massimo dalema bicchiere di vino

L’UNICO “ROSSO” ANCORA IN GIRO NEL PD E’ IL VINO PRODOTTO DA D’ALEMA! MENTRE RENZI INCIUCIA COL BANANA, BAFFINO PROVA VENDERE IL SUO PINOT AL RISTORANTE “MAMMA ANGELINA” A ROMA, CON TANTO DI SERATA DEGUSTAZIONE

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renzi berlusconirenzi berlusconi

1. C’ERA

Jena per “la Stampa” - Renzi incontra Berlusconi e D’Alema presenta il suo vino, c’era una volta la sinistra.

 

2. E D’ALEMA PREFERISCE IL SUO VINO IL “ROSSO” CHE NON LO TRADISCE - L’EX PREMIER SOTTOLINEA I PREGI DELL’“INVECCHIAMENTO”

Mattia Feltri per “la Stampa

 

Anche qui si è presa una direzione, e decisamente più piacevole: aperitivo con rosé frizzante e resto della serata con Sfide e Pinot nero, bicchieri di rosso che sono passati sopra un menù di tartare di manzo, ravioli di carne e stracotto. 

renzi berlusconi ventriloquorenzi berlusconi ventriloquo


Su quest’ultimo piatto, Matteo Renzi ci avrebbe fatto della feroce ironia, visto che il grande protagonista della serata è stato Massimo D’Alema: perché incupirsi in Direzione - in questo caso con la d maiuscola - se la vita riserva nuove occasioni di trionfo?
Diluvia a Roma, via Boito, ristorante Mamma Angelina: qui ieri sera l’ex premier ha organizzato - da qualche settimana, quindi da tempi non sospetti - la sua serata di gloria enologica. 
 

Poco meno di un centinaio di amici, ristoratori, esperti, stampa specializzata e tre o quattro parlamentari (Luca Sani e Cristina Bargero) come lui più interessati ai retrogusti che ai retroscena. In fondo D’Alema è ormai un politico a tempo perso, sebbene conservi il cattivo umore di sempre. 
 

massimo dalema parle de son vin avec la sommelie??re ludivina wehmassimo dalema parle de son vin avec la sommelie??re ludivina weh

A fine agosto, per esempio, era finalmente una pasqua sulla piazza di Otricoli, borgo umbro sulle sponde del Tevere, col suo banchetto per la sagra VinOtricolando, e le bottiglie in vendita.

 

«Massimo, il frizzantino è buonissimo» gli dicevano i paesani con meritata familiarità. Niente acidità di stomaco, prodotta dal riflettere e discutere del giovane usurpatore fiorentino. Certo, fa un pochino impressione che D’Alema diserti proprio l’occasione ufficiale per dire al presidente del Consiglio, e dirglielo in faccia, tutto quello che pensa di lui. Ma ormai il pallino del produttore lo ha preso quantomeno per maggior soddisfazione.

dalemadalema

 

Gli capita persino di scaricare le cassette d’uva, dice con goduria da riscoperta della fatica da peone. Il suo vino, prodotto con una certa serietà, a decine di migliaia di bottiglie, va giù che è uno spettacolo, dicono i commensali rapiti e morbidosi.

 

La segretissima cena è stata messa in piedi con la speranza di piazzare il prodotto in qualche ristorante, ma non soltanto: lui vorrebbe varcare le frontiere, se non più per i tavoli delle trattative senz’altro per quelli del rifocillarsi.

DALEMA E RENZI DALEMA E RENZI

 

Ieri sera si è alzato e - mentre all’altro capo della città Renzi si saziava di potere - ha parlato di solfiti e sapori tannici e soprattutto di invecchiamento, settore in cui è ancora un pregio. Ecco, gli applausi li ha avuti anche lui, nonostante abbia chiuso il discorso di apertura, prima di darci dentro con le forchette, con uno splendido «A noi». Gastronomicamente parlando.

MASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINOMASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINO