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Enrico Paoli per "Liberoquotidiano.it"
In realtà ciò che in questo momento interessa davvero a Matteo Renzi della Rai è portare l'amica telegiornalista Gaia Tortora al Tg1. Per il segretario del Pd la donna del futuro, oggi donna della domenica del tg de La7 diretto e condotto da Enrico Mentana, è lei. Non solo. Il sindaco di Firenze, piazzando l'amica telegiornalista al Tg1, potrebbe provare a spezzare quella linea filogovernativa che da sempre contraddistingue il giornale attualmente diretto da Mario Orfeo.
Insomma, meno Letta e più Renzi. Lo sbarco potrebbe avvenire grazie alla logica del rafforzamento dei conduttori dell'edizione delle venti, la più seguita dagli italiani, con una futura proiezione verso la direzione. Un modo, questo, per stoppare le ambizioni di Monica Maggioni, attuale direttore di RaiNews 24 che studia ormai da timoniere dell'ammiraglia dell'informazione Rai, con il pieno sostegno del direttore generale dell'azienda Luigi Gubitosi, il quale vorrebbe promuoverla prima di lasciare viale Mazzini.
Nel totonomine delle 100 e passa poltrone di società pubbliche che dovranno essere rinnovate nei prossimi mesi (Eni, Enel, Finmeccanica, Terna e alle controllate Saipem e Ansaldo Sts solo per citare le principali) il nome dell'attuale Dg figura ai primi posti. E quella dell'Enel, con il sostanziale sì dello stesso Pd, sembra essere quella riservata a Gubitosi.
Un movimento, quello del totonomine, che i renziani di rito romano, in particolare il deputato del Pd Paolo Gentiloni e il collega Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza sulla Rai, con l'appoggio dei membri del consiglio di amministrazione dell'azienda, in quota Pd, Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi, stanno studiando con particolare attenzione.
Il loro obiettivo è battere sul tempo Renzi, in modo da aprire la strada a Nino Rizzo Nervo, ex amministratore di viale Mazzini e attuale presidente della scuola di Perugia, verso la direzione generale. In buona sostanza i renziani romani hanno iniziato le grandi manovre per prendersi la tv pubblica, volendo battere sul tempo i nomi indicati da Renzi: l'amico consigliere Luigi De Siervo, attualmente a capo della Direzione Commerciale, e Antonio Campo dell'Orto, ex dirigente di La7 e Mtv.
I movimenti dei renziani di rito romano, però, non sarebbero passati del tutto inosservati, soprattutto fra alcuni membri della segreteria del partito che avrebbero iniziato ad alzare le barricate: «mica possiamo lasciare tutto a loro». Per parare i colpi, Renzi starebbe pensando di affidare la pratica Rai al fedelissimo Luca Lotti e a Francesco Nicodemo. Insomma, come avveniva nella prima Repubblica, anche nella corrente renziana è già iniziato il gioco al massacro tra compari delle correnti.
Anche perché le altre anime del Pd non sono affatto disponibili a vedersi mettere da parte su un tema tanto importante quanto strategico quale è il controllo della Rai. E siccome nulla si muove a caso, succede che al settimo piano di viale Mazzini, la famosa ala nobile del palazzo dove hanno i loro uffici direttori e consiglieri di amministrazione, le voci di corridoio raccontano di una guerra a bassa intensità , ma giocata senza esclusione di colpi, fra il direttore generale, Luigi Gubitosi, e la presidente del Cda, Anna Maria Tarantola.
Quest'ultima sarebbe stanca del decisionismo del manager, tanto che avrebbe chiesto e ottenuto di far nominare direttore Maurizio Rastrello, attuale capo dello staff del presidente. Quel che ha Gubitosi lo vuole anche la Tarantola. Un modo, quello scelto dalla presidente, per riaffermare il proprio ruolo, con l'obiettivo di non restar tagliata fuori dalle scelte strategiche.Che nonsonopoche, a partire dal contratto di servizio per finire con i palinsesti.
Myrta Merlino e Gaia Tortora Gaia Tortora Enrico Mentana Gaia Tortora al tg La7Monica Maggioni Paolo Gentiloni NINO RIZZO NERVO MICHELE ANZALDI
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