luigi di maio silvia virgulti

E SE LUIGINO FOSSE IL CAVALLO SBAGLIATO? - DI MAIO ACCETTA IL RUOLO DI CANDIDATO PREMIER M5S MA NELLA BASE GRILLINA MONTA LA PROTESTA - CRESCONO I MAL DI PANCIA ALL'INTERNO DEL MOVIMENTO PERCHÉ È INDAGATO PER DIFFAMAZIONE - I BIG DEL PARTITO TACCIONO E PER LE PRIMARIE MANCA UN VERO SFIDANTE…  

Federico Capurso per “la Stampa”

 

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIOLUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

Luigi Di Maio lascia cadere l' ultimo velo: «Siamo ancora qui, più forti di prima. E ora dobbiamo completare l' opera. Andiamo a Palazzo Chigi e facciamo risorgere l' Italia. Oggi ho accettato la mia candidatura a premier per il Movimento 5 Stelle», scrive su Facebook. «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono» prosegue citando Gandhi e ripercorrendo il suo percorso politico «iniziato 10 anni fa, l' 8 settembre del 2007».

LUIGI DI MAIOLUIGI DI MAIO

Questo momento è stato preparato per anni. È lui il grande favorito. Anche perché uno sfidante ufficiale ancora non c' è.

 

La ricerca di un' antagonista all' interno del M5S è convulsa. Fra meno di una settimana, in occasione della convention annuale a Rimini, si incoronerà il vincitore della corsa interna ai Cinque Stelle. La corrente ortodossa è in pressing da giorni per convincere il suo leader, Roberto Fico, a sfidare il delfino Di Maio.

 

È l' avversario naturale per le visioni divergenti del Movimento, per «la rabbia - confida chi gli è vicino - che in questi mesi ha trattenuto a stento» guardando l' evoluzione del mondo pentastellato. Fico, però, nutre dei dubbi. E non gli piace la nuova regola secondo la quale il candidato premier diventerà anche il «capo della forza politica». Ma è troppo tardi per protestare, gli hanno fatto notare i tanti che lo hanno chiamato nelle ultime ore: «Semmai, potresti cambiarla dopo aver vinto contro Luigi».

LUIGI DI MAIO  EURO EUROPALUIGI DI MAIO EURO EUROPA

 

Se Fico si dovesse sfilare, intorno a lui sono in molti a essere pronti a lanciarsi nella sfida.

Chi per erodere il consenso di Di Maio, chi per ottenere visibilità sul proprio territorio in vista delle prossime parlamentarie. Dalla corrente ortodossa si starebbero muovendo decisi i deputati Carlo Sibilia e Giuseppe Brescia, mentre dal Senato Nicola Morra smentisce pubblicamente, ma dietro le quinte raccontano che, senza il leader ortodosso in campo, la candidatura sarebbe più di un' idea.

 

alice salvatore beppe grillo luigi di maioalice salvatore beppe grillo luigi di maio

Da outsider sembra pronta a giocare la propria partita anche la senatrice Barbara Lezzi, pronta a una eventuale sfida a tre.

Gli altri big, invece, per ora restano a guardare. L' ortodossa Carla Ruocco, membro dell' ex Direttorio, ha già detto di no a chi ha provato a convincerla nelle ultime settimane. E Alessandro Di Battista ha già rassicurato Di Maio: non ha intenzione di candidarsi premier.

Non solo. Anche il suo secondo mandato a Montecitorio sarebbe «in dubbio», confida chi gli ha parlato negli ultimi tempi.

LUIGI DI MAIO E L ERRORE SU PINOCHET IN VENEZUELALUIGI DI MAIO E L ERRORE SU PINOCHET IN VENEZUELA

 

Di Battista nega pubblicamente di voler saltare un giro e ripete di essere «sempre a disposizione del Movimento». A telecamere spente, però, non nasconde il desiderio di dedicare più tempo al suo primo figlio, che nascerà a fine settembre. Quel suo mettersi «a disposizione» potrebbe così tradursi in un lavoro da attivista «esterno», con i tour nelle piazze, le presenze in tv, la costruzione di una futura leadership nel dopo Di Maio.

 

Gli ortodossi, intanto, iniziano a tirare picconate contro il vicepresidente della Camera.

«Dal M5S di Beppe Grillo al M5S di Luigi Di Maio. A voi i commenti!», scrive su Facebook il deputato Luigi Gallo, preoccupato per i poteri che finiranno nelle mani del vincitore delle primarie grilline: dall' indizione delle votazioni in Rete alle regole per le candidature, dalla voce in capitolo su sospensioni ed espulsioni alla cancellazione delle decisioni dei probiviri.

LUIGI DI MAIO - ALESSANDRO DI BATTISTALUIGI DI MAIO - ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Proprio sulle sospensioni interviene Riccardo Nuti, sospeso per il caso «firme false» di Palermo: «Di Maio indagato? Non sospeso e candidato premier». Critiche che non piacciono a Di Maio che precisa che deve stare fuori chi è indagato per «fatti gravi», mentre lui ha in corso solo un indagine per diffamazione. Non è dello stesso avviso Paolo Becchi, ex ideologo del M5S: «Di Maio è incandidabile, avendo procedimenti penali in corso. È vero che nel blog hanno scritto che le regole sono cambiate ma non è che le regole si possano fare ad personam».

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