DI MALE IN GREGGIO - LA VISITA DI PUTIN IN INDIA HA UN OBIETTIVO: SBLOCCARE LE IMPORTAZIONI DI PETROLIO RUSSO. DOPO LO SCOPPIO DELLA GUERRA IN UCRAINA, E LA CHIUSURA DEI MERCATI OCCIDENTALI, NARENDRA MODI HA AUMENTATO LE IMPORTAZIONI DI PETROLIO RUSSO AL 35%. ORA PERO', DOPO LE SANZIONI IMPOSTE DA TRUMP ALL'INDIA, LE AZIENDE DI NUOVA DELHI HANNO SMESSO DI IMPORTARE IL GREGGIO, FACENDO CROLLARE I GUADAGNI RUSSI, INDISPENSABILI A PUTIN PER CONTINUARE LA GUERRA IN RUSSIA - L'ALLEANZA MILITARE TRA INDIA E RUSSIA...

Estratto dell'articolo di Giovanni Pigni per "la Stampa"

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Abbracci e calorose strette di mano: così il primo ministro indiano Narendra Modi ha accolto ieri il presidente russo Vladimir Putin, appena sceso dalla scaletta dell'aereo a Nuova Delhi. I due leader sono poi saliti su una Toyota Fortuner e si sono diretti alla residenza di Modi per un incontro informale tête-à-tête, prima tappa della visita di due giorni del leader russo in India.

Oggi sono previsti i negoziati formali — in formato ristretto e allargato — volti a rafforzare le relazioni bilaterali tra i due Paesi. Il petrolio sarà con ogni probabilità uno dei principali temi di discussione: l'India è il terzo consumatore mondiale di greggio e la Russia il suo principale fornitore.

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Non è sempre stato così: prima dell'inizio della guerra in Ucraina, il petrolio russo rappresentava solo il 2,5% delle importazioni indiane. Con la chiusura dei mercati occidentali, il Cremlino è stato costretto a venderlo a prezzi scontati — un'opportunità che Nuova Delhi ha colto aumentando gli acquisti fino a raggiungere, nella prima metà del 2025, il 35% delle sue importazioni totali.

Questo rapporto commerciale è stato fondamentale per finanziare l'esercito di Mosca in Ucraina ed è per questo finito nel mirino dell'amministrazione di Donald Trump che, ad agosto, ha imposto dazi aggiuntivi del 25% su tutti i prodotti provenienti dall'India come punizione per l'acquisto di petrolio russo. [...]

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Le compagnie indiane, temendo sanzioni secondarie, hanno così quasi azzerato gli acquisti e le importazioni di petrolio russo sono crollate. La visita di Putin potrebbe dunque mirare a sbloccare lo stallo.

Alla vigilia del viaggio, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov è apparso ottimista, dichiarando a Sputnik India che l'impatto delle sanzioni sulle esportazioni di petrolio verso l'India è "temporaneo" e che la Russia sta lavorando a un sistema per aggirarle.

Altro tema centrale del summit sarà la cooperazione militare: Mosca resta il principale fornitore di armamenti dell'India. Secondo RBK, New Delhi starebbe valutando l'acquisto di altri cinque reggimenti di sistemi antiaerei S-400 e la possibile fornitura dei più avanzati S-500 "Prometeo". Sul tavolo anche un accordo per facilitare l'arrivo di manodopera indiana in Russia, che soffre una significativa carenza di forza lavoro a causa della guerra in Ucraina.

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[...] L'ultima visita di Putin in India risale al 2021, pochi mesi prima dell'invasione dell'Ucraina e del successivo isolamento della Russia dall'Occidente. Per Putin, dunque, il summit rappresenta un'altra occasione per mostrare che i tentativi di isolare Mosca sono falliti e che, oltre alla "partnership senza limiti" con la Cina, il Cremlino può ancora contare sulla relazione "strategica e privilegiata" con l'India.

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