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LA LIBERTÀ DI COSCIENZA SECONDO IL PARTITO DEMOCRATICO: ANNA MARIA BIGON, LA CONSIGLIERA REGIONALE VENETA CHE CON IL SUO VOTO CONTRARIO È STATA DETERMINANTE PER BOCCIARE LA “LEGGE ZAIA” SUL FINE VITA, È STATA DESTITUITA DALL’INCARICO DI VICESEGRETARIO PROVINCIALE DEM A VERONA – IL SEGRETARIO, FRANCO BONFANTE: “È UNA MIA SCELTA POLITICA. È CORRETTO LASCIARE LIBERTÀ DI VOTO, MA CHI LA PRATICA DEVE ESSERE CONSAPEVOLE DELLE CONSEGUENZE…”
PD: AFFOSSÒ 'LEGGE ZAIA' SU FINE VITA, A VERONA REVOCA INCARICO A BIGON
(Adnkronos) - Anna Maria Bigon, la consigliera regionale che con il suo voto in dissenso dal Pd fu determinante per la bocciatura della 'legge Zaia' sul fine vita, è stata destituita dall'incarico di vicesegretario provinciale dei dem di Verona. "E' una mia scelta, una scelta politica", spiega il segretario provinciale, Franco Bonfante, e anche un "atto di trasparenza" nei confronti degli elettori. "Non ho condiviso la decisione di Bigon -spiega interpellato dall'Adnkronos-, specie nel metodo. Non si poteva far finta di nulla".
PD: SEGRETARIO DEM VERONA, 'BIGON? QUANDO SI RAPPRESENTA COMUNITÀ SERVE RESPONSABILITÀ'
(Adnkronos) - "Non credo nelle sanzioni disciplinari su temi etici ed è corretto che sia lasciata libertà di voto per motivi di coscienza, ma chi la pratica deve essere consapevole delle conseguenze politiche, a maggior ragione se vi erano alternative, come l’uscita dall’aula con una contemporanea dichiarazione esplicativa". Così il segretario provinciale Pd di Verona, Franco Bonfante, a proposito della vicenda Bigon e legge Zaia.
"Del resto, Consiglieri e Consigliere di centrosinistra, componenti di importanti comunità religiose cattoliche, hanno votato a favore della proposta di legge, spiegandone le ragioni con interventi di grande spessore e profondità in riviste cattoliche", osserva. “Rilevo altresì – continua Bonfante – che nella mia esperienza decennale di Consigliere Regionale e di Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto mi sono trovato in alcuni casi in dissenso rispetto al mio gruppo, ma ho sempre votato quello che il gruppo a maggioranza decideva, pur su temi che potevano essere considerati sensibili, perché è così che ci si comporta quando rappresenti un’intera comunità: il senso di responsabilità nei confronti degli altri e della comunità che si rappresenta, non è meno importante del rispondere alla propria coscienza, che riguarda se stessi”.
Bonfante conclude precisando di assumersi “personalmente l’intera responsabilità della scelta riguardante Bigon; non voglio coinvolgere nessun altro dell’Esecutivo, della Direzione o del Partito al quale eventualmente risponderò della decisione nelle sedi ed organi competenti”.
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