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CINA: ULTIMA IPOTESI XI JINPING, OPERATO CANCRO FEGATO...
Antonio Fatiguso per ANSA - Il vicepresidente cinese Xi Jinping, candidato a succedere al presidente Hu Jintao, ha subito un intervento chirurgico per un caso 'precoce' di cancro al fegato. L'ultima e suggestiva ipotesi sulla misteriosa sorte del leader in pectore, sparito dalla scena pubblica a inizio mese, é dell'Information Center for Human Rights and Democracy (Ichrd), un osservatorio sui diritti umani di Hong Kong, di solito ben informato sulle vicende di Pechino.
Xi, secondo quanto riporta il sito del centro con tanto di dettagli, è stato operato all'Ospedale militare 301 della capitale cinese, una struttura d'elite, dopo che "sono state rilevate cellule cancerose nel fegato a seguito di un controllo medico fatto il 2 settembre", il giorno successivo all'ultima apparizione pubblica con un discorso in una scuola di quadri del Partito comunista cinese (Pcc).
Lo stato di salute non è considerato preoccupante perché il tumore "era estremamente piccolo", al punto che, ormai in fase di avanzata guarigione, il vicepresidente potrebbe riapparire in pubblico già la prossima settimana. Sulla stampa si è riaffacciato il nome di Xi: il quotidiano Guangxi Ribao ha dato conto oggi di un messaggio di cordoglio per la morte di un ex leader della regione autonoma meridionale di Guangxi, scomparso di recente all'età di 102 anni.
Oltre al nome del vicepresidente, sono menzionati Hu e altri leader. Xi, 59 anni, è destinato a succedere nella carica di segretario del Pcc e di presidente nel congresso del Partito, il 18/esimo, atteso per ottobre, ma ancora da convocare. Le ipotesi sulla sua assenza si sono moltiplicate, alimentate da una ridda di voci incontrollabili: strappo ai muscoli della schiena mentre era in piscina, leggero infarto, attentato al quale sarebbe scampato, incidente d'auto in cui sarebbe rimasto ferito e intervento di ernia al disco.
Di sicuro c'é che sono stati annullati incontri in programma da tempo tra Xi e 'ospiti stranieri', tra cui il segretario di Stato Hillary Clinton, il premier di Singapore Lee Hsien Loong e quello danese Helle Thorning-Schmidt (era previsto lunedì). C'é un altro elemento da considerare, come detto all'ANSA da fonti diplomatiche: il contenzioso col Giappone sulla sovranità delle Senkaku/Diaoyu ha finora visto Pechino mettere in campo risposte meno nette di quelle decise nella crisi del 2010, dopo l' arresto di un capitano e il sequestro di un peschereccio cinesi.
Questa volta Tokyo ha nazionalizzato le isole e, soprattutto, ha approvato uno schema a tutto tondo, comprensivo di leggi ad hoc, per una sorveglianza fattuale delle acque delle isole con pieni poteri d'arresto in capo alla guardia costiera nipponica. Dei due pattugliatori (Haijian 46 e Haijian 49) del servizio di Sorveglianza marina cinese, il cui invio era stato annunciato dalla Xinhua pochi giorni fa come dimostrazione muscolare, si sono perse le tracce e non si sa se siano mai effettivamente arrivate alle isole contese. Ci sono le proteste anti-giapponesi in Cina, ma nei limiti di quando ci sono gli attriti bilaterali. Pertanto, "é possibile che la leadership cinese in questo momento sia impegnata su altro".
XI JINPING MENTRE PIANTA UN ALBERO A PECHINO jpegXI JINPING jpegXI JINPING E LA MOGLIE PENG LIYUAN ISOLE SENKAKU
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