
DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO…
MARIO DRAGHI PROVA A TIRARE FUORI DAL COMA L'EUROPA: "L’INAZIONE MINACCIA LA NOSTRA SOVRANITÀ. LE VULNERABILITÀ STANNO AUMENTANDO. E NON ESISTE UN PERCORSO CHIARO PER FINANZIARE GLI INVESTIMENTI DI CUI ABBIAMO BISOGNO. TEMPI STRAORDINARI NECESSITANO DI AZIONI STRAORDINARIE" - TRAVOLTA DAI NAZIONALISMI DEL 27 PAESI DELL’UNIONE E METTERLI DAVANTI AL RISCHIO DI UNA TOTALE IRRILEVANZA GEOPOLITICA, TRA IL MARTELLO AMERICANO E L’INCUDINE CINESE, URSULA VON DER LEYEN TIRA FUORI DAL CILINDRO DRAGHI E IL SUO RAPPORTO DI UN ANNO FA SU COSA FARE PER TORNARE A COMPETERE SUI MERCATI (SOLO L'11% DELLE RACCOMANDAZIONI DI ''MARIOPIO'' È STATO COMPLETATO) - L'EX PREMIER GETTA NEL CESTINO IL PROGETTO DI FERMARE LA PRODUZIONE DI AUTO A BENZINA ENTRO IL 2035: "SI BASA SU PRESUPPOSTI CHE NON SONO PIÙ VALIDI'' - LA DECARBONIZZAZIONE E I PREZZI DELL'ENERGIA..
URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP - ANDREA CALOGERO PER LA STAMPA
DRAGHI, 'INTESA SU DAZI IN GRAN PARTE ALLE CONDIZIONI USA'
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "Gli Stati Uniti hanno imposto le tariffe più elevate dall'era Smoot-Hawley. La Cina è diventata un concorrente ancora più forte. Abbiamo anche visto come la capacità di risposta dell'Europa sia limitata dalle sue dipendenze, anche se il nostro peso economico è considerevole. La dipendenza dagli Stati Uniti per la difesa è stata citata come uno dei motivi per cui abbiamo dovuto accettare un accordo commerciale in gran parte alle condizioni americane". Lo ha detto Mario Draghi parlando alla conferenza di alto livello 'A un anno dal rapporto Draghi'.
DRAGHI, 'L'INAZIONE DELL'UE MINACCIA LA SUA SOVRANITÀ'
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "A un anno di distanza, l'Europa si trova in una situazione più difficile. Il nostro modello di crescita sta svanendo. Le vulnerabilità stanno aumentando. E non esiste un percorso chiaro per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno. Ci è stato dolorosamente ricordato che l'inazione minaccia non solo la nostra competitività, ma anche la nostra stessa sovranità". Lo ha detto Mario Draghi alla conferenza di alto livello 'A un anno dal rapporto Draghi', con Ursula von der Leyen.
DRAGHI, 'PROGRESSI SU IA MA DIVARIO CON USA E CINA RESTA NETTO'
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "In alcuni settori l'Europa sta compiendo progressi. Sono in corso progetti per la realizzazione di almeno cinque gigafabbriche di IA, ciascuna con oltre 100.000 Gpu avanzate. La capacità dei centri dati è destinata a triplicare nei prossimi sette anni. Entro la fine dell'anno è prevista un'importante riforma delle telecomunicazioni. Il recente investimento di Asml in Mistral è un segnale promettente per l'ecosistema interno dell'IA.
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE
Anche l'adozione è in aumento: secondo la BEI, le aziende europee stanno adottando tecnologie avanzate a un ritmo simile a quello delle loro controparti statunitensi, sebbene partendo da una base inferiore." Lo Lo ha detto Mario Draghi alla conferenza di alto livello 'A un anno dal rapporto Draghi', con Ursula von der Leyen.
"Ma il divario è netto. Sul fronte dell'IA, lo scorso anno gli Stati Uniti hanno prodotto 40 grandi modelli di base, la Cina 15 e l'Ur solo 3. Tra le PMI, l'adozione dell'IA è ancora bassa, compresa tra il 13 e il 21%. E nel campo più strategico, quello dell'IA basata sulla proprietà intellettuale europea per consolidare le nostre industrie principali, i progressi sono minimi", ha spiegato.
DRAGHI, 'SU TECNOLOGIE RIMUOVERE BARRIERE, PIÙ SEMPLIFICAZIONE'
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "Ci sono tre aree in cui è necessaria una maggiore ambizione. In primo luogo, rimuovere gli ostacoli alla diffusione delle nuove tecnologie. Un vero e proprio "28° regime" deve diventare realtà, consentendo alle imprese innovative di operare, commerciare e raccogliere finanziamenti senza ostacoli in tutti i 27 Stati membri, proprio come possono fare i concorrenti in altre grandi economie.
Lo ha detto Mario Draghi alla conferenza di alto livello 'A un anno dal rapporto Draghi', con Ursula von der Leyen. " Il secondo ambito è quello della regolamentazione. Una delle richieste più evidenti delle aziende europee è quella di una semplificazione radicale del Gdpr, non solo della normativa primaria, ma anche delle pesanti sovrimposizioni normative da parte degli Stati membri. L'addestramento dei modelli di IA richiede enormi quantità di dati pubblici disponibili sul web.
URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI
Tuttavia, l'incertezza giuridica sul loro utilizzo crea costosi ritardi, rallentando la loro diffusione in Europa", ha sottolineato Draghi. "Il terzo ambito è l'integrazione verticale dell'IA nell'industria. Le applicazioni settoriali dell'IA sono ancora più importanti della semplice potenza di calcolo dei supercomputer.
In questo campo l'Europa ha un vantaggio reale: le sue imprese detengono oltre la metà del mercato mondiale delle soluzioni di automazione industriale, una pietra miliare dell'IA industriale. Tuttavia, solo il 10% circa delle imprese manifatturiere ha utilizzato l'IA lo scorso anno. L'industria e i governi devono collaborare per trasformare questo vantaggio iniziale in soluzioni proprietarie europee. La strategia "Apply AI" della Commissione di questo autunno sarà un test fondamentale", ha proseguito.
DRAGHI, 'SU TECNOLOGIE RIMUOVERE BARRIERE, PIÙ SEMPLIFICAZIONE'
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN MEME
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "Ci sono tre aree in cui è necessaria una maggiore ambizione. In primo luogo, rimuovere gli ostacoli alla diffusione delle nuove tecnologie. Un vero e proprio "28° regime" deve diventare realtà, consentendo alle imprese innovative di operare, commerciare e raccogliere finanziamenti senza ostacoli in tutti i 27 Stati membri, proprio come possono fare i concorrenti in altre grandi economie. Lo ha detto Mario Draghi alla conferenza di alto livello 'A un anno dal rapporto Draghi', con Ursula von der Leyen. "
Il secondo ambito è quello della regolamentazione. Una delle richieste più evidenti delle aziende europee è quella di una semplificazione radicale del Gdpr, non solo della normativa primaria, ma anche delle pesanti sovrimposizioni normative da parte degli Stati membri. L'addestramento dei modelli di IA richiede enormi quantità di dati pubblici disponibili sul web. Tuttavia, l'incertezza giuridica sul loro utilizzo crea costosi ritardi, rallentando la loro diffusione in Europa", ha sottolineato Draghi.
COLONNINE DI RICARICA ELETTRICA PER AUTOMOBILI
"Il terzo ambito è l'integrazione verticale dell'IA nell'industria. Le applicazioni settoriali dell'IA sono ancora più importanti della semplice potenza di calcolo dei supercomputer. In questo campo l'Europa ha un vantaggio reale: le sue imprese detengono oltre la metà del mercato mondiale delle soluzioni di automazione industriale, una pietra miliare dell'IA industriale.
Tuttavia, solo il 10% circa delle imprese manifatturiere ha utilizzato l'IA lo scorso anno. L'industria e i governi devono collaborare per trasformare questo vantaggio iniziale in soluzioni proprietarie europee. La strategia "Apply AI" della Commissione di questo autunno sarà un test fondamentale", ha proseguito.
MARIO DRAGHI COME MARCELLO MASTROIANNI MEME
DRAGHI, PRESUPPOSTI PER TARGET UE SU E-CAR NON VALGONO PIÙ
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "In alcuni settori, come quello automobilistico, gli obiettivi" posti dall'Ue "si basano su presupposti che non sono più validi". Lo ha detto Mario Draghi alla conferenza della Commissione Ue sul primo anno del suo report sulla competitività.
"La scadenza del 2035 per le emissioni zero allo scarico era stata concepita per innescare un circolo virtuoso - ha sottolineato -: obiettivi chiari avrebbero spinto gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica, fatto crescere il mercato interno, stimolato l'innovazione e reso i modelli elettrici più economici. Si prevedeva che batterie, microchip si sviluppassero parallelamente. Ma ciò non è avvenuto".
DRAGHI: DECARBONIZZAZIONE NON ABBASSA SUBITO PREZZI ENERGIA
(AGI) - Bruxelles, 16 set. - "La decarbonizzazione e' il percorso migliore a lungo termine per l'Europa per raggiungere l'indipendenza energetica nonostante la sua carenza di risorse naturali. Tuttavia, richiede investimenti molto piu' rapidi per far funzionare un sistema basato sulle energie rinnovabili: nelle reti, negli interconnettori e nella generazione di base pulita come il nucleare.
Oggi, meta' della capacita' transfrontaliera necessaria entro il 2030 non ha un piano di investimenti. Anche i progetti approvati richiedono piu' di dieci anni, e meta' di questo tempo viene perso per l'ottenimento dei permessi. Il Pacchetto Rete, previsto per la fine di quest'anno, e l'aumento di bilancio proposto per i collegamenti transfrontalieri rappresentano passi avanti. Tuttavia, il sistema attuale - coordinamento nazionale dei permessi e dei finanziamenti - non e' adatto a un mercato energetico europeo. I progetti transfrontalieri necessitano di pianificazione ed esecuzione a livello Ue.
Allo stesso tempo, dobbiamo essere realistici: queste misure non ridurranno rapidamente i prezzi dell'energia. Ecco perche' dobbiamo agire sulle leve che possono fornire un sollievo piu' rapido". Lo ha dichiarato l'ex premier ed ex presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza in occasione di un anno dalla pubblicazione del suo rapporto sul futuro della competitivita' europea.
"Due in particolare: migliorare il funzionamento dei mercati del gas e allentare la presa del gas sui prezzi dell'elettricita'. L'Europa e' gia' il maggiore acquirente mondiale di Gnl statunitense e si e' impegnata ad acquistare fino a 750 miliardi di dollari in prodotti energetici statunitensi. Qualunque siano le condizioni di tale accordo, dovrebbe essere considerato un'opportunita' per riorganizzare le nostre modalita' di acquisto del gas. Da marzo, il Gnl importato in Europa e' costato dal 60 al 90% in piu' rispetto allo stesso gas negli Stati Uniti, anche tenendo conto della logistica e della rigassificazione.
meme sulle dimissioni di draghi
Gli acquisti collettivi dell'Ue, come proposto inizialmente dalla Commissione dopo l'invasione russa, potrebbero certamente colmare questo divario rafforzando il nostro potere contrattuale, riducendo i margini degli intermediari e proteggendoci dalla volatilita' dei mercati spot. Parallelamente, l'Europa deve portare avanti il lavoro della Task Force sul mercato del gas e garantire maggiore trasparenza nel commercio di energia. I profitti dei quattro maggiori trader globali sono quadruplicati tra il 2020 e il 2022. Una supervisione congiunta e un regolamento piu' rigoroso sono ormai necessari.
Dobbiamo quindi disaccoppiare la remunerazione delle energie rinnovabili e del nucleare dalla produzione di energia fossile, ampliando l'energia contrattuale, ovvero gli Accordi di Potere d'Acquisto (PPA) e i Contratti per Differenza (CfD) bidirezionali.
VON DER LEYEN, 'L'UE SI FACCIA CARICO DELLA SUA SICUREZZA'
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "C'è un altro settore vitale in cui non possiamo più permetterci di dipendere eccessivamente dagli altri: la difesa. Un'Europa della difesa più indipendente non si realizzerà dall'oggi al domani, ci vorranno anni per essere all'altezza del compito. Ma è assolutamente chiaro che l'Europa deve ora farsi carico della parte del leone della propria sicurezza". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aprendo la conferenza sul primo anno del report Draghi, evidenziando il successo dello strumento Safe, da 150 miliardi di euro, per gli appalti congiunti per la difesa.
VON DER LEYEN, 'UE SIA POTENZA INDUSTRIALE NELLA TRANSIZIONE'
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "La transizione verso l'energia pulita offre molto più della semplice promessa di bollette energetiche più basse. Si tratta di una grande opportunità per le nostre industrie. Si prevede che il mercato globale delle batterie raddoppierà di dimensioni nei prossimi cinque anni. Il mercato globale delle turbine eoliche continua a crescere di oltre il 10% ogni anno.
E il mercato globale delle auto elettriche è in forte espansione. In Europa le vendite sono aumentate di quasi il 25% su base annua. In Africa, Asia e America Latina le vendite di veicoli elettrici sono aumentate del 60% nel 2024. Questa è innanzitutto una buona notizia per il clima. Ma la domanda è: vogliamo coglierne i vantaggi economici? O vogliamo che altri si aggiudichino una quota crescente di questi nuovi mercati in espansione?
Non ho dubbi sulla risposta." Lo ha detto Ursula von der Leyen alla conferenza di alto livello 'A un anno dal Rapporto Draghi'. "Quando parlo con il Sud del mondo, dall'Africa all'India all'Asia centrale, vedo che sono alla ricerca di soluzioni tecnologiche pulite. L'Europa può essere la patria di industrie all'avanguardia in grado di esportare le soluzioni ad altri. Dovremmo essere la potenza industriale che soddisfa questa crescente domanda di tecnologie pulite.
Ma questo non è scontato. Sappiamo che i dati non sono incoraggianti come in altri settori. Troppo spesso perdiamo posti di lavoro e quote di mercato a favore di economie non di mercato. Ma possiamo ancora invertire la tendenza. Per questo motivo dobbiamo aumentare in modo massiccio i nostri investimenti pubblici e privati", ha sottolineato von der Leyen.
VON DER LEYEN, 'RIDUZIONE ENERGIA FOSSILE È STRADA DA SEGUIRE'
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - "Abbiamo lanciato un pacchetto eolico che riduce i tempi di autorizzazione di due terzi. Nella prima metà del 2025, gli investimenti nell'energia eolica europea hanno raggiunto il massimo storico, superando i 40 miliardi di euro. È chiaro: gli investitori stanno scegliendo l'Europa. Un'altra buona notizia: ormai oltre il 70% della nostra elettricità proviene da fonti a basse emissioni di carbonio. Di conseguenza, lo scorso anno abbiamo ridotto la nostra bolletta dei combustibili fossili di 60 miliardi di euro. Questa è la strada da seguire."
IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI
Lo ha detto Ursula von der Leyen alla conferenza di alto livello 'A un anno dal rapporto Draghi'. "Abbiamo ridotto i prezzi e le dipendenze allo stesso tempo. Ma diciamolo chiaramente: i nostri prezzi dell'energia rimangono ancora troppo alti, troppo volatili e troppo disparati in tutta Europa. In alcuni Stati membri l'elettricità costa tre volte di più che in altri. E molti picchi di prezzo potrebbero essere evitati se l'energia potesse fluire più liberamente dove è necessaria. Ma le reti nazionali non sono ancora ben integrate", ha spiegato.
UE: VON DER LEYEN, 'GRAZIE MARIO DRAGHI PER TUO SERVIZIO AD EUROPA'
(Labitalia) - La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ringrazia, in italiano, l'ex presidente della Bce e del Consiglio Mario Draghi per il "servizio" reso all'Ue con il suo rapporto sulla competitività del Vecchio Continente. "Oggi - dice a Bruxelles aprendo la conferenza che ricorda la presentazione del rapporto, un anno fa - ricorre un anno dalla pubblicazione del rapporto Draghi.
Ma vorrei tornare indietro per un attimo a due anni fa, quando ti chiamai per la prima volta, Mario, per proporti di intraprendere questa nuova missione". Von der Leyen ricorda che Draghi era "incuriosito dall'offerta. Ma - prosegue rivolta all'ex banchiere centrale - hai posto una condizione. Hai detto che questo nuovo rapporto doveva fare davvero la differenza. Non eri interessato a scrivere un altro articolo accademico. Volevi una tabella di marcia per l'azione.
Ed era esattamente quello che cercavamo. Tu e la tua squadra avete investito un anno intero per analizzare i punti di forza dell'Europa, le sue carenze e come affrontarle". E, prosegue, "non appena il rapporto è stato pubblicato, tutta l'Europa si è rivolta a te. Quindi, prima di tutto, voglio ringraziarti, caro Mario. Per il tuo rigore, per la tua visione e per il tuo servizio all'Europa. Grazie, Mario (lo ha detto in italiano, ndr)", conclude.
URSULA VON DER LEYEN - KIT TESENCULA - MEME
LA RESA DI URSULA VON DER LEYEN A DONALD TRUMP SUI DAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
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