giovanni zaccaro guido crosetto

“COSÌ CROSETTO DELEGITTIMA IN ANTICIPO QUALUNQUE PROCEDIMENTO SUGLI ESPONENTI DEL GOVERNO” – GIOVANNI “CICCIO” ZACCARO, NEOSEGRETARIO DELLA CORRENTE DI SINISTRA "AREA", COMMENTA L’IPOTESI COMPLOTTO CONTRO LA MELONI VENTILATA DAL MINISTRO DELLA DIFESA: “È GRAVE CHE DICA CERTE COSE SENZA RIFERIRSI A CIRCOSTANZE SPECIFICHE. SE HA INFORMAZIONI, RIFERISCA NOMI E FATTI” – “SEMBRA UNO DI QUEGLI ALLENATORI CHE ADDITANO L’ARBITRO PRIMA CHE COMINCI LA PARTITA, IN MODO CHE SE POI VA MALE SI PARLA DELL’ARBITRO ANZICHÉ DEGLI ERRORI DELLA SQUADRA”

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Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

GIOVANNI ZACCARO

[…] «È grave che un ministro della Repubblica dica certe cose senza riferirsi a circostanze specifiche. Se ha informazioni su iniziative giudiziarie strumentali indirizzate contro il governo riferisca nomi e fatti, altrimenti dovrebbe evitare, da rappresentante di un’istituzione, di delegittimarne un’altra».

 

Giovanni «Ciccio» Zaccaro, 51 anni, giudice del tribunale di Bari, è il neosegretario di Area, la corrente che, insieme a Magistratura democratica, rappresenta la cosiddetta sinistra giudiziaria. Le «toghe rosse» a cui sembra alludere il ministro Guido Crosetto quando parla di «opposizione giudiziaria» al governo Meloni, pronta ad agire prima delle elezioni europee.

 

In che modo sarebbero parole delegittimanti?

guido crosetto

«Con una frase sibillina il ministro lascia intendere di sapere qualcosa su presunte indagini finalizzate a boicottare l’attività di governo. Con la conseguenza di delegittimare in anticipo, a prescindere dal merito, qualunque procedimento dovesse emergere d’ora in avanti riguardante qualsiasi esponente del governo o della maggioranza. Sembra uno di quegli allenatori che additano l’arbitro prima che cominci la partita, in modo che se poi va male si parli dell’arbitro anziché degli errori della squadra».

 

Il ministro parla di riunioni di corrente per fermare la deriva antidemocratica del governo.

meloni crosetto

«Vorrei rassicurarlo: i magistrati hanno talmente tanto lavoro da fare, essendo sempre troppo pochi e con poche risorse a disposizione, che non hanno il tempo di dedicarsi a riunioni clandestine. Mi pare che anche questa uscita tradisca una generale insofferenza verso gli organi di garanzia».

 

Che significa?

«Tutti, anche i ministri, dovrebbero essere consapevoli che i magistrati italiani non ce l’hanno con questa o quella forza politica, ma hanno il ruolo di tutelare i diritti e le garanzie individuali a prescindere dagli indirizzi della maggioranza di turno. Governo e Parlamento rispondono a chi li elegge, i magistrati alle leggi, alla Costituzione e alle fonti sovranazionali». […]

GIOVANNI ZACCARO GIOVANNI ZACCARO