
DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI…
MINACCIATO DA QUEL TESTA DI DAZIO DI TRUMP, IL GOVERNO MELONI NON SA CHE PESCI PRENDERE – L’ULTIMA IDEA E’ QUELLA DI INSISTERE CON L’EUROPA PER SGANCIARE UNA PARTE DEI FONDI PNRR DAI PROGETTI ATTUALI E DESTINARLI ALLE IMPRESE COLPITE DAI DAZI - IL CONTENITORE È LA REVISIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA CHE BRUXELLES ASPETTA DA SETTIMANE PER CAPIRE COME L’ITALIA INTENDE RIMODULARE ALCUNE SPESE – PER GIORGIA MELONI, IL “NUOVO” PNRR DEVE DIVENTARE UN SALVAGENTE: ORA CHE LE ACQUE SI SONO FATTE AGITATE, IL SOCCORSO EUROPEO È DIVENTATO INDISPENSABILE…
Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
giorgia meloni ursula von der leyen
Spiazzato e diviso. ll giorno dopo l’annuncio di Donald Trump sui dazi al 50%, il governo si scopre in difficoltà. E rilancia l’idea di destinare i soldi del Pnrr alle imprese italiane colpite dalle barriere commerciali.
Le tensioni montano ai massimi livelli. I due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, vanno in rotta di collisione. Dal palco del Festival dell’Economia di Trento è il leader della Lega a spargere critiche sulla capacità dell’Europa di trattare con l’amministrazione statunitense. «Il problema — dice — è chi sta trattando, conto che Bruxelles abbia la linea telefonica diretta con gli Usa».
Il paragone è con gli altri paesi, dall’India al Messico, impegnati a ridimensionare la portata dei dazi. «Se arriva un accordo con questi Paesi, persino con la Cina, e l’Ue resta fuori — insiste — il problema non è il modo di trattare, ma la mancanza di un’interlocuzione seria: l’impressione è che non ci sia nessuno a fare da contraltare».
IL DISCORSO DI GIORGIA MELONI ALLA CAMERA PER LA FIDUCIA
Le parole di Salvini suonano ostili a Forza Italia. «Il trattato e le norme dicono che tratta l’Unione europea, quindi io lavoro per aiutare l’Ue a raggiungere il migliore obiettivo possibile», mette in chiaro il leader degli azzurri, Antonio Tajani. Poi la frecciata diretta al collega vicepremier: «Non mi ha mai convinto — dice — la retorica antieuropeista, io sono un convinto europeista». Fonti di partito sottolineano che lo strappo di Salvini è stato bollato come un doppio errore. Non solo per la contestazione del metodo, e quindi di una trattativa guidata dall’Ue, ma anche per i tempi, ritenuti «inopportuni dato che ora la priorità è capire se Trump alzerà davvero i dazi».
Le distanze tra Salvini e Tajani aggiungono una grana a Giorgia Meloni, che nelle ultime ore si è ritrovata di fronte un quadro complesso, molto diverso da quello che aveva messo in conto appena qualche giorno fa, quando un accordo sui dazi appariva a Palazzo Chigi come un obiettivo raggiungibile. La premier, raccontano fonti dell’esecutivo, confida ancora che si possa arrivare a un’intesa accettabile con gli Stati Uniti, e quindi sostenibile per l’economia italiana.
ursula von der leyen giorgia meloni
Da Fratelli d’Italia filtra che c’è ancora spazio per l’obiettivo «zero per zero» dazi, ma nel governo si starebbe puntando a un accordo come quello raggiunto tra Washington e Londra, e quindi dazi al 10%.
Prima la strategia. Recita così: bisogna continuare a trattare. Lavorare per un compromesso, quindi, evitando fratture. […] Dentro il governo tira anche aria di smarrimento, seppure celato. Fonti dell’esecutivo ragionano così: «I dazi di Trump al 50% assomigliano a un modo per dire “i dazi ci sono”, dopo che la questione stava diventando una sorta di bolla che si stava sgonfiando». La premessa arriva a questa conclusione: «Siamo nel campo del non prevedibile».
Tra tante incertezze, una convinzione c’è. Insistere con l’Europa per sganciare una parte dei fondi Pnrr dai progetti attuali e destinarli alle imprese colpite dai dazi. Il contenitore è la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che Bruxelles aspetta da settimane per capire come Roma intende rimodulare alcune spese. Per Meloni, il “nuovo” Pnrr deve diventare un salvagente. Ora che le acque si sono fatte agitate, il soccorso europeo è diventato indispensabile.
DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI…
DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE…
DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO…
DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL…
FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO…
I PRIMI 25 ANNI DI DAGOSPIA - COME ANNUNCIATO, NESSUNA CELEBRAZIONE O FESTE TRULLALÀ. AL MAUSOLEO…