massimiliano romeo convegno lealta' e azione

DIETROFRONT: LA LEGA NON ANDRA' AL DIBATTITO ANTI-GAY DEI NEO-FASCI DI “LEALTA’ E AZIONE” - DOPO LE POLEMICHE, IL CAPOGRUPPO DEL CARROCCIO MASSIMILIANO ROMEO ANNUNCIA IL FORFAIT - LA PROBABILE CANDIDATURA ALLA EUROPEE DEL GENERALE VANNACCI, QUELLO DE “I GAY NON SONO NORMALI”, È SOLO L’ULTIMO TASSELLO DELL’OFFENSIVA LEGHISTA CONTRO LA IDEOLOGIA GENDER - MARCELLO FOA: "HO DECISO DI NON PARTECIPARE AL CONVEGNO, CHE STAMANE È STATO ANNULLATO"

 

MAIL DI MARCELLO FOA A DAGOSPIA

marcello foa

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Dago, riguardo alla notizia pubblicata poco fa sul tuo sito. Spiace constatare che non siete aggiornati.  Ho comunicato ieri sera agli organizzatori che non avrei partecipato al convegno Homo Occidentalis.  Quando ero stato contattato non ero stato reso edotto dei legami dell'Associazione Bran.co  con una piccola formazione politica, Lealtà e Azione, di cui non conoscevo nemmeno l'esistenza fino a ieri. Da qui la mia decisione che ho annunciato anche sui miei canali social (X e Facebook).

Ti invito pertanto a rettificare immediatamente una notizia non veritiera e che mi associa a un movimento politico con cui non ho nulla da spartire.

Cordialmente.

Marcello Foa

 

“Homo Occidentalis”, la Lega al convegno neofascista di Milano. Romeo: “Non andrò”

Matteo Pucciarelli per “la Repubblica” - Estratti

 

massimiliano romeo

Povero “homo occidentalis”, uomo bianco e ariano (aggiungiamo noi), il “tipo umano contemporaneo” che fa una vitaccia tra “minacce transumaniste e propaganda Lgbt”. Al convegno dei neofascisti di Lealtà e Azione a Milano, appuntamento il 3 febbraio, ci doveva essere il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, il quale però ieri in serata — dopo la pubblicazione in mattinata della notizia sul sito di Repubblica — annuncia il forfait: «Non avevo ancora dato l’ok», dice.

 

 

Il parterre annunciato è ovviamente tutto al maschile, ci mancherebbe: oltre al redivivo Simone Pillon, senatore leghista nella scorsa legislatura e alfiere delle battaglie cosiddette pro-vita, ci saranno Marcello Foa — già presidente Rai, all’epoca indicato sempre dalla Lega — e il banchiere cattolico Ettore Gotti Tedeschi.

 

CONVEGNO LEALTA' E AZIONE PILLON FOA

L’incontro riporta in locandina il logo di Bran.co., per l’appunto una delle diramazioni “sociali” di Lealtà e Azione, e che serve a deviare un po’ l’attenzione rispetto alla natura politica, di estrema destra, del gruppo. Una sorta di maquillage sconosciuto ai più, non di sicuro alla Lega che con questa realtà neofascista ha un rapporto consolidato da diversi anni in Lombardia, fatto del sostegno militante nero a candidati in quota Carroccio. Ripagati, per così dire, anche con contratti di consulenza per alcuni di loro da parte di esponenti della Lega.

 

In locandina era dato per certo Romeo. Poi, vista anche la spinosità dell’argomento e il concomitante al caso Billi e aborto, la puntualizzazione: «Non andrò, non c’era l’ok alla mia presenza». Va detto che la minaccia della cosiddetta “ideologia gender” per Romeo non è un tema nuovo e sin da quando era consigliere regionale in Lombardia si era contraddistinto per battaglie conservatrici e identitarie. Spesso creando qualche malumore tra i colleghi leghisti del Pirellone, anche perché allora il presidente era Roberto Maroni e su questi temi aveva un approccio più laico. Altri tempi. Oggi quel tipo di propaganda e retorica è centrale per la “nuova” Lega nazionalista di Matteo Salvini; la probabile candidatura alla Europee del generale Roberto Vannacci, quello de «i gay non sono normali», è solo l’ultimo tassello di questo mosaico

massimiliano romeo matteo salvini

 

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