LA POMPA NON REGGE - LETTERA AGLI AZIONISTI: IL MAGNATE AMERICANO WARREN BUFFETT HA ANNUNCIATO DI AVERE UN CANCRO ALLA PROSTATA - IL TYCOON 81ENNE DEVE INCASSARE UN’ALTRA SCONFITTA: LA SUA PROPOSTA DI UNA TASSA DI ALMENO IL 30 PER CENTO, OLTRE IL MILIONE DI DOLLARI GUADAGNATI. SUBITO SPOSATA DA OBAMA, È STATA BOCCIATA DAL SENATO IN MANO AI REPUBBLICANI…

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Corriere.it

Il magnate americano Warren Buffett ha annunciato di avere un cancro alla prostata. Lo ha fatto sapere lui stesso in una lettera agli azionisti, precisando che non è in pericolo di vita e che non lascerà le redini della sua società di investimenti Berkshire Hathaway, di cui è presidente e amministratore delegato.

LA LETTERA - Il tycoon 81enne, nella lista di Forbes degli uomini più ricchi del pianeta, ha informato di aver avuto la diagnosi la scorsa settimana e di iniziare un trattamento radiologico a metà luglio. Gli esami hanno mostrato che non ci sono metastasi.
Buffett si dice tranquillo e nella lettera inviata agli investitori fa intendere che il cancro diagnosticato in modo molto precoce non dovrebbe minacciare la sua vita.

«Posso assicurare che sto bene - scrive - . Assieme ai miei dottori, abbiamo deciso un trattamento di due mesi a base di radiazioni quotidiane che cominceranno a metà luglio. Queste cure limiteranno i miei spostamenti durante quel periodo, ma non cambieranno in altro modo - ha concluso il finanziere - la mia routine quotidiana».

RIFORMA FISCALE - L'annuncio della malattia giunge all'indomani della bocciatura, da parte del Senato repubblicano, della cosiddetta «Buffet Rule»: il piano del presidente Usa Barack Obama per l'innalzamento delle tasse ai cittadini più ricchi, che prende nome proprio dal miliardario, che lo ha proposto per primo.

Buffet aveva denunciato che il sistema fiscale americano favorisce troppo i super ricchi: «Pago meno tasse della mia segretaria», aveva detto. E la proposta di legge prevedeva un prelievo di almeno il 30 per cento, oltre il milione di dollari guadagnati. Il voto si è chiuso con 51 voti contrari alla norma e 45 favorevoli. Al voto aveva replicato duramente Obama che, dopo il voto, ha dichiarato: «È semplicemente sbagliato che milioni di americani della classe media paghino un'aliquota maggiore rispetto ad alcuni milionari e miliardari». I repubblicani hanno invece definito la misura come una distrazione democratica rispetto ai reali problemi del Paese

 

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