antonine leiris

1. LA LETTERA DI ANTOINE LEIRIS AI TERRORISTI CHE AL BATACLAN HANNO UCCISO SUA MOGLIE 2. "VENERDÌ AVETE RUBATO L’AMORE DELLA MIA VITA, LA MADRE DI MIO FIGLIO, EPPURE NON AVRETE IL MIO ODIO. NON SO CHI SIETE E NON VOGLIO SAPERLO. VOI SIETE ANIME MORTE" 3. "SE QUESTO DIO PER IL QUALE UCCIDETE CI HA FATTI A SUA IMMAGINE, OGNI PALLOTTOLA NEL CORPO DI MIA MOGLIE SARÀ STATA UNA FERITA NEL SUO CUORE. PERCIÒ NON VI ODIERÒ"

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ANTONINE LEIRIS  ANTONINE LEIRIS

Massimo Gramellini per “la Stampa”

 

il concerto al bataclan prima della strage  14il concerto al bataclan prima della strage 14

Se ciò che chiamiamo Occidente ha un senso, questo senso palpita nelle parole con cui il signor Antoine Leiris si è rivolto su Facebook ai terroristi che al Bataclan hanno ucciso sua moglie.  

 

«Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l’amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure non avrete il mio odio. Non so chi siete e non voglio neanche saperlo. Voi siete anime morte. Se questo Dio per il quale ciecamente uccidete ci ha fatti a sua immagine, ogni pallottola nel corpo di mia moglie sarà stata una ferita nel suo cuore. Perciò non vi farò il regalo di odiarvi. Sarebbe cedere alla stessa ignoranza che ha fatto di voi quello che siete. Voi vorreste che io avessi paura, che guardassi i miei concittadini con diffidenza, che sacrificassi la mia libertà per la sicurezza. Ma la vostra è una battaglia persa.  

BATACLAN MATTANZABATACLAN MATTANZAvittime del ristorante la bell equipevittime del ristorante la bell equipeun agente aiuta a evacuare i sopravvissuti tra cui un uomo ferito alla testaun agente aiuta a evacuare i sopravvissuti tra cui un uomo ferito alla testauna donna viene evacuata dal bataclanuna donna viene evacuata dal bataclanuna vittima del bataclanuna vittima del bataclanun sopravvissuto attacco isisun sopravvissuto attacco isisuna delle 129 vittime dell attaccouna delle 129 vittime dell attaccovigili del fuoco aiutano un ferito del bataclanvigili del fuoco aiutano un ferito del bataclanil concerto al bataclan prima della strage  12il concerto al bataclan prima della strage 12

 

L’ho vista stamattina. Finalmente, dopo notti e giorni d’attesa. Era bella come quando è uscita venerdì sera, bella come quando mi innamorai perdutamente di lei più di 12 anni fa. Ovviamente sono devastato dal dolore, vi concedo questa piccola vittoria, ma sarà di corta durata. So che lei accompagnerà i nostri giorni e che ci ritroveremo in quel paradiso di anime libere nel quale voi non entrerete mai. Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo.

 

Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo petit garçon vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio».