DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Maria Giovanna Maglie per Dagospia
Ehi, gloves off e niente ipocrisia, niente party sotto l'albero di Natale nel quale magari il segretario di stato Mike Pompeo incontrerebbe Mika Brzezinski , conduttrice del programma del mattino della MSNBC, che l'altro ieri lo ha definito a Butt Boy, il “ragazzo da culo" di un dittatore, riferendosi al delitto Khashoggi e al principe Saudita.
Se si arriva a questo, tanto vale sancirlo.
C'e’ una coppia che va d'accordo alla Casa Bianca, almeno nella guerra al mondo dei media che li odia, cordialmente e palesemente ricambiato.
Donald Trump ha cancellato, in un gesto che suscita scandalo per tutta la capitale e non solo, il mitico party delle vacanze che la Casa Bianca tiene ogni anno dedicandolo ai rappresentanti dei media, dagli executive che arrivano da New York e da Los Angeles, ai corrispondenti.
Melania Trump ha rilasciato un'intervista a Sean Hannity, anchor di Fox news, uno dei pochissimi amici, in cui accusa esplicitamente i giornalisti di fare gossip e cattiverie su di loro, lei, il marito e tutta la famiglia, invece di guardare alla sostanza di quello che fanno.
Ora ci si potrebbe domandare come mai queste due prese di posizione suscitino lo scandalo che stanno suscitando nell'ambiente degli addetti ai lavori, date un'occhiata ai Social per credere, visto che tanto la first lady che il presidente si limitano a prendere atto esplicitamente di una realtà che è sotto gli occhi di tutti.
IL SELFIE DI NATALE DI MELANIA TRUMP
Eppure è così, secondo il mainstream e i giornaloni, la prima avrebbe dovuto sorridere e abbozzare, il secondo convocare comunque un party fra gente che si odia e lo odia. Un party diventato così affollato negli anni di Barack Obama che riceveva media adoranti, dagli executive ai commentatori ai reporter, da doversi sdoppiare in due, uno per le tv e l'altro per i giornali.
I giornalisti ogni anno fanno a gara per essere invitati, guai a chi fosse escluso, e si affollano intorno a un buffet tradizionalmente composto da costolette di agnello, granchio, e la solita abbuffata di dolci, ed è consuetudine portarsi la moglie, fidanzata o un figlio.
Segue il momento clou, che poi è lunghissimo, perché gli invitati si mettono in fila per la photo op con il presidente e signora davanti al più grande degli alberi di natale, e poi è la stessa casa bianca a spedire le foto agli ospiti. Le copie finiscono sul caminetto a casa di mamma e papà, a dimostrazione che quella di Washington è una monarchia ma è anche un grande esercizio di democrazia popolare.
Nessuno si è mai sottratto, e Bill Clinton, sotto impeachment, che poi finì nulla per la verità, tenne fede alla tradizione anche nell’ annus horribilis del 1998.
Certo che allora neanche la stampa che lo accusava si permise di chiedergli come mai se era innocente avesse pagato a Paula Jones che lo accusava di molestie sessuali e ricatti sul lavoro 850mila dollari. Oggi invece sulle informazioni dell’ ex avvocato di Donald Trump, Michael Cohen, di aver pagato due ex del presidente, si arma un casino indescrivibile sulla legalità della campagna elettorale.
Gia’ l'anno scorso non era andata secondo la tradizione, a tarallucci e vino. La CNN aveva pomposamente annunciato che non si sarebbe presentata al ricevimento con i suoi inviati e dirigenti, la portavoce del presidente aveva altrettanto pomposamente risposto “evviva, finalmente una buona notizia dalla CNN”, e tutto era durato molto poco perché Donald e Melania non si erano prestati alla cerimonia delle fotografie, si erano trattenuti per non più di un quarto d'ora, così come i più importanti membri dell'Amministrazione, come John Kelly. Quanto all'altro appuntamento importante, il pranzo annuale dell'associazione dei corrispondenti, Trump non si era presentato.
Ora la decisione definitiva di annullare il party alla Casa Bianca sembra cogliere tutti di sorpresa, però viene dopo un secondo anno di scambi di accuse di fake news e leaks pubblicati senza verifiche da una parte, di collusione con la Russia e di bugie continue dall'altra. Gli incidenti quotidiani con la CNN sono culminati con l'allontanamento del corrispondente di Jim Acosta, il quale aveva rifiutato di restituire il microfono per consentire di andare avanti con le domande, e che poi è stato riammesso di imperio da un giudice. Risultato: sempre meno e più brevi incontri con la stampa
La decisione non ancora ufficiale ma certa di annullare il party non significa che non ci siano feste e ricevimenti anche con giornalisti invitati in questa stagione di festeggiamenti. Solo che la Casa Bianca decide chi e’ ammesso e chi no, e nonostante la corporazione stia emettendo in queste ore alcuni pizzini dissuasivi, nessuno finora ha rifiutato gli inviti.
Tra gli amici c'è sicuramente Sean Hannity, al quale Melania Trump ha rilasciato l'intervista esclusiva al grido di ”faccio quello che ritengo giusto per il Paese, e pazienza se la stampa mi critica”, soprattutto “ quei giornalisti, scrittori e comici faziosi e opportunisti che usano per ottenere popolarità il mio nome e quello della mia famiglia. Io resto fedele a me stessa".
Melania Trump era a bordo della nave militare George HW Bush In visita ai soldati che passano il Natale lontano dalle famiglie. Ha risposto anche a una domanda sul carattere irascibile del marito. sostenendo che non rinuncia mai a esprimere la sua opinione e dargli il suo consiglio, anche quando ritiene di dovergli dire che esagera o ha sbagliato. “Lui a volte ascolta a volte no. Abbiamo stili diversi”.
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