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DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
DAGOREPORT
La paura nasce a tavola, direbbe qualche cineasta. A Palazzo Grazioli, si sa, niente abbuffate, cibi fritti o contraffatti, camerieri inopportuni o microfoni scoperti. No, no! La paura nasce durante la cena di ieri sera tra Dudù, il suo padroncino Silvietto e i fedelissimi di Farsa Italia.
Lì seduti, a un certo punto il Gran Macellaio Verdini Denis e la Badante Maria Rosaria Rossi si sono sputati in faccia di tutto in un trito pepato di accuse, rinfacci, illazioni, vaffanculi, ricicci vari e perfino minacce di botte. Sì, proprio "ahò, famo a menasse", con il mite Pompetta spiazzato e costretto a contemplare la perfetta rappresentazione di come il fu partito azienda sia in totale disintegrazione.
Ma qual è il vero punto del litigare? Uno solo? Impossibile. "Infiniti" è invece la risposta più corretta, con la variabile della scarsa fiducia tra tutti i partecipanti e non alla serata, sempre più pronti a vomitarsi la qualunque: tu sei alfaniano, no io sto con il Capo, no tu sei diversamente berlusconiano, no io sto con Denis senza diversamente; no tu hai sfumature di Berlusconi con accenti di Quagliarello; vaffanculo non prendo lezioni da te.
Ma tutto ciò nasconde una costante: qual è il vero ruolo della Santadechè? Gli ex di Forza Italia la detestano perchè non ha la loro visione "liberale" (manco fossero i nipotini di Einaudi e non gli avanzi di Craxi e Andreotti). I cattolici la patiscono perchè i suoi toni urlati sono lontani dalla loro fedina felpata.
Gli ex An la temono, perchè la giudicano falsa e opportunista. Gli altri la detestano perché non c'è un motivo per non detestarla. Eppure è lì, è sempre a caccia di visibilità e se non viene invitata ai vertici si presenta da sola. Se non viene coinvolta nelle decisioni, comunque poi fa finta di avervi partecipato.
Promette organizzazione, soldi, si rivende accordi importanti, appoggi ancor più strategici. Da chi, difficile dirlo. Così molti degli alfaniani sono convinti che sarà lei, solo lei, con qualche sfumatura di Verdini, a stilare le prossime liste elettorali, e che la Crudelia di Cuneo non vede l'ora di farli fuori tutti. Insomma, temono la falcidia generale. Con in Banana che poi allarga le braccia e fa lo gnorri a purghe ultimate.
Ma da dove arriva tutti questo potere? E' l'interrogativo che accomuna tutti, anche perché lo stesso Pompetta a parole dice di volerla allontanare, specialmente dopo la catastrofe dello scorso due ottobre, eppure solo da lei è andato recentemente per un appuntamento pubblico. Quando lei chiama difficilmente non risponde.
Quando lei le spara grosse, lui evita di sbugiardarla in pubblico. Da qui la risposta che in molti, sia falchi che colombe, si sono dati: il Pompetta ha ancora un debole fisico per lei, nonostante la guardia montata da Franceschina Pascale e nonostante l'età non verdinissima della signora. Ma a volte le zampe di gallina non contano, perchè anche l'esperienza fa buon brodo.
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