
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Francesco Grignetti per "La Stampa"
Il senatore Luigi Lusi ne aveva di fantasia. Il bilancio della Margherita era stato taroccato all'inverosimile. Ora che è terminata la «due diligence», la revisione della contabilità a cura di esperti commercialisti chiamati al capezzale del partito defunto da Francesco Rutelli e Enzo Bianco, doverosamente girato alla magistratura, si è scoperto che quasi ogni voce di spesa va riscritta. Giusto per fare un esempio: le spese di pubblicità e propaganda del 2011 (pari a 148 mila euro) sono reali.
Ma quelle del 2010 (298 mila) sono vere a metà . Lusi si era messo in tasca 148 mila euro tramite fatture farlocche della sua società Ttt srl. E così nel 2009, 2008 e 2007. Complessivamente nel decennio 2001-2011, su 11.951.457 euro che risultano dai bilanci, si è scoperto che ben 4.828.800 sono finiti alla Ttt. Altro che spese di pubblicità . E d'altra parte sarebbe ben strana tutta questa propaganda per un partito che si è sciolto nel 2007 e da allora vive solo per incassare fondi dello Stato.
Lusi faceva risultare cifre gonfiate per ogni voce di spesa. Che fossero «spese elettorali» (da cui ha tratto 1.176.000 euro) oppure «spese legali e notarili» (148 mila euro), «manutenzione», ma anche «sito Internet» (148 mila euro), «energia» (292 mila euro), «spese telefoniche» (288 mila), tutto è da rivedere. Persino sulle spese di «reception» c'era il trucco. Lusi aveva messo a bilancio nel 2010 la cifra stratosferica di 160.326 euro. La spesa effettiva è stata di 16 mila euro; il resto, 144 mila, è finito nelle sue tasche. L'anno dopo, invece, la spesa dichiarata è quella reale: 15.212 euro.
In tutto, nei suoi cinque anni di vita, tra il 2007 e il 2011, la Ttt srl ha incamerato 13.579.200 euro tramite una novantina di bonifici. Ogni volta veniva emessa una fattura per «consulenze» che però non veniva mai citata nel bilancio. Dentro la Margherita, poi, nessuno s'è mai accorto dei trasferimenti perché Lusi, con abilità diabolica, nascondeva le tracce con bonifici multipli.
Ora si apre la partita del futuro. Secondo Francesco Rutelli «bisogna dimostrare di aver imparato la lezione. Ci vuole un disegno di legge drastico che propone una radicale modifica, anche accogliendo gli appelli rivolti in tal senso dal Capo dello Stato e dai presidenti di Camera e Senato». ma c'è chi pensa che ormai sia troppo tardi.
Quell'altro famoso tesoriere che è Ugo Sposetti, dei Ds, si sfoga con l'Espresso: «Sono preoccupato e anche incazzato. In questi ultimi mesi ne abbiamo viste di tutti i colori. Non solo le inchieste della magistratura sulla Margherita e ora sulla Lega. C'è Rutelli che per difendersi ha spiegato che i bilanci dei partiti sono facilmente falsificabili... L'indignazione dei cittadini metterà i partiti sullo stesso piano. E ci spedirà a casa tutti. Tra sei mesi».
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