FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)
1. PALLA LUNGA E POI PREGARE
Il giorno dopo la presentazione della legge di Stabilità basta fare due conti e si scopre che molte coperture sono ballerine e altre tasse sono in agguato. In compenso, gli incentivi alla ripresa della domanda interna ammontano al conto di una pizza con la birra. La coppia di fatto neo-democristiana Lettanipote-Alfanayev ci ha scodellato una manovra di puro galleggiamento, una melina che rassicura i mercati nel breve termine e che punta tutto sulla speranza che anche l'Italia prima o poi agganci, magicamente, la ripresa internazionale. Con questa legge di Stabilità è come se Palazzo Chigi avesse detto alla Troika: "Noi stiamo qui fermi, cerchiamo di non fare danni e poi magari ci va di culo".
2. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"In busta paga 14 euro in più" annuncia a tutta prima la Repubblica degli Illuminati. E non si sa se ridere per la pochezza del grande annuncio o se compiacersi per la perfidia di un titolone del genere. I dolori arrivano a pagina 4: "Le coperture finanziarie sono a rischio. Più difficile passare l'esame a Bruxelles. Banche, Regioni, immobili in vendita: ballano circa 5 miliardi. Eurostat vieta ad uno Stato di alimentare la spesa corrente grazie alla cessione di palazzi". Poi torna il buon umore con il caro-bara e la stretta sui preservativi: "Funerali, contraccettivi, edilizia. Le aliquote Iva destinate a salire" (p. 7).
Mette le mani avanti anche il Sole 24 Ore: "Spunta il rischio-stangata sulle accise. L'aumento delle imposte previsto per 10 miliardi in tre anni: si potrà evitare con i tagli della spending review", ovvero con i miracoli ai quali è chiamato l'uomo che ci ha mandato il Fondo monetario, Carlo Cottarelli (p. 3). Anche il Corriere delle banche svela il Letta-trucco: "Tagli agli sconti fiscali se non cala la spesa. Clausola di salvaguardia sulle detrazioni, potranno scendere al 18% nel 2013 e al 17% nel 2014" (p. 5).
Saggio esercizio di realismo sulla Stampa: "L'italiano medio travolto dal valzer delle tasse. Dall'Irpef per le seconde case alla Trise, il signor Rossi rischia di pagare di più. Certezze in frantumi. Via l'Imu e la Tares, ora sarà più difficile calcolare i nuovi tributi" (p. 5). Ma a noi cultori del disordine libertario viene da pensare che purtroppo ci sia del metodo in questo apparente caos, più nominale che altro. La storia del resto è pieno di regimi fondati sul monopolio del caos e della violenza.
3. IL CORAGGIO NON LO PASSA L'EUROPA
Per finire, due titoli che messi insieme rivelano molto. "La manovra della discordia, sulla sanita' i tagli spetteranno alle Regioni" (Stampa pag.1). E poi, sul Menzognero (pag 4): "D'Alia: statali pronti a modifiche sugli straordinari". In sintesi, più che un disegno di legge si tratta di una legge delega.
4. RE GIORGIO, DUE SCHIAFFONI DA NASCONDERE
Che viviamo nella ridicola imitazione di una monarchia lo si capisce anche da pezzi come questo, uscito oggi sul Sole 24 Ore: "Il Colle âvigila' sulle divisioni interne. Ricevuti Epifani e Brunetta: al centro le fibrillazioni nei partiti e l'impatto sul governo. Napolitano alla Sinagoga nell'anniversario del rastrellamento del Ghetto: âSi concluda presto l'iter sul reato di negazionismo' (p. 24).
E infatti: l'iter non si concluderà prima di un anno perché i grillini ieri hanno bocciato la sede deliberante per la commissione giustizia in Senato. Quanto ad amnistia e indulto, chieste con un messaggio alla Camere da Re Giorgio in persona, ogni giorno che passa se ne parla sempre di meno e alzi la mano chi crede che alla fine se ne farà qualcosa. Due ceffoni a Bellanapoli nel giro di pochi giorni, ma ovviamente sui giornaloni di Lor signori è tutta una gara a minimizzare.
Poco male, comunque. Perché in realtà non c'è alcun bisogno di inserire sempre nuovi reati, come quello di "stupidità e ignoranza" (il cosiddetto negazionismo). Una nazione seria, anziché inasprire il codice penale, come farebbe qualunque branco di fascistelli in grisaglia, deve saper rispondere alle coglionerie negazioniste con le armi della cultura, dell'impegno e della serietà . A casa, a scuola, all'università e sul lavoro. E per "svuotare" le carceri non si fa un indultino ogni sette anni, ma serve un mix di depenalizzazioni (il reato di clandestinità , ad esempio) e di investimenti sul lavoro diurno dei detenuti all'esterno. Augh.
5. NANO DECADENCE
Dopo falchi, colombe e lealisti, ecco le Duduiste. Il povero Silvio non si fa mancare proprio nulla, come racconta Tommaso Ciriaco su Repubblica: "Attorno alla Pascale nasce il âcerchio magico'. Aperitivi e cene, De Girolamo e Santelli tra le sei fedelissime più vicine al leader". Gran rosicamento tra colonnelli e pitonesse per l'ascesa della banda del cagnolino, composta anche da Maria Rosaria Rossi, Michaela Biancofiore, Barbara Saltamartini e Maria Rizzotti, la chirurga estetica della clubbino (p. 9).
Intanto, a Milano si prepara la ripresa dei processi. Con alcune sorprese. "Effetto proroghe, i processi Ruby e l'ipotesi della fusione in Appello. Figli della stessa indagine, i due procedimenti furono divisi per consentire il rito immediato per il Cavaliere. Sabato udienza su Mediaset per il ricalcolo dell'interdizione" (Corriere, p. 15). E poi sono in arrivo le inchieste per le presunte false testimonianze delle Olgettine e dei vari famigli di Hardcore.
Il Cetriolo Quotidiano si concentra sul centosettesimo ultimatum del condannato: "B. minaccia i suoi ministri: âO con me o con i carnefici'. Mentre Alfano precipita nei sondaggi, il Caimano lo convoca con Quagliariello, Lupi, De Girolamo, Lorenzin e pone l'ennesimo aut-aut: il vice Letta tentenna, Cicchitto e Formigoni sono per la rottura. Brunetta sale al Colle e Mauro ripropone la grazia al condannato, che rifiuta: âNulla da farmi perdonare'" (p. 1).
Alla fine, lo dovranno schiodare con i lacrimogeni. Ma non funzioneranno manco quelli perché con tutti i lifting che s'è sparato gli occhi gli sono quasi scomparsi.
5. ULTIME DA RAISET
Piddimenoelle in campo per la difesa di Viale Mazzini, come se la tv di Stato fosse una delle sue banche: "La battaglia per salvare Mediaset. Rai: ecco perché vogliono indebolirci. Scontro Gubitosi-Brunetta. âFazio un valore'. âDimettiti'. L'accusa del Pd: un tentativo maldestro di colpire la tv pubblica per fare un regalo a Silvio. L'attacco del centrodestra ha fatto saltare l'arrivo di Crozza. Rinviato lo show di Benigni" (Repubblica, p. 12).
6. UN UOMO, UN GIGANTE
Colpo veramente notevole del senatore Minzolingua, indimenticabile direttore del Tg1 dell'era berlusconiana. Un ufficiale giudiziario poco accorto, e una piccola "distrazione" del sor Augusto nell'indicare il domicilio, hanno impedito che gli fosse notificata correttamente la maximulta della Corte dei Conti da 358mila euro per l'appiattimento del suo telegiornale sulle posizioni del Banana (Repubblica, p. 12). Prossimo trucco, un cambio di nome di battesimo?
7. TUTTI GIU' PER TERRA!
Repubblica squaderna i verbali dell'assemblea dei Capitani coraggiosi e salta fuori come la pensano le riverite banche: "Alitalia, i dubbi di Unicredit e Intesa. I verbali dell'assemblea: âNon garantiti i 200 milioni di prestiti'. Gabriele Del Torchio: âI conti vanno peggio del previsto e i rapporti con i fornitori sono tesissimi, il rischio sono gli aerei a terra'. Sergio Erede: âAbbiamo ricevuto una lettera delle banche, il prestito solo dopo il piano industriale e con dovute garanzie'. Il collegio sindacale: âServono soldi subito, già entro fine ottobre per tamponare la crisi di illiquidità della compagnia" (p. 26). Paura di finire tutti in Procura, come i predecessori?
Sul Sole, un film già visto: "Alitalia, piano da 2mila esuberi. Il progetto portato in assemblea con la ricapitalizzazione prevede nuovi tagli dei costi e messa a terra di 22 aerei". Poi, il siluro a Sarmi: "Poste: criticità e conti in rosso minano le sinergie col vettore. La relazione sul bilancio 2011. Logistica ed e-commerce appesantiti dai costi. Bankitalia in pressing per una maggiore trasparenza sui servizi finanziari" (p. 39).
Complottisti al lavoro sul Messaggero di Calta-papà : "Alitalia, Air France voleva il fallimento. In assemblea Parigi ha votato contro la copertura delle perdite. Nuovo sos liquidità : i soldi attesi ieri da tre soci e banche non sono arrivati. I paletti degli istituti alla nuova finanza" (p. 18).
8. TELECOM-MEDIA E LA RIVOLTA CONTRO LE BANCHE
Volano gli stracci anche in quell'ammasso di debiti e incroci malsani che è diventata la Telecom privatizzata. "Fossati chiede di azzerare il cda Telecom. Col 5% Findim inoltra la richiesta di âconvocazione dell'assemblea ai sensi dell'articolo 2367 del codice civile'. Si riunisce d'urgenza il comitato esecutivo. Non va in porto il tentativo delle diplomazie di convincere l'imprenditore a recedere. L'iniziativa volta a sfiduciare i consiglieri Telco farebbe decadere l'intero board. L'adunanza dei soci potrebbe finire a ridosso di Natale" (Sole, p. 1 di Finanza & Mercati).
Secondo Laura Galvagni, si tratta di una mossa che "intercetta i malumori dei fondi". E "la quota di Fossati potrebbe coagulare parte dei soci di minoranza che si mostrano critici verso il progetto di Telefonica".
Repubblica punta sul socio spagnolo: "Ecco il piano di Alierta su Telecom. Avere Tim Brasil e poi uscire. Telefonica punta a dividersi la società con America Movil e Oi. Rimossi gli ostacoli con l'uscita di Bernabè e con il pagamento dei soci italiani di Telco" (p. 27).
9. MA FACCE RIDE!
Sulla Carige, a serio rischio commissariamento, entrano in campo i giganti del pensiero e dell'azione. "Burlando: Genova così perde la sua banca" (Corriere, p. 25). Per gli ex compagni, questa di avere una banca e' proprio una fissa.
10. LAPONE, SEI SEMPRE IL NOSTRO MITO
Imperdibile letteronza di Lapo Elkann a don Flebuccio de Bortoli, per aderire a un appello su Expo2015. Il passaggio migliore è questo: "Da sempre, con le aziende di Italia Independent Group, che presiedo, abbiamo messo la âfaccia' e l'energia per la difesa della creatività nazionale nel Paese e all'estero". Per la "faccia" tra virgolette, ok. Per il "culo", sempre tra virgolette, chiedere agli operai dell'azienda di famiglia (Corriere, p. 33).
colinward@autistici.org
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