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CORSI E RICORSI – L’AVVOCATO LORENZO BORRÈ SE LA RIDE: “ALESSANDRO DI BATTISTA ORA CONSIGLIA DI FARE RICORSO. ANNI FA SOSTENEVA CHE I RICORSI ERANO GLI STRUMENTI DEGLI AZZECCAGARBUGLI PER DISTRUGGERE IL MOVIMENTO” - EX ATTIVISTA DELUSO, HA GIÀ DIFESO 70 FUORIUSCITI GRILLINI, ORA A LUI SI È RIVOLTO ANCHE NICOLA MORRA DOPO L’ESPULSIONE – “IL 95 PER CENTO DELLE PERSONE CHE SI ERANO AVVICINATE CON ME AL M5S SE NE SONO ANDATE. CHE FUTURO VOLETE CHE CI POSSA ESSERE?”

lorenzo borre

Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”

 

«Alessandro Di Battista ora consiglia di fare ricorso. Anni fa sosteneva che i ricorsi erano gli strumenti degli azzeccagarbugli per distruggere il Movimento». Lorenzo Borrè la sua firma in calce a quelle istanze ce la metteva ieri come oggi.

 

Romano, figlio di madre tedesca e padre italiano, avvocato civilista con la passione per la montagna (ha scalato anche la vetta dell'Huayna Potosì in Bolivia, oltre 6 mila metri), ha già assistito una settantina di esponenti pentastellati, da semplici consiglieri comunali a parlamentari, in controversie relative a provvedimenti (in prevalenza, misure disciplinari) adottati dai vertici del M5S.

ALESSANDRO DI BATTISTA BEPPE GRILLO

 

Ed è proprio a lui che si è rivolto Nicola Morra (e altri quattro parlamentari) dopo l'espulsione dal gruppo 5 Stelle del Senato decretato per il suo voto contro la fiducia al governo Draghi. Ma è solo l'avanguardia, perché altri si affideranno alla sua consumata esperienza in materia di contestazione alle norme dello statuto della creatura di Beppe Grillo.

 

NICOLA MORRA GIUSEPPE CONTE

Vissuto come nemico, Borrè è stato un attivista del Movimento, tra il 2012 e il 2016. «Da professionista mi ero messo a disposizione. Credevo nelle battaglie e nelle parole d'ordine. Ma ho capito presto che le mie speranze erano mal riposte» spiega il legale. «Non è mai stato vero che uno vale uno. C'è sempre stato un gruppo ristretto di persone che decide tutto». Borrè ha vinto diverse cause (per i consiglieri comunali di Roma Mario Canino e Cristiana Gracio, per esempio) e ha assistito il senatore Gregorio De Falco quando fu espulso.

 

lorenzo borre 2

Un utile precedente, visto quel che è successo nei giorni scorsi. «Le sezioni unite della Cassazione hanno stabilito che la magistratura ordinaria non è competente. Deve pronunciarsi quella interna del Senato, la cosiddetta Commissione contenziosa (al momento il ricorso è ancora pendente)».

 

L'avvocato chiarisce che ci si muove su un terreno inedito. «L'espulsione dai gruppi parlamentari non è disciplinata. Stiamo valutando se impugnare il provvedimento con cui i presidenti delle Camere disporranno il passaggio di deputati e senatori al gruppo Misto».

BARBARA LEZZI

 

Se queste sono le avvisaglie, nelle prossime settimane anche Roberto Fico e Elisabetta Casellati rischiano di dover mettere le mani su una materia che rischia di diventare incandescente perché viene messa in discussione la composizione dei gruppi parlamentari. Borrè è molto severo nei confronti del Movimento 5 Stelle. Ne parla come un amante deluso.

 

«Mi sembrano zombie che camminano, per fare il verso a Beppe Grillo» dice. «Ormai è un Movimento senza identità che ripete parole d'ordine che si sono rivelate prive di significato». Per lui la rottura «sentimentale» si è consumata nel 2014, quando fu rottamato lo statuto che aveva regolato la vita del M5S dalla sua nascita nel 2009. «Fu promulgato un regolamento via blog - sostiene Borrè - che introduceva la discrezionalità assoluta nei provvedimenti disciplinari. Lì per me è iniziato il declino».

nicola morra virginia raggi foto di bacco

 

Secondo il legale degli espulsi le 5 Stelle stanno piano piano tramontando. «Faccio una semplice, amara constatazione: il 95 per cento delle persone che si erano avvicinate con me al M5S se ne sono andate. Che futuro volete che ci possa essere?».

LORENZO BORRE'lorenzo borre 1nicola morra (2)nicola morra foto di bacco (1)lorenzo borre