MATTEUCCIO DOVRA’ CIUCCIARE IL BANANA: “FORZA ITALIA” E’ STATA DECISIVA PER IL VOTO SUL SENATO E ANCOR DI PIU’ LO SARA’ IN AUTUNNO PER LE MANOVRE ECONOMICHE - CON L’OPPOSIZIONE DI GRILLO, NCD, SEL, GAL E PARTE DEL PD, L’UNICO ALLEATO PER RENZI, E’ BERLUSCONI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

berlusconi renzi grazie amoreberlusconi renzi grazie amore

Il primo voto dei senatori sul Senato riformato, ridotto a soli cento membri e non eletto direttamente, sancisce una vittoria di Renzi, che subito l’ha celebrata su Twitter come inizio di un cambiamento che non si potrà più fermare. Il valore simbolico che il premier aveva connesso a questa riforma e il rischio, presente fin quasi all’ultimo, che tutto fosse rinviato a settembre, accresce il senso del risultato: anche se lo stesso Renzi non si nasconde che siamo solo al primo passo, e di qui all’approvazione definitiva del cambiamento della Costituzione (occorrono almeno altre tre votazioni) ci saranno sicuramente altri “intoppi” e servirà certamente più tempo del previsto.

 

berlusconi renziberlusconi renzi

Ma aver convinto la maggioranza dei senatori a votare per la propria cancellazione, fin dalla prossima legislatura (le volte precedenti, per la riduzione del numero dei parlamentari, le Camere si erano assegnate un congruo periodo di ripensamento), resta un evento eccezionale e il premier ha tutte le sue buone ragioni per essere soddisfatto.

 

L’accenno che tuttavia ha voluto fare ai chiaroscuri della giornata mette sicuramente in conto il risultato numerico - 183 voti, solo una ventina in più della maggioranza che sorregge il governo - e l’influenza che su questo ha avuto il partito trasversale dei contrari e dei dissidenti, unito fino all’ultimo, dopo la lunga battaglia dell’ostruzionismo, nella decisione di non partecipare al voto.

RENZI NELLIMITAZIONE DI BERLUSCONI NELLA RECITA PARROCCHIALE DEL RENZI NELLIMITAZIONE DI BERLUSCONI NELLA RECITA PARROCCHIALE DEL

 

Così, da un lato è diventato chiaro che senza l’apporto di Forza Italia (che pure ha dovuto scontare plateali dissensi) la riforma non sarebbe passata. E dall’altro è emerso un fronte trasversale composto, oltre che da Sel, Lega e Movimento 5 stelle, da un bel gruppetto di oppositori interni di Pd, FI e Gal.

 

L’obiettivo di questo schieramento, che conserva ovviamente al suo interno una componente di destra e una di sinistra, è di far saltare il “patto del Nazareno” tra Renzi e Berlusconi, che ha tenuto in aula, malgrado le defezioni, ed è stato rinsaldato prima della votazione finale. Ci riuscirà? Difficile dirlo adesso. Ma se oltre alle riforme istituzionali, la nuova opposizione deciderà di dedicarsi anche a quelle economiche, in autunno potrà dare filo da torcere a Renzi.

RENZI NELLIMITAZIONE DI BERLUSCONI NELLA RECITA PARROCCHIALE DEL RENZI NELLIMITAZIONE DI BERLUSCONI NELLA RECITA PARROCCHIALE DEL