DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
1. UE: SALVINI, 'AFD? DICHIARAZIONI SU SS FUORI DAL TEMPO E DAL MONDO'
(Adnkronos) - "E' la dichiarazione, assolutamente fuori dal mondo, di uno che tra l'altro stamattina si è dimesso. Se uno arriva a dire che non tutte le Ss erano delinquenti con me può avere ben poco a che fare".
Lo dice il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, commentando a 'Il rosso e il nero' su Rai Radio Uno le dichiarazioni sulle Ss di Maximilian Krah, esponente di Alternative für Deutschland. "Non guardiamo al passato, io sono 'anti' tutto quello che è il passato, guardo al futuro. Sicuramente alcune dichiarazioni di nostalgici del nazismo o del comunismo sono fuori dal tempo e dal mondo", aggiunge Salvini.
2. GERMANIA: KRAH, 'MIE DICHIARAZIONI USATE PER DANNEGGIARE PARTITO, AFD DEVE MANTENERE UNITÀ'
maximilian krah matteo salvini
(Adnkronos) - "Prendo atto del fatto che le mie dichiarazioni fattuali e differenziate vengono usate come pretesto per danneggiare il nostro partito. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un dibattito su di me. L'AfD deve mantenere la sua unità. Per questo motivo, mi asterrò da ulteriori apparizioni in campagna elettorale con effetto immediato e mi dimetterò da membro del Comitato esecutivo federale". A scriverlo su X è stato oggi Maximilian Krah, Spitzenkandidat per Afd alle Europee.
3. AFD BANDISCE IL SUO CANDIDATO KRAH DAI DIBATTITI PUBBLICI
(ANSA) - Dopo l'annuncio del Rassemblement National di Marine Le Pen di voler terminare la cooperazione politica con l'AfD, la dirigenza del partito di estrema destra tedesco ha deciso di imporre al proprio candidato principale per le elezioni europee, Maximilian Krah, il divieto di qualsiasi apparizione pubblica. Lo riferisce l'agenzia Dpa citando un portavoce del partito.
La decisione è stata presa in una riunione della presidenza federale svoltasi oggi e segnalata con questo esito anche da fonti del partito al Parlamento europeo. Il contesto è l'annuncio che il Rassemblement National (Rn) di Le Pen non vuole più collaborare con l'Afd in uno stesso gruppo al Parlamento europeo a causa delle controverse dichiarazioni fatte da Krah sulle Ss a Repubblica, spiega la Dpa.
L'eurodeputato Krah aveva sostenuto che non tutti coloro che indossavano l'uniforme delle SS erano automaticamente criminali, attirandosi critiche in quanto la formazione nazista fra l'altro era responsabile della gestione dei campi di concentramento e sterminio. Lo stesso Krah, che peraltro era già stato tolto da video e manifesti dell'Afd a causa dell'arresto di un suo collaboratore per sospetto spionaggio in favore della Cina, ha annunciato su X che rinuncia ad altre apparizioni elettorali e lascia la presidenza.
La dirigenza dell'Afd ha espresso il desiderio di continuare la cooperazione con l'Rn, riferisce la Dpa ricordando che il partito è attivo al Parlamento europeo insieme a Le Pen, alla Lega e all'Fpoe (il Partito della Libertà Austriaco) nella frazione Id (Identità e Democrazia) ma da tempo ci sono disaccordi tra la formazione tedesca e quella francese.
4. KRAH ANNUNCIA LE DIMISSIONI DAL CONSIGLIO FEDERALE AFD
(ANSA) - "Prendo atto del fatto che dichiarazioni oggettive e differenziate da parte mia sono state strumentalizzate come pretesto per danneggiare il nostro partito. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è una discussione su di me.
L'Afd deve mantenere la sua unità. Per questo motivo rinuncio immediatamente a ulteriori apparizioni in campagna elettorale e mi dimetto da membro del consiglio federale": lo ha detto il capolista dell'Alternativa per la Germania (Afd), Maximilian Krah, alla Welt come riporta il sito del quotidiano tedesco.
5. PRESIDENTE PARTITO ID, 'AL LAVORO PER RICOMPORRE GRUPPI DESTRE'
POPULISMO - SALVINI LE PEN . PETRY
(ANSA) - Nelle destre Ue sarebbero in corso "intensi negoziati" che potrebbero portare ad una "ricomposizione dei gruppi politici del Parlamento europeo": lo conferma alla stampa belga il presidente del partito Identità Europea e Democrazia, l'eurodeputato del partito di estrema desta belga Vlaams Belang, Gerolf Annemans.
La scintilla che ha innescato le grandi manovre a destra è stata le mossa di Marine Le Pen che martedì ha rotto con i tedeschi di AfD in seguito alle controverse affermazione del leader di AfD, Maximilian Krah, sulle colpe storiche delle SS. Le dimissioni di Krah dal consiglio federale dell'AfD, avvenute martedì mattina durante una riunione del direttivo a Berlino, non avrebbe comunque arrestato i riposizionamenti.
"La cooperazione in Europa dopo, prima Fiandre", ha poi ironizzato Annemans alludendo al fatto che l'altro partito di destra fiammingo, l'N-VA, non nasconde da tempo una certo disagio per la sua presenza in Ecr, l'altro gruppo delle destre Ue. I nazionalisti fiamminghi stanno infatti conducendo alcuni colloqui esplorativi con altri gruppi politici in vista della prossima legislatura.
6. “MAI PIÙ CON AFD NON CONDANNA LE SS” SALVINI E LE PEN SPACCANO I SOVRANISTI
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
A tre settimane dalle elezioni europee si consuma una clamorosa rottura nella famiglia degli Identitari, che raggruppa i sovranisti e ultranazionalisti al Parlamento europeo. Il partito di Marine Le Pen, Rassemblement National (RN), ha tagliato ieri i ponti con l’ultradestra tedesca Afd. E poche ore dopo è arrivata una reazione analoga del suo alleato, dalla Lega di Matteo Salvini: «Come sempre, Matteo Salvini e Marine Le Pen sono perfettamente allineati e concordi».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso […] è stata l’intervista di sabato scorso a Repubblica allo spitzenkandidat per le Europee, Maximilian Krah. Un colloquio in cui l’europarlamentare Afd ha sostenuto, tra le altre cose, «non dirò mai che chi aveva un’uniforme delle SS era automaticamente un criminale ». Secondo fonti citate dall’ Ansa gli Identitari starebbero persino valutando l’espulsione degli ultranazionalisti tedeschi: «l’Afd ha passato il limite».
Da Parigi è stato Thibaut François, deputato di Rassemblement national, ad annunciare a Repubblica che «non ci alleeremo più con l’Afd […]». Il responsabile dei rapporti internazionali a Strasburgo per il partito di Le Pen ha aggiunto anche che la decisione sarà applicata «direttamente» dopo le Europee […]. Alexandre Loubet, capo di gabinetto del capolista dell’ultradestra francese Jordan Bardella, ha comunicato la rottura ufficiale anche al quotidiano Liberation : il partito ha «preso la decisione di non sedere » più con i tedeschi al Parlamento Ue.
[…] Nelle scorse settimane questo giornale aveva dato anche conto dei malumori maturati nel partito di Le Pen nei confronti dell’ultradestra tedesca, rea di frequenti esternazioni estremiste, tanto che RN già meditava una rottura. Le Pen aveva reagito irritata allo scoop di Correctiv sugli incontri tra neonazisti ed esponenti dell’Afd che discettavano di deportazioni in massa di migranti.
SELFIE GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN
E i malumori sono stati aggravati dai più recenti scandali che hanno travolto in particolare Maximilian Krah: un suo collaboratore è stato arrestato perché accusato di essere una spia cinese. Il capolista dell’Afd è anche stato interrogato dal Fbi per sospetti legami con attivisti filorussi e in Polonia un lobbista filorusso cui Krah aveva garantito accesso al Parlamento europeo è finito sotto processo per spionaggio. L’intervista in cui lo spitzenkandidat ha sostenuto che «non tutte le SS erano criminali di guerra» è stato uno scandalo di troppo.
7. LE PEN ROMPE CON I NEONAZISTI: "BASTA AFD" SALVINI RILANCIA: "GRUPPO UNICO CON MELONI" LE TAPPE
Estratto dell’articolo di Francesco Olivo e Marco Bresolin per “la Stampa”
Chi ha avuto modo di parlare con le persone più vicine a Marine Le Pen, racconta che sono due gli episodi che l'hanno convinta a rompere definitivamente con gli ormai ex alleati tedeschi di Afd: l'alleanza di governo siglata dal premier croato Andrej Plenkovic (Ppe) con i sovranisti del Movimento patriottico (in procinto di unirsi a Identità e Democrazia) e soprattutto l'accordo di coalizione nei Paesi Bassi che porterà il partito di Geert Wilders al governo.
MATTEO SALVINI - MARINE LE PEN - FRANCESCA VERDINI A PONTIDA 2023
Due evoluzioni significative che trasformeranno il gruppo sovranista in una forza sì di estrema destra, «ma di governo». E che, pur senza entrare nella coalizione istituzionale che guiderà la prossima legislatura Ue, consentirà a Identità e Democrazia di rivendicare qualche posto di rilievo nel prossimo Europarlamento, spezzando il cordone sanitario dietro il quale erano stati relegati.
Obiettivo che secondo Marine Le Pen potrebbe essere ancora di più alla portata se andasse in porto l'operazione per accogliere nella propria famiglia politica anche Viktor Orban.
GIORGIA MELONI E MARINE LE PEN
In questo il progetto della francese sembra essere in concorrenza con quello di Giorgia Meloni, anche lei impegnata a dare vita in Europa a un raggruppamento politico di destra, ma con una forte presenza di partiti che sono al governo.
La Lega, che ha subito appoggiato la decisione del Rassemblement National di rompere con Afd, vede ancora gli spazi per costruire un gruppo unico alla destra del Ppe, il che farebbe aumentare in maniera esponenziale il peso di quella forza politica a Strasburgo.
Ma per arrivare fin lì ci sono ancora molti ostacoli. Barriere spesso frutto di gelosie interne e anche di dinamiche familiari irrisolte, come quella di Marine Le Pen con la nipote Marion Maréchal, destinata a entrare nei conservatori con la lista "Reconquete!" di Eric Zemmour.
[…] Agli occhi di Le Pen (e di Salvini), Afd non arriverà mai al governo in Germania e rappresenta sempre più una zavorra. Per questo, a breve, dovrebbe scattare una formale espulsione da Identità e Democrazia, che finirebbe per avere al suo interno soltanto sette delegazioni, vale a dire il minimo previsto per poter formare un gruppo.
Ma chi ha sottomano i sondaggi e il pallottoliere spiega che questo quorum «non è a rischio» perché nella prossima legislatura entreranno delegazioni fin qui assenti: gli eurodeputati portoghesi di Chega, gli olandesi di Wilders, quelli del Movimento patriottico croato (in coalizione con Plenkovic) e forse i polacchi. Più, eventualmente, gli ungheresi di Fidesz, il che farebbe salire a quattro il numero dei governi sostenuti dai partiti membri di ID.
[…] Il Carroccio in questa fase, però, certo non è il partito che dà le carte, anche perché nella migliore delle ipotesi la sua pattuglia di parlamentari europei si dimezzerà e così anche il suo peso specifico.
Salvini non vede di buon occhio le corrispondenze, per ora solo indirette, tra Le Pen e Meloni, tanto che quando la leader del Rassemblement National ha sottolineato i punti in comune con la premier italiana, nel corso della manifestazione di Vox a Madrid domenica, la Lega si è affrettata a pubblicare una nota per dire «necessario che la totalità dei partiti alternativi alla sinistra, anche in Italia, confermino l'indisponibilità ad alleanze innaturali con i socialisti o con il bellicista Macron».
Per il Carroccio è quindi l'occasione di tornare alla carica con l'offerta di un gruppo unico dei partiti alla destra del Ppe, che Meloni ha già rifiutato molte volte. «A quel punto potremmo proporre noi il candidato alla presidenza della Commissione», dice Claudio Borghi, senatore e candidato alle Europee.
Chi non si smuove è Antonio Tajani: «Non condivido le idee di Le Pen su Ue e Nato. Forza Italia sta con il Ppe e non saremo alleati con Le Pen».
BJORN HOECKE ALICE WEIDEL matteo salvini marine le pen a pontida 1
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