
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A…
DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)
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È ora d’allacciarsi le cinture. Giovedì, su input della Maga-influencer Laura Loomer, Trump ha cacciato su due piedi il generale Timothy Haugh, direttore della National Security Agency, l’agenzia federale di spionaggio, gettando nel panico l’intelligence occidentale.
La NSA è infatti la principale agenzia di cyberspionaggio degli Stati Uniti (con 32 mila dipendenti, è quasi il 50 percento più grande della CIA) e il Cyber Command è il suo braccio militare. Il generale Haugh aveva l’arduo compito di risolvere le enormi vulnerabilità americane rese evidenti negli ultimi anni dalle interferenze di Mosca nelle elezioni del 2016 (guidava il "Russia Small Group"), e soprattutto dall’ondata di intrusioni della Cina nelle reti di servizi pubblici e nel sistema delle telecomunicazioni, piazzando malware e ransomware (un tipo di malware che limita l'accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuoverlo).
In una approfondita inchiesta, il “New York Times” riporta una dichiarazione del senatore Mark Warner della Virginia, il principale democratico del Comitato per l'intelligence del Senato: "In un momento in cui gli Stati Uniti stanno affrontando minacce informatiche senza precedenti, come ha chiaramente evidenziato l'attacco informatico Salt Typhoon dalla Cina, in che modo licenziare Haugh renderebbe gli americani più sicuri?".
‘’Il senatore Warner si riferiva a un'operazione in cui l'intelligence cinese si è addentrata così profondamente nelle reti di telecomunicazioni americane da avere accesso al sistema del Dipartimento di Giustizia per l'intercettazione legale di chiamate o messaggi di testo e da poter ascoltare alcune conversazioni, tra cui quella di Trump durante la sua campagna elettorale dell'anno scorso’’, sottolinea il NYT.
Il licenziamento di Haugh avviene dopo settimane in cui l'amministrazione Trump ha spazzato via i capi dei servizi segreti, Cia e Fbi, che considera il cuore di quel Deep State che, secondo lui, lo perseguita fin dall’elezione presidenziale perduta contro Biden del 2020, un esito che lui ha sempre considerato un imbroglio ordito dai dem (di qui, l’assalto incredibile a Capitol Hill).
L'epurazione è partita al galoppo con la nomina di John Ratcliffe a capo della Cia col compito di far fuori gli spioni assunti negli ultimi due anni dai collaboratori di Biden. Dopo la Cia, Trump ha smantellato l’Fbi: licenziati i sei dirigenti apicali e diversi capi di uffici sul campo in tutto il Paese.
Tra questi c'è il direttore dell'ufficio di Washington, David Sundberg, coinvolto nell'inchiesta sul ruolo del presidente americano nella rivolta del 6 gennaio 2021. E chi ha scelto il Trumpone come direttore dell’intelligence nazionale Usa? Nientemeno che Tulsi Gabbard, soprannominata “la fidanzata di Mosca”, dotata di zero grammi di autorevolezza a livello internazionale.
Allo stesso tempo, l'amministrazione ha ridotto gran parte del complesso sistema di allerta per gli attacchi informatici, una rete attraverso la quale le aziende tecnologiche collaborano con l'FBI e le agenzie di intelligence per proteggere la rete elettrica, le condutture e le reti di telecomunicazioni.
Esperti di sicurezza informatica, funzionari statali e deputati, per lo più democratici ma anche alcuni repubblicani, hanno iniziato a lanciare l'allarme sul fatto che gli Stati Uniti stanno abbattendo un sistema che, pur essendo ancora pieno di falle, ha richiesto un decennio per essere costruito.
Eppure, durante il suo primo mandato, sottolinea il ‘’New York Times’’, l’amministrazione Trump aveva rafforzato le difese informatiche con una legge che ha istituito la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e la Casa Bianca ha iniziato a elencare pubblicamente i paesi che stavano attaccando gli Stati Uniti.
pete hegseth si ubriaca in diretta capodanno di fox news 2023 7
Ma Trump si è mosso nella direzione opposta nel suo secondo mandato. Per quattro anni, ha nutrito profondi risentimenti nei confronti della CISA, che aveva dichiarato che le elezioni del 2020 erano state del tutto regolari, smentendo le sue false affermazioni secondo cui era stato imbrogliato sulla vittoria.
Una volta insediato, a King Donald sono bastate poche settimane, per smantellare i programmi federali che monitoravano l'influenza straniera e la disinformazione. A inizio marzo, CISA, che è incastonata nel Dipartimento della Sicurezza Interna, ha tagliato più di 10 milioni di dollari di finanziamenti per due programmi di condivisione di informazioni sulla sicurezza informatica che hanno contribuito a rilevare e scoraggiare gli attacchi informatici.
Una epurazione mai vista nella transizione da un presidente all’altro che allarmando l’intelligence occidentale. C’è chi, buttato fuori a calci, può vendicarsi mettendo a disposizione ciò che sa.
Con il Caligola di Mar-a-lago che flirta con Putin, per gli alleati storici degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Israele, Arabia Saudita, (con l’intelligence italiana i rapporti sono stati sempre buoni ma non al punto di condividere i segreti più importanti) condividere le informazioni con Washington, è diventato un rischio.
Il recente scandalo sull’uso di un’app commerciale, Signal, per la chat nella quale i capi di Pentagono, dipartimento di Stato, Casa Bianca e servizi segreti hanno discusso dell’attacco aereo e missilistico contro gli Houthi in Yemen, sta coinvolgendo il discusso consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Michael Waltz, e il segretario della Difesa, l'impresentabile Pete Hegseth.
Il premier britannico Keir Starmer, oggi in modalità europeista, si sta adoperando per convincere Canada, Nuova Zelanda e Australia (tutti paesi del Commonwealth) a ‘’espellere’’ gli Stati Uniti trumpiani dall’alleanza “Five Eyes” per lo scambio di informazioni tra i servizi segreti dei cinque paesi.
INFLUENCER NELLO STUDIO OVALE FA DECAPITARE L’INTELLIGENCE
Massimo Basile per la Repubblica
La cospirazionista di destra Laura Loomer mercoledì è entrata nello Studio Ovale della Casa Bianca con un elenco di nomi di persone della sicurezza nazionale da epurare. Le ha accusate di essere “infedeli” a Donald Trump e aver tradito i principi del movimento Maga.
L’incontro è durato trenta minuti. Erano presenti il vicepresidente J. D. Vance, il capo dello staff Susie Wiles e il consigliere Michael Waltz.
Il giorno dopo il presidente degli Stati Uniti ha cacciato un generale e cinque dirigenti, decapitando i vertici dell’intelligence di cybersicurezza, l’agenzia federale che contrasta gli hacker cinesi, russi e iraniani.
Trump ha negato che Loomer c’entrasse con la purga, ma la tempistica con l’incontro nello Studio Ovale, rivelato dal Washington Post, è apparsa sospetta. Lei stessa, su X, aveva accusato Trump di mettere a rischio la sicurezza nazionale non valutando a sufficienza i suoi collaboratori. L’elenco presentato dall’influencer era formato da dieci nomi. Sei di questi sono statti epurati.
Degli altri quattro, di cui due stretti assistenti di Waltz, non si conosce il destino. A pagare sono stati pezzi da novanta. Il più alto in carica è Timothy Haugh, generale pluridecorato, direttore della National Security Agency, l’agenzia federale di spionaggio, e capo del Cyber Command, l’unità operativa di cybersicurezza.
La vice, Wendy Noble, è stata rimossa e assegnata a un altro incarico al Pentagono. Cacciati David Feith, direttore della sicurezza tecnologica; Maggie Dougherty, responsabile delle organizzazioni internazionali; Brian Walsh, direttore per l’intelligence, e Thomas Boodry, che si occupava di affari legislativi.
Trump si è limitato a dire: «Mandiamo via chi non ci piace, non sa fare il proprio lavoro o è fedele a qualcun altro». Le congiure sono la sua ossessione.
Anche nel primo mandato Trump ha cacciato collaboratori sospettati di non essergli fedeli.
La differenza è che adesso le epurazioni gli vengono suggerite da un’influencer complottista: Loomer è mal sopportata dallo staff della Casa Bianca, considerata troppo invadente, ma non per Trump. L’estate scorsa i siti di gossip avevano ipotizzato una relazione sentimentale tra i due.
Ma definire Loomer, 31 anni, solo “complottista” non rende bene l’idea: la donna seguita su X da oltre un milione di utenti ha tirato fuori la bufala degli immigrati haitiani che in Ohio rapivano e mangiavano cani e gatti domestici.
Loomer si proclama «orgogliosa islamofoba», ha definito gli attentati dell’11 settembre 2001 un «lavoro interno» nonostante gli atti dell’inchiesta dicano il contrario, bollato come «messinscena » alcune stragi di massa avvenute nelle scuole americane e teorizzato la nascita in laboratorio di una tempesta di neve per colpire Des Moines, in Iowa, nel gennaio di un anno fa, alla vigilia delle primarie repubblicane, al solo scopo di ostacolare l’affluenza degli elettori trumpiani.
NSA NATIONAL SECURITY AGENCY INTERCETTA GLI AMERICANI
Peter Schorsch, repubblicano fondatore del sito Florida Politics , sul Washington Post l’ha paragonata a un insetto a cui sono stati iniettati i rifiuti radioattivi di Godzilla. Voleva dire che è così molesta e tossica che non sembra far parte del genere umano.
timothy d. haugh direttore della nsa
Ma è tra le poche in grado di entrare nello Studio Ovale e farsi ascoltare. Il licenziamento improvviso del presidente Trump, giovedì, del capo della National Security Agency e dello US Cyber Command, è stato l'ultimo di una serie di azioni che hanno messo a dura prova le difese informatiche del Paese, proprio mentre questo stava affrontando gli attacchi più sofisticati e prolungati nella storia della nazione.
National security agency NSA
audizione di tulsi gabbard in senato 7
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tulsi gabbard
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