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1- VIDEO: LO SPOT DI ROMNEY CONTRO OBAMA E FIAT/CHRYSLER
http://bit.ly/TTHgeU
2- MARCHIONNE STOPPA ROMNEY, JEEP NON TRASLOCA IN CINA
Marcello Campo per l'ANSA
"La produzione della Jeep non sarà trasferita dagli Stati Uniti alla Cina". Sergio Marchionne prende carta e penna, mettendo la parola fine a una querelle al calor bianco tra Mitt Romney e Barack Obama, nello stato in bilico dell'Ohio. In una e-mail inviata a tutti i dipendenti del gruppo, l'amministratore delegato di Fiat-Chrysler rassicura che la Jeep "é un brand globale con radici inconfondibilmente americane. E questo - sottolinea Marchionne - non cambierà mai".
Insomma, nessun bullone della Jeep verrà prodotto fuori dagli States, e in particolare lontano dalla fabbrica di Toledo (Ohio). "Insinuare qualcosa di diverso è sbagliato", taglia corto. Ovviamente, come sottolinea in una conference call poco dopo, a Marchionne non interessa "entrare nello scontro politico". Il suo mestiere è un altro, "vendere auto". Anzi, l'obbiettivo della mail era proprio preservare l'azienda dalla lotta per la Casa Bianca.
Detto questo, Politico titola "Marchionne respinge Romney", visto che è stato l'ex governatore del Massachusetts, pur di recuperare qualche consenso in Ohio, ad aver erroneamente parlato di trasferimento di linee produttive da parte del management Chrysler, dagli Usa alla Cina. Prima in un comizio, poi in uno spot, il candidato repubblicano aveva accusato Obama di aver consegnato la Chrysler "a nuovi proprietari italiani che stanno pensando di costruire le Jeep in Cina".
Notizia subito smentita. La verità è che l'azienda guidata da Marchionne sta pensando a una collaborazione con il suo partner cinese per una produzione ulteriore di Jeep in Cina, "per il mercato cinese". Insomma, nessuno spostamento di alcun posto di lavoro americano. Semmai un programma di sviluppo industriale. Ma, Marchionne a parte, in Ohio a pochi giorni dall'election day, tra i due candidati si litiga su questo. Sul campo si sta vivendo una vera guerra a colpi di spot, con accuse e repliche accese.
In fondo è l'ultimo passo di una polemica che va avanti da mesi sul tema di fondo del salvataggio dell'auto 'Made in Usa'. Da un lato Romney ha sempre contestato il sistema, a suo dire inefficiente, di aiuti pubblici; dall'altro Obama ha sempre difeso la sua politica, attaccando Romney di voler il fallimento del settore automobilistico Usa.
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