marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

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MARINA BERLUSCONI INTERVISTATA DAL FOGLIO

L’intervista rilasciata al “Foglio” da Marina Berlusconi ha lasciato un segno profondo, soprattutto all’interno di Forza Italia.

 

Le parole della “Cavaliera” hanno colpito al volto il governo, con critiche sottili alle politiche più retrive del centrodestra: “Sono favorevole ai matrimoni gay. Sul suicidio assistito, penso che chi è afflitto da una malattia incurabile e dolorosa ha il diritto di porre fine alla propria esistenza con dignità”.

 

Marina ha invocato una “difesa comune” e una “politica estera comune” per l’Unione europea, in opposizione a chi, come Salvini e Meloni, vede l’Ue come una matrigna da cui fuggire.

 

antonio tajani

Ha esaltato la destra italiana che “oggi riesce a mantenere una posizione di piena adesione ai valori democratici”. Tradotto: occhio a non andare dietro ai deliri tecno-illiberali di Trump e Musk.

 

Ceffoni anche per le Big tech (“C'è un problema di concorrenza sleale grande come una casa...”) e al pazzariello Trump (“Spero che il paese che è sempre stato il principale garante dell'Occidente non abbia ora un presidente che ambisce a diventare rottamatore dell'Occidente stesso”).

 

meloni tajani

Marina ha rimarcato la personale “differenza” dalla Ducetta e dal governo dei patrioti. Le sue parole, inoltre, sono sembrate una presa di distanza anche da quel semolino di Tajani e dalla classe dirigente di Forza Italia, fattasi zerbino davanti allo strapotere di Giorgia Meloni.

 

Il partito fondato dal Cav dovrebbe rappresentare al meglio le istanze della famiglia Berlusconi e invece, agli occhi di Marina, si è accucciato ai piedi della premier.

 

silvio marina berlusconi

Come scrive Susanna Turco su “L’Espresso”: “Tajani si è ritrovato tre pagine del Foglio fitte dell'intervista di Marina, presidente di Fininvest e di Mondadori, finanziatrice di Forza Italia con 99 milioni di fideiussioni firmate dalla famiglia Berlusconi. Quasi 30 mila battute di parole: Tajani mai citato, Forza Italia nemmeno, critiche nette alle prime mosse di Trump (atti di bullismo politico) ai dazi e alle eccessive concentrazioni di potere, apertura su matrimoni gay e suicidio assistito, insomma il sapore complessivo di un cazzotto alla linea di Meloni, pedissequamente portata avanti dallo stesso Tajani”.

 

Il vicepremier e ministro degli Esteri ha incassato ma non ha gradito: ha rintuzzato quei pochi, nel partito, che hanno elogiato l’intervista della “Cavaliera”. Due giorni fa il senatore forzista Pierantonio Zanettin ha “osato” dichiarare: “Le parole di Marina Berlusconi sono una sveglia per noi”.

 

GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

E subito Tajani, attraverso il “Foglio”, gli ha mollato uno sganassone: “Non abbiamo bisogno di nessuna sveglia, perché siamo sveglissimi. Basta vedere quello che facciamo”.

 

“Marina è un’imprenditrice - ha proseguito Tajani - fa bene a dire ciò che pensa. Ma non ci ha mai chiesto né imposto nulla. La sento spessissimo. I rapporti sono amicali”. Poi l’affondo finale: “Non c’è bisogno di strumentalizzare ogni volta che un componente della famiglia Berlusconi dice qualcosa”.

 

MARINA BERLUSCONI DIVENTA CAVALIERA DEL LAVORO

Come scrive Ruggiero Montenegro per “Il Foglio: ”Tajani ha fatto riferimento ai giornali ma è difficile non cogliere un segnale diretto a qualcuno dei suoi. Anche perché, è sicuro il vicepremier, quanto detto da Marina ‘non era rivolto a Forza Italia, non è una questione interna. ‘Ho letto attentamente l’intervista.

 

Poi si può dire tutto e il contrario di tutto, ma non è questo il tema. Forza Italia ha superato il 10 per cento, siamo al 12 secondo alcuni sondaggi. La risposta ce l’hanno data gli elettori. Non abbiamo bisogno di sveglie’”.

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI

Un’artigliata, quella di Tajani, che mostra l’insofferenza personale, e di un bel pezzo di Forza Italia, verso le strigliate di Marina. E inizia a covare nel partito l’idea di emanciparsi, di affrancare dalla famiglia Berlusconi, una volta per tutte.

 

Sempre “il Foglio” rivela: “Altri, pur non mettendo in dubbio i legami con i Berlusconi, ritengono che comunque sia necessario acquisire un po’ alla volta maggiore autonomia: il partito saprebbe cavarsela. E poi c’è un’ultima variabile, rappresentata da quei parlamentari […] sempre pronti a guardarsi intorno, a destra più naturalmente ma anche nel campo dell’opposizione”.

 

A parole, è facile smarcarsi. Ma poi tocca andare al dunque. I Berlusconi finanziano Forza Italia: chi puo’ farlo al posto loro? Per liberarsi dal giogo di Marina, e di Pier Silvio, i “ribelli azzurri” dovrebbero trovare finanziatori disposti ad accollarsi le spese, onerose, dell’intera baracca.

 

LA PARTITA DEL CUORE NEL CENTRODESTRA - MEME BY SARX88

E, oltre al vile denaro, c’è un’altra questione fondamentale: la famiglia di Arcore possiede il simbolo del partito. Un simbolo nel quale campeggia, in bella evidenza, la scritta “Berlusconi”.

 

Un brand che garantisce voti. Forse anche per questo, nel prossimo weekend, verrà condotto un sondaggio riservato per testare l’apprezzamento del simbolo di Forza Italia senza la parola “Berlusconi”. Un segnale di sganciamento? Un primo passo verso il “decoupling” verso la famiglia di Arcore? Ah, saperlo…

 

1 - IL CENTRODESTRA DIVERSO DI MARINA

Estratto dell’articolo di Susanna Turco per “L’Espresso”

 

deborah bergamini marina berlusconi maria elisabetta alberti casellati foto lapresse

Quello che nessuno poteva immaginare era la tenaglia. Che cioè, dopo una vita passata pedissequamente nell'ombra di un uomo, di un leader, di un Cavaliere da lui soprannominato addirittura Maradona, arrivato a 71 anni e mezzo Antonio Tajani si trovasse alla fine stretto tra due donne: la premier e la presidente, Giorgia Meloni e Marina Berlusconi. Non solo stretto: più precisamente scavalcato dall'una e surclassato dall'altra.

 

Con la capa del governo accade continuamente, i casi più eclatanti sono stati la gestione della liberazione di Cecilia Sala e, nell'estate 2023, la tassa sugli extraprofitti bancari: in entrambi il vicepremier è stato tenuto all'oscuro di tutto. Con la primogenita di Silvio Berlusconi accade ogni sei mesi […] Solo un anno fa, al congresso di Forza Italia del febbraio 2024 in cui fu confermato segretario, erede sotto le insegne del defunto Silvio, predicava di voler tornare grandi protagonisti per occupare i grandi spazi tra Meloni e Schlein.

 

ANTONIO TAJANI - ELISABETTA CASELLATI - CLAUDIO LOTITO - PAOLO BARELLI - 1

Un anno dopo gli orizzonti sono meno ampi: nella trattativa sui giudici per la Consulta, per dire, al segretario dei grandi spazi è toccato placare i poi denegati sgambetti tra il capogruppo alla Camera Paolo Barelli e il senatore Claudio Lotito, per via della possibile elezione di Gennaro Terracciano, gradito all'uno e sgradito all'altro per questioni pare di giustizia calcistica.

 

[…] Se Giorgia Meloni s'è presa tutto il possibile margine di movimento su Donald Trump, Europa, Ucraina, nella feroce giornata di lunedì la voce della primogenita berlusconiana s'è presa il resto: la facoltà, e il senso, del dissentire, dell'immaginare un altro centrodestra.

 

LA VISITA DI GIORGIA MELONI A BERGOGLIO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Tajani si è ritrovato infatti tre pagine del Foglio fitte dell'intervista di Marina, presidente di Fininvest e di Mondadori, finanziatrice di Forza Italia con 99 milioni di fideiussioni firmate dalla famiglia Berlusconi. Quasi 30 mila battute di parole: Tajani mai citato, Forza Italia nemmeno, critiche nette alle prime mosse di Trump (atti di bullismo politico) ai dazi e alle eccessive concentrazioni di potere, apertura su matrimoni gay e suicidio assistito, insomma il sapore complessivo di un cazzotto alla linea di Meloni, pedissequamente portata avanti dallo stesso Tajani.

 

Quella linea che, per stare alla politica estera, suona all'incirca: stiamo con Trump ma anche con Bruxelles. Meloni la porta avanti col broncio e i dubbi al summit europeo organizzato a Parigi da Emmanuel Macron. Tajani la vira al cerchiobottismo pacioso […]: farsi gomma, resistere a tutto, non prendertela, vedrai che alla fine ti tengono.

 

marina berlusconi - sergio mattarella

[…] mentre lui predicava keep calm and carry on, cioè praticamente snocciolava il segreto del suo successo, Marina Berlusconi definitiva Trump un possibile "Rottamatore dell'Occidente" e di fatto allestiva una intervista-manifesto. […] la Cavaliera (lo è anche lei) ha in pratica fatto sapere che esiste altro oltre al day by day tajanesco, qualcosa che vola più alto, con orizzonti più lunghi del tatticismo esasperato di questa era politica […] Un'uscita accolta, non a caso, con assoluta freddezza dal centrodestra e dai giornali d'area e di famiglia (trafiletti, tagli bassi, imbarazzo): i Fratelli d'Italia e i leghisti non l'hanno neanche commentata.

 

In Forza Italia una fatica ad aprire bocca che può essere sintetizzata così: le agenzie di stampa hanno rilanciato la dichiarazione del sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago. S'è improvvisamente capito […] perché da quest'estate Tajani insista tanto sul tema dello ius scholae: cerca appunto di avanzare proposte cercando di non fare Fracchia, per venire incontro ai desiderata di Marina, che è più scatenata sui diritti Lgbt […] ma predica gradualismo sul tema della cittadinanza. E gradualismo Tajani offre.

ANTONIO TAJANI - ILLUSTRAZIONE DI FRANCESCO FRANK FEDERIGHI

 

Ma si capisce anche la fatica. Non è credibile quando parla di diritti civili, non ci crede nemmeno lui. Tajani è il coordinatore di un partito che non è il suo. Quindi si limita magari a ripetere quello che il proprietario di quel partito ritiene giusto. Ma così non funziona, protesta adesso Francesca Pascale, che non da oggi sogna una discesa in campo di Marina (lo ha ribadito sempre sul Foglio). La primogenita, però, ha sempre negato di voler discendere. […]

 

La somma perfidia […] è che Marina in queste scudisciate non cita Silvio Berlusconi come politico, ma come casa editrice. È il lancio o il rilancio della casa editrice intitolata al padre il contenitore dentro cui la primogenita si apre lo spazio per ragionare politicamente dell'Italia, dell'Europa, del mondo. Un micidiale, innocuo contenitore da dove […] ella si muove da editrice. Cosa fa un editore quando magari è insoddisfatto del capo attuale, del manager, del direttore? Rilascia interviste, per spiegare la sua sul mondo, sperando che qualcuno più in sintonia salti fuori. Certo, per combattere la rottamazione dell'Occidente a opera di Trump, Marina B. 2 rischia di rottamare questa Forza Italia […]

 

2 - I MESSAGGI DI TAJANI

Estratto dell’articolo di articolo di Ruggiero Montenegro per “Il Foglio”

 

gianni letta - marina berlusconi

“Non abbiamo bisogno di nessuna sveglia, perché siamo sveglissimi. Basta vedere quello che facciamo”. Antonio Tajani sgombra il campo da quelle che definisce “strumentalizzazioni”, dopo l’intervista rilasciata da Marina Berlusconi a questo giornale. E dopo le dichiarazioni, da parte di esponenti di Forza Italia, che ne sono seguite. Il leader azzurro, vicepremier e ministro degli Esteri, manda un messaggio chiaro al suo partito, e all’esterno. Lo fa rispondendo a una domanda del Foglio, a margine della conferenza stampa in cui illustra il percorso di Forza Italia verso il Congresso del Partito popolare europeo che si terrà a Valencia a fine aprile.

 

[…] Due giorni fa […] era stato il senatore azzurro Pierantonio Zanettin a spiegare (al Fatto) che le parole di Marina Berlusconi sono “una sveglia per noi”. Mentre Giorgio Mulè aveva invitato Tajani “a mangiare filetto di tigre”. Uscite che il ministro degli Esteri sembra non aver gradito. “Marina è un’imprenditrice, fa bene a dire ciò che pensa. Ma non ci ha mai chiesto né imposto nulla. La sento spessissimo”, ha rivelato Tajani. Con lei, ha aggiunto, i “rapporti sono amicali”.

 

Poi l’affondo: “Non c’è bisogno di strumentalizzare ogni volta che un componente della famiglia Berlusconi dice qualcosa”. Tajani ha fatto riferimento ai giornali ma è difficile non cogliere un segnale diretto a qualcuno dei suoi. Anche perché, è sicuro il vicepremier, quanto detto da Marina “non era rivolto a Forza Italia, non è una questione interna. Ho letto attentamente l’intervista. Poi si può dire tutto e il contrario di tutto, ma non è questo il tema”. Il segretario ha infine rivendicato con convinzione l’ottimo stato di salute di Forza Italia. “Ha superato il 10 per cento, siamo al 12 secondo alcuni sondaggi. La risposta ce l’hanno data gli elettori. Non abbiamo bisogno di sveglie”.

 

Un solco in cui si inserisce anche il ragionamento di Alessandro Cattaneo, secondo cui “i valori restano quelli incarnati e portati avanti da Silvio Berlusconi. Ma siamo andati oltre e abbiamo ottenuto risultati, nonostante qualcuno ci dava per morti”. Il capogruppo in Senato Maurizio Gasparri, […] si spinge ancora oltre. “Noi abbiamo un ruolo centrale in Italia e in Europa. La carriera di Tajani parla da sola” […] Eppure sono stati i suoi colleghi azzurri a ricorrere a certi toni critici.

 

marina berlusconi

Anche questo è gossip? Non tutti la pensano come lei? “Questo va chiesto a loro, non certo a me. Anzi se qualcuno se ne va, forse ci fa pure un favore”, risponde ancora il senatore con una battuta. Che però in qualche misura testimonia come Marina abbia innescato qualche sommovimento tra le varie anime azzurre. D’altra parte il rischio di rimanere schiacciati dalla destra -destra esiste – per qualcuno è già così – e per questo c’è chi vorrebbe dal segretario Tajani un piglio più deciso, per smarcarsi e riaffermare l’identità forzista rispetto a una maggioranza che su vari temi non incarna esattamente la storia del partito.

 

Altri, pur non mettendo in dubbio i legami con i Berlusconi, ritengono che comunque sia necessario acquisire un po’ alla volta maggiore autonomia: il partito saprebbe cavarsela. E poi c’è un’ultima variabile, rappresentata da quei parlamentari […] sempre pronti a guardarsi intorno, a destra più naturalmente ma anche nel campo dell’opposizione. […]

 

IL MANIFESTO POLITICO DI MARINA BERLUSCONI – NELL’INTERVISTA FIUME AL “FOGLIO”, LA PRIMOGENITA DEL CAV SPEDISCE UN MESSAGGIO ALLA MELONI: “MERITA STIMA E RISPETTO PER QUELLO CHE STA FACENDO. OGGI LA DESTRA ITALIANA RIESCE A MANTENERE UNA POSIZIONE DI PIENA ADESIONE AI VALORI DEMOCRATICI” (TRADOTTO: OCCHIO A NON ANDARE DIETRO A TRUMP E MUSK) – ESPONE LA SUA RICETTA PER L’EUROPA: “SERVE UNA DIFESA COMUNE, UNA POLITICA ESTERA COMUNE, UN DEBITO COMUNE” – SUI DIRITTI CIVILI MARCA LA DISTANZA DA GIORGIA: “SONO FAVOREVOLE AI MATRIMONI GAY, CONTRARIA ALLA MATERNITÀ SURROGATA. SUL SUICIDIO ASSISTITO, PENSO CHE CHI È AFFLITTO DA UNA MALATTIA INCURABILE E DOLOROSA HA IL DIRITTO DI PORRE FINE ALLA PROPRIA ESISTENZA CON DIGNITÀ…”

https://www.dagospia.com/politica/manifesto-politico-marina-berlusconi-messaggio-meloni-nell-intervista-424850

 

SILENZIO, PARLA MARINA – LA PRIMOGENITA DI SILVIO BERLUSCONI RILASCIA UN’INTERVISTA A TUTTO CAMPO AL “FOGLIO”. ATTACCA DONALD TRUMP: “SPERO CHE IL PAESE CHE È SEMPRE STATO IL PRINCIPALE GARANTE DELL'OCCIDENTE NON ABBIA ORA UN PRESIDENTE CHE AMBISCE A DIVENTARE ROTTAMATORE DELL'OCCIDENTE STESSO” – LANCIA UNA BORDATA A BRUXELLES: “SE L'EUROPA VERRÀ TAGLIATA FUORI DALLE TRATTATIVE PER LA PACE IN UCRAINA DOVRÀ FARE UNA SERIA AUTOCRITICA”. E AZZANNA LE BIG TECH: “C'È UN PROBLEMA DI CONCORRENZA SLEALE GRANDE COME UNA CASA...”

marina berlusconi maria elisabetta alberti casellati foto lapresse

https://www.dagospia.com/cronache/silenzio-parla-marina-berlusconi-critica-trump-spero-non-diventi-424822

IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI