LA MALEDIZIONE DI BAT-MORATTI - LA PROCURA DI MILANO CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER GABRIELE MORATTI, FIGLIO DI LETIZIONA - IL FIGLIOLO BURLONE DELL’EX SINDACO DI MILANO AVEVA TRASFORMATO DEI CAPANNONI INDUSTRIALI IN UNA CASA ISPIRATA A BATMAN, CON TANTO DI PALESTRA, PISCINA, CUCINA, SOGGIORNO E CAMERE DA LETTO - ORA È ACCUSATO DI ABUSIVISMO EDILIZIO E DI FALSO IDEOLOGICO INSIEME AD ALTRE TRE PERSONE…

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(ANSA) - La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Gabriele Moratti, figlio dell'ex sindaco di Milano, e altre tre persone per l'ormai nota vicenda della 'Bat-casa' del giovane. Gabriele Moratti è accusato di abusivismo edilizio e di concorso in falso ideologico per aver trasformato cinque capannoni industriali in via Ajraghi, periferia nord-ovest di Milano, in una villa ispirata a quella di Batman.

La richiesta di processo, al termine delle indagini condotte dalla Gdf milanese e coordinate dall'aggiunto Alfredo Robledo, riguarda anche Fabrizio Santuccio progettista e direttore dei lavori, Ezio Malvi, l'esecutore degli stessi lavori e un ex tecnico del Comune dipendente dello Sportello Unico per l'edilizia, che si è occupato del procedimento amministrativo per la trasformazione dei cinque capannoni nella casa ispirata all'eroe dei fumetti. Tutti sono accusati, a vario titolo, di abusivismo edilizio e di falso ideologico.

Ora la richiesta di processo dovrà essere valutata da un gup, in un'udienza preliminare ancora da fissare. Le indagini di investigatori e inquirenti avevano permesso di accertare che nei cinque capannoni alla periferia di Milano erano state eseguite opere edili senza il permesso a costruire. Gli accertamenti delle Fiamme Gialle, in particolare, avevano consentito di verificare che all'interno della cosiddetta 'Bat-Casa' erano state realizzate una palestra, una piscina, oltre alla cucina, al soggiorno e alle camere da letto.

Per la trasformazione dei capannoni e la modifica della loro destinazione d'uso da laboratorio in residenziale, era stata però riscontrata, secondo l'accusa, la presentazione di false attestazioni e omissioni durante i sopralluoghi da parte del personale preposto ai controlli. Quattro dei cinque capannoni, stando alle indagini, erano stati uniti in un solo grande spazio.

I fatti contestati risalgono all'agosto del 2009 e avevano suscitato, una volta emersi, scalpore proprio perché riguardavano il figlio dell'allora sindaco di Milano, Letizia Moratti. Nell'aprile del 2011 poi gli interni della casa 'stile Batman' erano stati smantellati dallo stesso giovane, su input della Procura di Milano che aveva chiesto al figlio dell'allora primo cittadino di ripristinare le condizioni dei capannoni in via Ajraghi, come erano prima dell'intervento, cioé ad uso commerciale.

 

La batcasa di Gabriele MorattiGabriele e Letizia MorattiLetizia e Gabriele Moratti La batcasa di Gabriele Moratti La batcasa di Gabriele MorattiIL PROCURATORE AGGIUNTO DI MILANO ALFREDO ROBLEDO