DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Valentina Conte per www.repubblica.it
La partita su Inps e Inail sembra chiusa, a sentire i ben informati di Palazzo Chigi. Due commissari già individuati, in quota FdI per Inps e in quota Lega per Inail, di fatto "presidenti in pectore": Mauro Nori, attuale capo di gabinetto della ministra del Lavoro Marina Calderone, e Francesco Paolo Capone, segretario generale del sindacato Ugl. Ma niente è come sembra.
marina elvira calderone ministro del lavoro foto di bacco (2)
E se la candidatura di Nori si rafforza […] sull'altra pendono dubbi e veti. La stessa Lega non fa mistero di avere un altro candidato forte per Inail che eviti il controcircuito normativo e sindacale: portare un sindacalista in carica al vertice. Non succede dal post Tangentopoli, grazie alla legge 479 del 1994.
Il decreto legge 51 che commissaria Inps e Inail - facendo decadere i presidenti Pasquale Tridico e Franco Bettoni, i vicepresidenti e i Cda dei due istituti, sostituiti da due "commissari straordinari" - è entrato in vigore l'11 maggio. Da questa data ci sono venti giorni per individuare i commissari. […] Ogni commissario, dotato anche dei poteri del Cda, avrà poi 90 giorni dall'insediamento per riscrivere di fatto la governance dei due giganti del welfare italiano.
[…] Questo significa che il commissario dovrà non solo nominare il nuovo Cda e spartire quattro poltrone, ma preparare la strada per un secondo, profondo, spoils system all'interno di Inps e Inail. Se cambia l'organizzazione, cambiano anche gli interpreti delle nuove competenze: i direttori centrali. Con il nuovo Cda poi, decadono anche i due direttori generali attuali: Vincenzo Caridi per Inps e Andrea Tardiola per Inail. Figure chiave.
Ecco perché il commissario non può essere scelto con leggerezza. Meglio se già incarna il profilo di futuro presidente. Mauro Nori ne ha tutte le caratteristiche: una vita professionale in Inps, di cui è stato anche direttore generale, e poi alti incarichi in Consob, Corte dei Conti, Cnel, Mef. Fino all'attuale: capo di gabinetto del ministero del Lavoro. Già nel 2019, in quota Lega, fu vicino alla presidenza Inps, poi superato dal candidato M5S Pasquale Tridico. Le sue entrature a Palazzo Chigi sono forti. E gode della stima di molti ministri di FdI, anche i più vicini alla premier Meloni.
pasquale tridico foto di bacco (4)
Va anche detto che i rapporti di Nori con la ministra Calderone si sono deteriorati negli ultimi tempi. Specie dopo il "blitz" nel Consiglio dei ministri di giovedì 4 maggio quando è arrivata sul tavolo del governo la bozza della norma che commissaria Inps e Inail, all'insaputa della stessa ministra, in quel momento a Stoccolma per la riunione dei ministri del Lavoro Ue. L'autore della norma pare fosse proprio Nori: la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo di attriti. […]
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