interessi nazionali ed essere parte del progetto europeo?
«[…] l'unico modo per trovare un equilibrio tra Cina e Stati Uniti sono le crescenti potenze regionali; è restare insieme a livello europeo. L'unico modo in cui l'Italia o la Francia possono continuare a sedersi al tavolo dove si crea l'ordine o il disordine globale è quello di far parte di un'Unione Europea ancora più forte».
URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - VIKTOR ORBAN
Che aspettative dalle prossime elezioni europee?
«Che i partiti filoeuropei riescano a formare una coalizione forte. Spero che i tre principali partiti in Parlamento trovino un modo per costruire questa coalizione e seguire questa linea filo Ue. Essere europeisti non significa credere che nulla debba essere cambiato a Bruxelles o a Strasburgo. Vuol dire aspettarsi di più, che venga alzata l'asticella affinché l'Unione europea sia più forte». […]
VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI AL CONSIGLIO EUROPEO
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