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Il segretario del Pd Matteo Renzi risponde alle parole del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco pronunciate durante l'audizione di questa mattina nella commissione di inchiesta sulle banche. E lo ringrazia per gli apprezzamenti rivolti al suo governo, che fugano ogni dubbio su eventuali pressioni svolte da Maria Elena Boschi o altri ministri sulle sorti di Banca Etruria.
"Ringrazio molto il governatore Visco per le parole di apprezzamento che ha rivolto al mio governo nella sua audizione di questa mattina - afferma Renzi in una nota- Confermo che abbiamo sempre avuto la massima collaborazione istituzionale, anche quando non eravamo d'accordo su tutto nel merito. Mi fa piacere che egli finalmente fughi ogni dubbio sul comportamento dei ministri. Nessuno di loro ha mai svolto pressioni ma solo legittimi interessamenti legati al proprio territorio: attività istituzionalmente ineccepibile svolta anche da amministratori regionali di ogni colore politico. Ringrazio dunque il governatore Visco che mette la parola fine a settimane di speculazione mediatica e di linciaggio verbale verso esponenti del mio governo".
"Confermo anche che il nostro interesse per Etruria era decisamente minore rispetto ad altri gravi problemi del sistema del credito - continua il segretario del Pd - e il tempo che abbiamo impiegato a informarci di questo lo conferma: decisamente più rilevante è stato il lavoro congiunto su altri dossier, a cominciare da quello di Atlante. Rivendico tuttavia il fatto di essermi interessato a tutti i singoli territori, nessuno escluso, oggetto di crisi bancarie. Le difficoltà del calzaturiero marchigiano o del settore orafo aretino o dell'export Veneto o del turismo pugliese stavano a cuore a me e al mio Governo come possono testimoniare le mie iniziative pubbliche e i numerosi incontri con Banca d'Italia, svoltisi sempre alla presenza di collaboratori e colleghi, quali Pier Carlo Padoan e Graziano Delrio".
MARIA ELENA BOSCHI DA' IL CINQUE A MATTEO RENZI
"Nessuna 'insistenza', nessuna 'pressione', nessuna richiesta di 'violazione del segreto' - conclude Renzi - è stata mai formulata da parte nostra e del resto essendosi svolti gli incontri in presenza di testimoni il fatto è facilmente verificabile. Il nostro stile istituzionale è sempre stato ineccepibile come peraltro riconosciuto dallo stesso Governatore".
MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI
Sul caso Etruria interviene da Pozzallo anche il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, in riferimento alle affermazioni in commissione del collega di governo Pier Carlo Padoan: "Non esiste il tema delle autorizzazioni di un ministro verso un altro. Padoan ha detto esplicitamente che nessuno gli ha fatto pressioni per decidere in un senso o nell'altro. Come ho sempre detto pubblicamente, me ne sono occupato ma non ho fatto alcuna pressione. Né io, né la Boschi. I fatti sono questi, poi le chiacchiere se ne possono fare a milioni".
Ma all'opposto Luigi Di Maio, candidato premier del M5s, legge nelle parole del governatore di Bankitalia una conferma delle pressioni esercitate dall'ex premier e scrive su Twitter: "Visco svela le pressioni di Renzi su Banca Etruria. Per uno scandalo di questa portata un vero partito democratico avrebbe già mandato a casa il suo segretario. Come fa il PD a subire in silenzio questa violenza istituzionale? Fino a quando, dunque, abuserete della nostra pazienza?".
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