
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
UN PAESE GOVERNATO “SALVO INTESE” – MATTARELLA È STUFO DELLA FAMOSA FORMULETTA CON CUI VENGONO APPROVATI I DECRETI: LEGA E M5S NON SONO D’ACCORDO PIÙ SU NIENTE E ANDARE AVANTI COSÌ È IMPOSSIBILE – MEGLIO LE ELEZIONI ANTICIPATE, CHE PER LA MUMMIA DEL QUIRINALE NON SONO PIÙ UN TABÙ. ANZI, È L'UNICO MODO PER COSTRINGERE LEGA E M5S A MEDIARE, ED IMPEDIRE COSÌ L’ARRIVO DI UN GIALLO-VERDE AL QUIRINALE NEL 2022...
Marco Antonellis per Dagospia
"Speriamo che stasera si chiuda veramente sul decreto crescita", sibilano dalle parti del Colle; tra poco meno di due ore, alle 18 di stasera, si terrà il Consiglio dei ministri e il dl crescita è ancora in bilico. Potrebbe esserci un'altra approvazione "salvo intese" oppure il invio alla prossima settimana.
Ma qualcuno dovrebbe finalmente spiegare a Luigi di Maio e Matteo Salvini (ma soprattutto al Premier Conte) che al Quirinale della famosa formula "salvo intese" non ne vogliono proprio più sentir parlare: "Non è così che si governa un Paese". Insomma, ne hanno le scatole piene e ci si chiede come possa un'alleanza stare ancora in piedi se non riescono più a trovare un accordo nemmeno su misure tipicamente elettoralistiche come quelle del decreto crescita: "Ma come si fa a continuare in questo modo? Non c'è più intesa su niente, non si può pensare di governare l'italia "salvo intese": o si governa oppure non si governa".
LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE
A Conte saranno fischiate le orecchie. Anche perché per Sergio Mattarella le elezioni anticipate non sono più un tabù tanto più che c'è da risolvere la delicata partita del suo successore al Quirinale: e solo con il voto anticipato sarebbe possibile impedire che nel 2022 venga eletto un populista-sovranista a Capo dello Stato: tra Lega e 5stelle nelle nelle riunioni più riservate circolano già i nomi dell'attuale Premier Conte e addirittura anche quello di Paolo Savona.
Con le elezioni anticipate, invece, populisti e sovranisti (sia che al governo andasse la Lega di Matteo Salvini sia che fosse il turno dei i 5 Stelle di Luigi Di Maio) sarebbero costretti a mediare con forze europeiste, ovvero con Forza Italia da un lato e con il Pd dall'altro.
In questo modo, si ragiona dalle parti del Colle, si eviterebbe che al posto di Mattarella arrivi un populista-sovranista: "Draghi sarebbe perfetto per controbilanciare le pulsioni antieuropeiste" spiegano fonti di altissimo livello istituzionale. Insomma, le elezioni anticipate farebbero molto comodo anche all'attuale inquilino del Colle nonché all'establishment italiano ed europeo onde evitare che il prossimo Presidente della Repubblica venga espresso dall'attuale Parlamento. Il timore è l'eccessiva concentrazione di potere: con un Capo dello Stato "amico" Salvini e Di Maio non avrebbero più limiti né freni né contrappesi.
giuseppe conte maria elisabetta alberti casellati sergio mattarella
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…