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DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
1 - LEGA: BELSITO RICONSEGNA A GDF DIAMANTI E LINGOTTI ORO
(ANSA) - Francesco Belsito, l'ex tesoriere della Lega Nord indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per truffa ai danni dello Stato e riciclaggio, ha consegnato i diamanti e i lingotti d'oro alla Guardia di finanza di Milano. La riconsegna è avvenuta tramite il suo legale, l'avvocato genovese Paolo Scovazzi.
Secondo quanto si è appreso, l'ex tesoriere della Lega nord ha consegnato 11 lingotti per un peso complessivo di 5 chilogrammi e 11 diamanti in una confezione sigillata. Il trasferimento è avvenuto a bordo di un'auto.
2 - LEGA: MARONI, NON MI INTERESSA CORSA A SEGRETERIA
(ANSA) - "Non mi interessa la corsa alla segreteria": parola di Roberto Maroni, che intervistato all'emittente bergamasca Radio Pianeta ha detto di ambire "a fare il leghista". Per Maroni non c'é una "persona carismatica" come è stato Bossi e si deve pensdare "a un gioco di squadra".
"Non ho cariche, mai avuto cariche dentro il partito salvo all'inizio quando ho fatto il segretario provinciale di Varese - ha detto -. Non mi interessa la corsa alla segreteria. Abbiamo la fortuna di avere tante persone giovani di valore" e fra queste ha citato Roberto Cota, Luca Zaia, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti Flavio Tosi e Giacomo Stucchi. "Abbiamo tantissimi giovani che sono in grado di gestire - ha concluso -. Una cosa è certa: una persona così carismatica, così potente, così forte come è stato Bossi non c'é e quindi si dovrà pensare a un sistema di governo della Lega diverso. Non affidarci a una persona che fa tutto perché non c'é". "Facciamo gioco di squadra: questa - ha concluso - è l'occasione per dire che tutte le nazioni fanno un gioco di squadra e si governa la lega con il massimo coinvolgimento di tutti".
3 - GRUPPO SENATO RATIFICA ESPULSIONE ROSI MAURO
(ANSA) - Il gruppo della Lega al Senato ha ratificato all'unanimità la decisione del Consiglio federale di espellere dal Carroccio la leader del sindacato padano Rosi Mauro, per essersi rifiutata di dimettersi da vicepresidente del Senato.
4 - ACCOLTE DIMISSIONI BOSSI JR MA CON POLEMICA
(ANSA) - Le dimissioni da consigliere regionale del leghista Renzo Bossi sono state accolte all'unanimità dall'aula del Pirellone. Ma la votazione, un passaggio di solito formale, è stata accompagnata da uno scambio polemico. "La vicenda del consigliere Renzo Bossi - ha detto Luca Gaffuri (Pd) - è l'immagine di una legislatura andata a male e che deve finire presto". Stefano Galli (Lega) ha però chiesto "soprattutto all'opposizione di fare autocritica: noi siamo coerenti".
Per prassi l'accettazione delle dimissioni di un consigliere regionale non viene accompagnata da dibattito, ma stamani le opposizioni hanno voluto evidenziare che il passo indietro di Renzo Bossi non è come gli altri. La discussione è durata un quarto d'ora: una volta ratificate all'unanimità le dimissioni, in Aula ha fatto il suo ingresso Clotilde Lupatini, leghista bresciana che ha preso il posto di Bossi Jr, eletta nello stesso collegio. Non è naturalmente in Aula stamani Monica Rizzi, altra leghista bresciana che si è dimessa ieri da assessore regionale allo Sport che non è consigliere e dunque ha concluso la sua esperienza al Pirellone.
5 - BONI, MI SONO SENTITO IN DOVERE CON PARTITO
(ANSA) - "Ho sentito un dovere in questo momento in cui il mio partito è continuamente sui giornali". Davide Boni ha spiegato così le sue dimissioni da presidente del Consiglio regionale della Lombardia. "Ne ho sentito il bisogno", ha poi aggiunto l'esponente della Lega in una conferenza stampa, aggiungendo che "non c'é stato altro, la mia situazione giudiziaria non è cambiata rispetto a 5 settimane fa" e "sono estraneo" a quella vicenda.
Boni ha spiegato che le sue dimissioni dal Pirellone saranno depositate domattina, mentre il sostituto (che sarà sempre leghista) verrà eletto l'8 maggio, nella prima seduta del Consiglio regionale. Di conseguenza, Boni lascerà anche la presidenza della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. "La Lega è la mia vita, da domani tornerò alla politica attiva, che mi mancava", ha sostenuto l'esponente della Lega spiegando in una conferenza stampa i motivi delle sue dimissioni.
Ma non c'é solo questo che, a suo dire, lo ha indotto a fare un passo indietro che era stato evitato più di un mese fa. "Dopo 35 giorni - ha detto facendo riferimento all'informazione di garanzia ricevuta per un presunto giro di tangenti - la situazione non è facile, soprattutto a livello personale, soprattutto avendo una famiglia". Boni ha assicurato di essere comunque "sereno".
6 - LEGA - TOSI A RADIO 24: "IL LEADER E' MARONI. BOSSI? COME SE IO VOLESSI FARE IL SINDACO FINO A 80 ANNI"
Radio 24 - "Il nuovo segretario federale deve essere quello più capace e bravo, che porta più consensi. Roberto Maroni rientra in pieno in questo identikit". Così il sindaco di Verona Flavio Tosi, sindaco di Verona, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24. Tosi, parlando del futuro della Lega, esclude che Umberto Bossi possa tornare segretario federale: "E' come se io pensassi di fare il sindaco fino a 80 anni - ha detto -. Bisogna dare spazio ai giovani, al ricambio, come nel mondo delle imprese e del lavoro. Bossi ha creato il movimento con un'intuizione geniale. Dunque resta il nostro padre nobile che ha dato tutto se stesso e purtroppo anche fisicamente. Resta una persona onesta e indiscutibile, visto che le indagini non lo stanno nemmeno sfiorando. Il suo ruolo è quello, il padre nobile del movimento, è corretto se rimane presidente della Lega".
Sulla possibilità di avere un futuro leader della liga veneta, Tosi ha replicato: "La questione territoriale ha poco senso: se i lombardi vogliono un lombardo, gli emiliani un emiliano e i veneti un veneto allora buonanotte, dividiamo la Lega e la spacchiamo. A qualcuno piacerebbe, ma non succederà ".
Sull'inchiesta in corso e delle ipotesi che l'ex tesoriere Belsito, Rosy Mauro e il senatore Stiffoni abbiano acquistato diamanti e oro, Tosi commenta a Radio 24: "E' una cosa che a sentirla raccontare ha dell'incredibile e fa rabbrividire. Ma aspettiamo di vedere le carte. Dagli atti giudiziari vedremo se sono stati comprati lingotti e diamanti, aspettiamo serenamente e celermente che la giustizia faccia il suo corso".
Intanto nella Lega continuano i passi indietro: dopo Renzo Bossi anche l'assessore regionale lombardo Rizzi si è dimessa: "Non sono epurazioni - ha commentato Tosi a Radio 24 -. Sono provvedimenti nei confronti di chi a vario titolo è stato coinvolto, senza alcuna condanna, in comportamenti poco chiari. Sono persone coinvolte in fatti spiacevoli che rischiano di gettare un'ombra sul movimento. La Lega per continuare a dimostrare di essere un partito diverso chiede un passo di lato a queste persone".
7 - MAFIA: BORGHEZIO, VENDIAMO SICILIA E CAMPANIA A USA O RUSSI - TANTO MALAFFARE NON SI ESTIRPA, NONOSTANTE I TANTI ONESTI
(ANSA) - "Inutile negare che la mafia in Sicilia e la Camorra in Campania sono saldamente radicate nel territorio, quindi una soluzione potrebbe essere che Monti la venda a uno stato estero o a qualche miliardario visto che non si riesce ad estirpare il malaffare troppo radicato. Nonostante i numerosissimi siciliani e campani onesti non c'è speranza" à l'idea che il europarlamentare leghista Mario Borghezio lancia a KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi su You Tube.
"Fossi al posto del premier Monti - spiega - venderei la Sicilia agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani. E se per esempio, come sembrava che si potesse fare nell'immediato dopo guerra, gli Stati Uniti volessero aggiungere una stellina alla loro bandiera, allora molto volentieri la Sicilia, ma prima ancora la Campania, perché siamo di fronte a zone completamente improduttive. Sarebbe un po' alleggerita quella palla al piede che finché siamo tutti insieme appesantisce il nord".
Secondo Borghezio la vendita potrebbe anche avere effetti positivi sui conti dello stato italiano così disastrati: "Fossi in Monti metterei sul mercato anche Napoli e la Sardegna. Con quei soldi potremmo alleggerire il nostro debito che, tra l'altro, mica l'han fatto gli operai della Fiat o i piccoli imprenditori del Veneto o del Nord est. L'hanno fatto loro, con le loro pensioni facili di invalidità , con gli amici politici, con le loro mafie, il loro assalto alla diligenza, le loro finanziarie che ogni anno spolpavano un po' di più le casse dello Stato. E naturalmente Roma ladrona, che ha coperto tutto questo danneggiando la gente onesta del sud. Soprattutto, chiudendo le speranze alle giovani generazioni del sud".
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