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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Dago,
TOMMASO LABATE E ALBERTO DANDOLO
il ‘Corriere della Sera’, con un pezzo dell’ottimo Tommaso Labate, ci rivela uno scoop da premio Pulitzer. Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, di ritorno dagli Stati Uniti, avrebbe deciso di affiancare al No al referendum una proposta costruttiva.
‘Diremo no, certo – avrebbe detto il Cav, a quanto riporta il quotidiano di Via Solferino –, ma lo faremo presentando una proposta di riforma. Il bicameralismo rimane ma il numero dei parlamentari viene dimezzato…’. Eccetera, eccetera…
Bene, notiziona, direbbe un lettore estremamente distratto. Chi invece segue con almeno un pizzico di attenzione il dibattito politico, ha ben in mente il documento sottoscritto dai tre leader del centrodestra – quello che abbiamo definito il ‘Patto di Milano’ – inviato ai media dopo l’ultimo incontro Berlusconi-Salvini-Meloni dello scorso 28 settembre.
Riportiamo uno stralcio di quel testo, uscito su tutte le agenzie e ripreso da giornali e telegiornali: ‘La vittoria del No (al referendum, ndr) non sarà un salto nel buio, né la fine di un processo riformatore. Al contrario, creerà le condizioni perché si possa parlare di riforme vere. I tre partiti (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, ndr) si impegnano fin d’ora a farsi promotori di una nuova riforma costituzionale che: introdurrà il presidenzialismo con l’elezione diretta del Capo dello Stato; imporrà il vincolo di mandato ai parlamentari (chi cambia idea deve dimettersi); taglierà davvero, dimezzandoli, costi e numero dei parlamentari; differenzierà seriamente il ruolo fra Camera e Senato; riorganizzerà lo Stato sulla base di un federalismo capace di valorizzare le comunità territoriali; riconoscerà al popolo il diritto di esprimersi ogni qualvolta i trattati internazionali prevedano cessione di sovranità’.
Ecco la proposta costruttiva di Berlusconi e del centrodestra unito che oggi il ‘Corriere della Sera’ ci vende come scoop, con più di quindici giorni di ritardo. Vogliamo bene a Labate, sarà stato indotto in errore. Vogliamo un po’ meno bene ai giornaloni che le provano tutte pur di aiutare Renzi in questa lunga campagna referendaria. Tanto il No vince lo stesso.
Renato Brunetta
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