DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Lorenzo De Cicco per “la Repubblica” - Estratti
Nelle chat del Pd da ieri pomeriggio impazza una dichiarazione di Gianni Alemanno, l'ex sindaco "nero" di Roma, ex colonnello di Fini, oggi a destra della destra di Giorgia Meloni. Dichiarazione che recita così: «Non possiamo non essere d'accordo con Marco Tarquinio: la Nato va sciolta».
Endorsement che al Nazareno non hanno accolto proprio con urletti di gioia. E che soprattutto acutizza i mal di pancia dell'ala riformista dei democratici. Per raccontare quale sia il clima, va citata la battutaccia di un esponente della minoranza, decisamente atlantista: «Magari ci fosse rimasto qualche settimana in più, Tarquinio, nel monastero di clausura...».
Perché l'ex direttore di Avvenire, in pista col Pd ma da indipendente (e quanto la coltiva, questa indipendenza), pare abbia fatto anche un comizio in convento: lui davanti alle grate, le suore dietro.
lorenzo guerini foto di bacco (2)
Ma il Pd che ha in testa Schlein non è un'abbazia. E nemmeno una caserma. A volte forse può dare l'impressione di un frullatore, che mischia i pro armi e gli anti-armi, i difensori del Jobs Act e quelli che firmano ai banchetti per i referendum di Landini. Ma la scommessa della segretaria in fondo è questa.
Disegnare un partito «plurale», con una linea che in politica estera non è cambiata - dunque sì agli aiuti a Kiev, con più diplomazia Ue - ma che concede diritto di smarcamento. E infatti, oltre a Tarquinio che chiede di sciogliere l'alleanza atlantica, al Nord Ovest corre da capolista Cecilia Strada, altra anti-armi convinta. E al Sud si presenta l'ex sardina Jasmine Cristallo, pure lei «contraria all'invio di armi all'Ucraina, da anti-militarista» e che nei manifesti social definisce un «genocidio» quello di Gaza ad opera di Israele.
Tarquinio di sicuro è il volto più conosciuto. E le sue sortite, quelle che hanno sollevato più polveroni.
marco tarquinio slogan elettorale
L'ultima, sulla Nato da archiviare, è stata criticata ieri perfino da Giuseppe Conte, che pure ha piazzato l'hashtag #pace nel logo dei 5 Stelle, proprio per flirtare con questo mondo: «L'alleanza va riformata, non cancellata», sostiene il capo del Movimento. I riformisti del Pd, convinti che mettere in discussione i patti internazionali significhi giocare col fuoco, hanno già fatto capire a Schlein che va bene l'indipendenza, ma serve qualche limite. «Tarquinio? Parole in libertà», dice Lorenzo Guerini. Un filo più conciliante Alessandro Alfieri, senatore e braccio destro di Stefano Bonaccini nella segreteria nazionale del Pd: «La politica estera è delicata. Serve prudenza ed equilibrio.
Più che insistere sugli argomenti che ci dividono, sarebbe meglio che ci concentrassimo su quelli che ci uniscono, dalla sanità ai salari».
Marco Tarquinio in abito medievale ad assisi
(...) Nonostante le turbolenze, però, i sondaggi sembrano premiare la linea Schlein. Il Pd risale la china, rispetto al disastroso 19% rimediato alle Politiche del ‘22. Con Tarquinio, la leader finora non si è fatta vedere.
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