DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Filippo Ceccarelli per “il Venerdì di Repubblica”
Mutamenti in atto, accelerazioni in corso e sdoganamenti in via definitiva. Sarà d'interesse, dopo le feste, sapere quante persone hanno comprato e regalato oggetti sessuali o sex toys, per dirla in modo da cancellare per sempre l'asettica denominazione, "coadiuvanti", che fino a qualche anno fa veniva mestamente usata nelle indagini giudiziarie e nelle sentenze della Cassazione.
Si leggeva l'altro giorno in un dispaccio dell'Adn-Kronos che nei venti mesi della pandemia il comparto ha aumentato il suo giro d'affari del 160 per cento. La notizia era correlata a un sito di e-commerce in cui la classica bella ragazza col berretto da Babbo Natale invitava a "regalare un orgasmo" con pacco anonimo, consegna in 24 ore, cambio e reso gratis. In spigliata esibizione erano i vari prodotti, il fruttifero kit "Fiki Fiki", lo sbarazzino gadget "Nessuno mi può giudicare", l'enfasi rafforzata della linea "Godo godo da capogiro" , e può anche essere.
Ma come in tutte le impennate s' intuisce qualcosa di più profondo del marketing woman oriented o della complicità di coppia. Ovvio che i giocattoli sessuali esistono da prima dell'antico Egitto. Ma anche in questo ambito l'evoluzione tecnologica ha tutta l'aria di aver scardinato l'immaginario portando alla luce comportamenti fino a una generazione fa impensabili. I dispositivi vibranti e telecomandati di ultima generazione hanno preso il volo sulle ali del mercato e dell'intrattenimento, film, serie tv, variazioni radiofoniche e lettere ai giornali; scivolando cautamente dalle tenebre del porno e dai nascondigli domestici, si sono approssimati al più solare e trainante settore Moda&Beauty.
Per quel poco che può recare in dote la pregressa specializzazione del titolare di questa rubrichetta ben due sex toys entrarono nelle inchieste sulle spese pazze dei consiglieri regionali qualche anno fa. Sui social se ne vedono ormai di tutte le fogge e di tutti i colori, anche con l'aspetto di John Travolta, per dire, o di cromatura mimetico-militarizzata; in Russia un realistico dildo è stato spedito addirittura su un drone a disturbare una conferenza stampa, prima che uno della sicurezza lo buttasse giù con una manata.
Già un paio d'anni fa le allegre ragazze della pagina Instagram MySecretCase, che sponsorizza questi prodotti, ci hanno arredato l'albero di Natale, con tanto di puntale ad hoc. Adesso è il tempo delle influencer che ne rivendicano l'uso e dei personaggi popolari come Alessia Marcuzzi che mostrano le loro collezioni. L'immagine qui a sinistra, tutta rose e fiori, illustra e celebra la nuova accattivante legittimità romanticona. Ma non si pensi a un segno di pace natalizio e giulivo. Ben oltre il sessismo e il gender, quel giocattoletto rosa punta al cuore, già malmesso, del patriarcato.
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