L’UNIONE EUROPEA DISUNISCE LA DESTRA – PER FARAGE E GRILLO, I NO-EURO DI LE PEN SONO FASCISTI (E ANTISEMITI) – PER MARINE LE PEN, SALVINI, WILDERS (OLANDA) VILIMSKY (AUSTRIA) E ANNEMANS (BELGIO), FARAGE “RAPPRESENTA GLI INTERESSI DELLA BORSA E DELLA FINANZA INGLESI”

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Ivo Caizzi per il "Corriere della Sera"

Nell'Europarlamento è nato un nuovo gruppo di euroscettici. L'hanno annunciato nella sede di Bruxelles dell'Assemblea Ue la leader di estrema destra Marine Le Pen del Front National, che nelle elezioni europee è risultato primo partito in Francia, Matteo Salvini della Lega Nord, l'olandese Geert Wilders del Pvv, l'austriaco Harald Vilimsky del Fpö e il belga fiammingo Gerolf Annemans del Vlaams Belang.

Sempre nella capitale belga il leader degli euroscettici britannici Nigel Farage dell'Ukip, che ha ottenuto una vittoria simile a quella della Le Pen promettendo l'uscita del Regno Unito dalla Ue, ha incontrato a pranzo Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle. Intende convincerlo a entrare nel suo gruppo (a cui in passato aderiva la Lega Nord). Farage ha escluso di confluire in quello della Le Pen considerando la collega francese razzista e antisemita.

Nell'Europarlamento servono almeno 25 deputati di sette Paesi membri per formare un gruppo, indispensabile se si vuole attuare un minimo di opposizione alla maggioranza in genere formata da popolari (Ppe) e socialisti (Pse), stavolta forse anche con i liberali (Alde).

Le Pen, dopo un pranzo con Salvini, ha rivendicato con i quattro colleghi euroscettici un ruolo importante nella prossima legislatura. «Oggi stiamo scrivendo la storia», ha esultato Wilders. «Il super Stato della Ue deve sparire dalle carte geografiche», ha dichiarato Annemans.

«Sovranità nazionale» e blocco di qualsiasi «maggiore integrazione europea» costituiscono la base aggregante dei cinque movimenti anti-Ue. Ma non mancano le divisioni interne. Salvini ha sorvolato sulla linea separatista della Lega, rispetto al valore «patria» promosso dal Front National, o sulla passata adesione al gruppo di Farage. Ha spiegato che la priorità dei cinque partiti è affrontare «l'emergenza» costituita dalla disoccupazione, dall'immigrazione clandestina, dall' integralismo islamico e dai danni prodotti dall'euro.

Salvini ha difeso la leader del Front National affermando che nel gruppo «non ci sono nazisti o pericolosi soggetti antidemocratici». Ma migliaia di studenti e di lavoratori dei sindacati di sinistra hanno manifestato - nel quartiere di Bruxelles dove si trovano le istituzioni europee - per protestare contro «i fascisti» del nuovo gruppo formato nell'Europarlamento. L'ingresso principale dell'Assemblea Ue è stato temporaneamente chiuso dalla polizia per evitare rischi di scontri.

Le Pen, rivendicando 38 eurodeputati di cinque nazionalità, ha garantito la costituzione di un gruppo senza dover stringere alleanze con il partito greco di estrema destra Alba Dorata e con l'ungherese Jobbik. In genere non è comunque difficile ottenere l'adesione di qualche parlamentare isolato, se c'è da raggiungere il minimo di sette Paesi o di 25 eletti.

La leader del Front National ha accusato Farage di rifiutare l'alleanza non per motivi politici, ma perché «è a capo di un gruppo e ci vuole restare». Salvini ha aggiunto che il leader dell'Ukip «rappresenta gli interessi della Borsa e della finanza inglesi». Ma Le Pen non ha escluso possibili battaglie comuni con gli euroscettici britannici.

Il leader dell'Ukip, che vanta 24 seggi, preferisce convincere Grillo, che può offrire 17 eurodeputati. Entrambi hanno fatto sapere di aver deciso di «incontrarsi di nuovo» con l'obiettivo di trovare un accordo in grado di «incutere timore» agli euroburocrati di Bruxelles, destinati a finire nel mirino del M5S anche per i loro stipendi d'oro e gli innumerevoli privilegi.

 

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