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“BISOGNA VELOCIZZARE LE PROCEDURE PER DARE LA CITTADINANZA A CHI HA I REQUISITI” – FATE LEGGERE A SALVINI L’INTERVISTA AL GOVERNATORE LEGHISTA LUCA ZAIA, CHE NON APPOGGIA LA PROPOSTA DELLO IUS SCHOLAE DI TAJANI MA APRE AI “NUOVI ITALIANI”: “RAGGIUNTI 10 ANNI DI VITA NEL NOSTRO PAESE E LA MAGGIORE ETÀ, E PRETESA LA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA, NON È POSSIBILE CHE PASSINO 3 O 4 ANNI PER OTTENERE LA CITTADINANZA” – LA FRECCIATA A VANNACCI: “PAOLA EGONU E MYRIAM SYLLA PER ME SONO ITALIANISSIME” – LA CITAZIONE DI TONY BLAIR: “SONO PER UNA SOCIETÀ MULTICULTURALE E MULTIETNICA…”

Estratto dell’articolo di Enrico Ferro per “la Repubblica”

 

Matteo Salvini e Luca Zaia

Luca Zaia, leghista e presidente della Regione Veneto, cosa pensa dello Ius scholae?

«Come sempre nel nostro Paese si parte da riflessioni molto ideologiche e poco pratiche. Penso che prima di parlare di Ius scholae o Ius soli si dovrebbe ragionare su che valore diamo alla cittadinanza italiana e sull’opportunità di accettare o meno il doppio passaporto».

 

In che senso? È contrario al doppio passaporto?

«Siamo la culla della cultura, del fashion, del food, siamo invidiati da tutto il mondo. Perché non ci comportiamo da paese leader e ragioniamo sull’opportunità di concedere una sola cittadinanza? Giappone, Cina, Germania, solo per citarne alcuni, vietano la doppia cittadinanza. Questo orgoglio italiano esiste o no?».

 

ius scholae 4

Ma tornando allo Ius scholae, qual è il suo pensiero?

«Le ultime carte che ho visto sul progetto Ius scholae prevedevano la cittadinanza per chi ha fatto un percorso scolastico di almeno 10 anni. Facendo due conti: a 6 anni iniziano con la elementare, più 10 anni fanno 16. A 18 quegli stessi ragazze e ragazzi possono richiedere la cittadinanza italiana. Ed è a questo punto della faccenda che c’è il vero problema».

 

Di quale problema parla?

«Raggiunti 10 anni di vita in Italia e la maggiore età, e pretesa la conoscenza della lingua italiana, bisogna velocizzare le procedure per ottenere la cittadinanza. In questo l’Italia è colpevole, perché chi fa domanda aspetta anche 3 o 4 anni. I cittadini mi fermano e si lamentano di questo, ma mai nessuno al mercato mi ha chiesto conto dello Ius scholae».

 

LUCA ZAIA E GIORGIA MELONI

Dunque anche uno dei presidenti di regione più progressisti, che già si è detto favorevole al fine vita e ai diritti civili per le coppie omosessuali, non è d’accordo con lo Ius scholae.

«Trovo legittimo che ci possa essere una discussione sulla cittadinanza, rispetto le idee di tutti ma non sono nemmeno per lo Ius soli» […]

 

Può spiegare perché è contro lo Ius soli?

«Perché è una scelta che non ci fornisce alcuna garanzia. Saranno davvero italiani? Avranno progetti di vita? Conosceranno la nostra lingua? La cittadinanza non è a tempo determinato e nemmeno revocabile».

 

La sua non è una posizione un po’ troppo di chiusura?

«Questo non vuol dire che non dobbiamo essere solidali, ma un conto è essere solidali un altro è dare un passaporto. Consideriamo anche la posizione geografica dell’Italia. Se diamo la possibilità a tutti coloro che nascono qui di avere la cittadinanza, sarebbe sufficiente partire da uno dei Paesi vicini e mettere al mondo un figlio qua, per poi tornare a casa».

 

E dove sta il problema?

ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI - MEME BY VUKIC

«Diventeremmo fortemente attrattivi, perché il passaporto italiano è una garanzia: diventi europeo, ti inserisce in un sistema di cure sanitarie e servizi universalistici»

 

[…]

 

Cosa pensa delle aperture di Forza Italia sullo Ius scholae?

«FI è libera di esprimere la sua opinione. Ad utile contributo io porto questa riflessione ma usciamo dal tema del colore della pelle e degli sbarchi. Io sto parlando anche di un cittadino americano, piuttosto che giapponese o austriaco. Non buttiamola sempre sul razzismo».

 

Non crede che questa visione sia limitante rispetto alla società contemporanea?

«La vedo come Tony Blair, sono per una società multiculturale e multietnica col rispetto delle identità e processi di integrazione impeccabili».

 

TONY BLAIR

È un terreno scivoloso se pensa che c’è chi, come Roberto Vannacci, sostiene che Paola Egonu non sia italiana.

«Paola Egonu e Myriam Sylla per me sono italianissime. Sono ragazze che hanno un progetto di vita. Infatti penso che a volte tirare in ballo i testimonial sia fuorviante. Paola e Myriam hanno chiesto loro di diventare cittadine italiane, hanno compiuto una scelta».

 

Tra la posizione contraria di Salvini e quella più tecnica e possibilista di Piantedosi, con chi si schiera?

«È giusto che una nazione ne parli e che decida ma ripeto: la base da cui partire è il valore che noi vogliamo dare alla cittadinanza e non ultima la scelta sul concedere o meno il doppio passaporto».

 

myriam sylla paola egonu

[…]

 

Marina Berlusconi ha detto che sui diritti civili si sente più in sintonia con la sinistra.

«Da cittadina e grande imprenditrice ha posto una questione centrale che riguarda la vita delle persone».

 

MURALE DEDICATO A PAOLA EGONU VANDALIZZATOMANIFESTI DELLE ASSOCIAZIONI PRO VITA CONTRO LUCA ZAIAius scholae 1