DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Massimo Franco per il “Corriere della Sera”
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
Allinearsi alla richiesta di Sergio Mattarella di «onorare gli impegni» assunti in sede europea. E ridimensionare il più possibile il potenziale conflitto con Bankitalia. Giorgia Meloni ha cercato di chiudere il più rapidamente possibile le crepe che potevano aprirsi sulla manovra finanziaria. Ha approfittato dell'occasione del vertice dell'Ue a Tirana, capitale dell'Albania, per ribadire l'asse col capo dello Stato; e per rassicurare non tanto gli alleati ma i mercati finanziari sulla bontà delle misure abbozzate finora.
sergio mattarella giorgia meloni
È un tentativo di ricucire quanto prima le smagliature nei rapporti con alcune istituzioni; e di derubricare a ipotesi alcune misure, come l'uso dei contanti, che rischiano di portare più ripercussioni negative che benefici. Non a caso, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, dopo le parole abrasive per le critiche di Bankitalia al governo, ieri ha voluto precisare che «sul tetto del contante non facciamo barricate».
IL GIURAMENTO DI GIORGIA MELONI
È stato il segnale di un ripensamento che Palazzo Chigi ha deciso di fronte a perplessità diffuse; e forse anche all'eco di un certo disappunto del Quirinale. D'altronde, in mattinata Mattarella era intervenuto alla conferenza delle regioni a Monza per sottolineare che «la collaborazione di tutti sul Piano per la Ripresa è nell'interesse dell'Italia». E la premier aveva rivendicato l'architettura della manovra finanziaria, accolta finora positivamente dagli investitori.
GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI
«La notizia per il governo», ha detto Meloni, «è che sulle grandi voci non ci fossero da Bankitalia critiche sostanziali. Significa che è una manovra ben fatta»: un modo per accogliere i rilievi arrivati dall'istituto di via Nazionale, senza liquidarli sommariamente come avevano fatto alcuni esponenti della maggioranza; ma anche per considerarli non sostanziali. Traspare la volontà di non alimentare una polemica che promette di danneggiare l'esecutivo, e di darne un'immagine distorta.
sergio mattarella giorgia meloni
Ma la premier non rinuncia a rimarcare l'esigenza di cambiare ottica in materia di immigrazione. Anzi, mette in evidenza che forse da parte dell'Ue il tema spinoso della «rotta mediterranea» dei migranti comincia ad assumere un rilievo inedito. Nel passato, invece, soprattutto su pressione della Germania, la prima preoccupazione era di tamponare i flussi attraverso quella dei Balcani. Sono piccoli segnali di una strategia ancora da costruire. Ma in parallelo è anche la conferma di quanto il governo di destra dovrà faticare per conciliare le spinte istintive della sua coalizione con una aderenza a impegni ai quali l'Italia non può sfuggire.
Ultimi Dagoreport
DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…